Psicopatologia della mia vita incasinata, di tomaddict

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Ho trovato la trama di questa storia leggermente vuota. Ci troviamo davanti alle vicende di Arianna, una ventiseienne che vive tutta una gamma di esperienze tra un'universitaria e e il lavoro presso la ditta di famiglia. E tra un inquilino scatenato e gli incontri che combina la madre da gestire, Arianna si trova costantemente sul baratro dell'esaurimento nervoso. Ma la storia è tutta qui. Non c'è un intreccio nascosto tra i capitoli o una sorta di storia parallela a quella della protagonista. Mi ricorda molto più una novella che un libro.
La protagonista non mi ha poi convinta molto. Insomma, lei ha ventisei anni e fa ancora l'università, il lavoro che fa per sua madre lo odia e vorrebbe fare qualcosa di diverso, ma cosa? Per cosa è che studia all'università? Qual è il suo sogno? Sappiamo che ha una madre, una sorella e convive con un inquilino, ma il suo passato quale è stato? Come ha conosciuto Gabriele? È praticamente come se la vita della protagonista fosse iniziata il primo capitolo, come se lei fosse spuntata fuori da un angolo e puf, abbia cominciato a vivere.
Il luogo in cui è ambientata la storia ci è totalmente sconosciuto, e non siamo aiutati dalla totale assenza di riferimenti a strade o monomenti o vicinanze ad altre città.

Lo schema della trama non so bene come classificarlo. Non ha uno schema preciso e non riesco nemmeno a dividerlo nella schema inizio-svolgimento-fine. Ve lo ricordate quello schema in cui dividevate i testi alle elementari? Ecco, quello. Non sono riuscita a applicarlo a questa storia perché non c'è uno svolgimento. La protagonista non si trova davanti ad una situazione nuova e lì incomincia la storia. Lei vive e non fa nulla di speciale. E non una vita poi tanto originale dato che di protagoniste in situazioni simili le abbiamo tutti visto all'inizio di qualche libro fantasy, prima che scoprissero di un mondo nascosto.

Non sono praticante presenti errori di distrazione, ma l'autrice spesso non mette le virgole ove necessario o ne mette troppe e inverte il posto di alcune parole nella frase, combinandone così il senso. Ad esempio l'autrice tende a scrivere frasi come "uscì dalla cucina sconsolata". Da come è espresso sembra che si stia uscendo da una cucina triste, per evitare ciò bisogna fare molta attenzione a questo tipo di errori di costruzione.
Le frasi sono ben articolate, ma bisogna fare attenzione ai connettivi e alle virgole. I dialoghi sono spessissimo scritti senza azioni collegate, ma quando l'autrice le aggiunge sbaglia la punteggiatura correlata. Sono sensati, forse un po' superficiali, ma il modo in cui sono scritti potrebbe decisamente migliorare.
Tutti i dialoghi al telefono sono in corsivo e senza il minimo accenno di azioni tra parlato. Ho trovato la cosa banale, e consiglio di di rivedere queste parti.

La narrazione è fluida, senza intoppi, e ci descrive in modo dettagliato, ma non eccessivo, le azioni che compiono i vari personaggi. Tutta via che descrizioni scono totalmente assenti. In primis non abbiamo idea del totale aspetto fisico di Arianna a parte i capelli, e poi si aggiungono tutti i luoghi che incontra nella sua giornata la protagonista. Da non dimenticare Gabriele (del quale sappiamo solo che ha la tartaruga), Ilenia,Vincenzo, Federica, la madre di Arianna e tutto il resto della compagnia.
Per quanto riguarda il lettore tutti i personaggi potrebbero essere slenderman e tutti i luoghi dei quadrati bianchi in cui la protagonista cammina.
Inoltre ci sono molti aspetti che non vengono approfonditi o anche omessi dalla narrazione. Ad esempio, mi sembra nel capitolo quattro, la madre ha combinato un altro incontro per M Arianna e lei ha paura che sia un maniaco "com'era già successo in precedenza". Questa "precedenza" non è raccontata, in nessuna parte della narrazione sono inseriti scorci sul passato. È come se esistesse solo ciò che si racconta nei capitoli.

L'unico personaggio con un minimo di spessore è Arianna. Nella vita ha degli obbiettivi, nella testa le frullano pensieri e riflessioni. Tuttavia non è caratterizzata appieno, e al capitolo nove non abbiamo ancora capito il suo carattere. Le sue emozioni  poco sviluppate, troppo piatte e poco coinvolgenti. Il resto dei personaggi (Gabriele e Michael compresi) sono tutti delle incognite.

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