Litlaus - Attenta a ciò che desideri vedere, di saintjupiter

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La trama di questa storia è ultraterrena. Visioni, intrighi segreti e bugie si miscelano in un'unica storia, passando per una scuola del mistero a Reikjavic e tra le visioni di una sensitiva alle prime armi. Le incombenze e i colpi di scena creati dall'autrice sono a dir poco fantastici, lo sviluppo delle incognite e dei punti di domanda fa venire la pelle d'oca, perché tutto viene rivelato poco alla volta, e di conseguenza la sospance cresce di riga in riga.
Devo però dire che l'improvviso interesse della protagonista nei confronti dei suoi poteri da medium dopo anni di visioni mi lasciata un po' perplessa perchè, nel capitolo uno, dice che lei, fino a quel momento, ha classificato queste visioni come vaneggi o sogni ad occhi aperti; per cui non le ha mai prese sul serio. Bisognerebbe quindi approfondire questo punto.

La storia presenta al suo interno alcunicliché (come il fatto che le vicende si svolgano per la maggior parte in una scuola) ma tutti gli elementi sono ben analizzati e di coseguenza ogni aspetto della storia è particolare e unico.

La sintassi è immacolata. Non sono praticamente presenti errori, e i pochi che si intravedono sono solo distrazioni. La sintassi è molto ricca, le frasi sono complesse e ben costruite e la vasta scelta di termini permette di non annoiarsi mai.

La narrazione alla terza persona si addice allo stile con cui si narra la storia, ma i dialoghi presentano degli errori di punteggiatura. Qui riporto alcuni esempi:
"-Non lo credo possibile!- Urló" --> "urló" non va' maiuscolo nonostante sia presente il punto esclamativo perché "urlò" è un'azione direttamente collegata al parlato;
-Io ti rispetto- disse con fare gentile, -ma ti sei comportato da stupido.- --> mettere la vergole, in questo caso, è scorretto perché la seconda frase non è collegata all'azione disse con fare gentile; disse con fare gentile è riferito solo ed unicamente ad Io ti rispetto. Se invece scrivi " -Io- mormorò gentile, -ti rispetto.-" qui la virgola è necessaria perché hai scisso un'unica frase che, normalmente, si pronuncerebbe senza interruzioni.
Nonostante questi errori si procede fluidi e senza intoppi; anche se, sporadicamente, l'autrice trascrive i pensieri che frullano nella testa di altri soggetti differenti alla protagonista. Sinceramente trovo che mettere questi excursus non vada molto a braccetto con il resto della narrazione. Mi spiego meglio: questa storia parla di Loreley e di come lei sviluppa e prende coscienza dei suoi "poteri" da medium, di Loreley e di cosa vuole Paskum da lei. Mettere questi stralci di pensieri così sporadicamente senza poi scrivere dei capitoli o delle parti corpose su questi personaggi è un scelta che, secondo me, non si adatta a ciò che narra la storia e al suo genere (il thriller). Poi questa onniscienza non è usata in modo egregio, dato che, ogni volta che compare, lo fa in modo improvviso o è sembra di schizzare da un pianeta all'altro tanto i personaggi sono differenti. Inserire anche i pensieri di Gaël mi pare controproducente. Dato che lui dovrebbe essere un ragazzo ambiguo e misterioso dovrebbe essere conosciuto a poco a poco da Lor insieme al lettore, non chi legge sì e lei no.
Fare a questa maniera può anche confondere, non solo il lettore, ma anche l'autore: ad esempio, è stato posto il pensiero della madre di Lor nel bel mezzo di un flashback di rivissuto quest'ultima. Ma come farebbe Lor a sapere quali fossero i pensieri di sua madre in quel momento?

I personaggi sono tutti ben delineati, forse l'unico che non è molto chiaro è Gaël, ma piano piano anche lui sta emergendo da questa ambiguità e incoerenza che lo cateterizza. Ho trovato poco chiaro anche il personaggio di Gita, ma non so spiegare bene perché. Forse perché le sue azioni sono, per così dire, schematiche e molto precise, per cui mi è parsa ambigua per questa sua schematicità.
Devo anche aggiungere che, per rendere la caratterizzazione più pulita e intima per la protagonista, sarebbe meglio eliminare le parti onniscienti presenti nella storia e vedere tutto dagli occhi di Lorley.
So che sono ripetitiva, ma questi pensieri di estranei (e "estranei" si fà per dire) mi hanno fatto storcere il naso ogni volta che mi ci sono imbattuta. A mio parere toglierli porterebbe la narrazione ad un livello superiore.

TRAMA: 9
ORIGINALITÀ: 8
SINTASSI: 10
NARRAZIONE: 7 (gli excursus e i dialoghi)
PERSONAGGI: 9
VOTO COMPLESSIVO: 46 su 50
CONSIGLI: -correggere i dialoghi;
-togliere o rivede le parti in cui ci si focalizza su altri personaggi.

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