Le Regole del Treno, di GCatlike92

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Prima di fare la recensione devo fare i miei complimenti all'autrice. Ho davvero apprezzato questa storia e i suoi sviluppi, leggerla mi è piaciuto molto.

La trama di questa storia è davvero ben fatta. Questo tipo in particolare è già stato visto — ci troviamo davanti a una protagonista che, ingannata e intrappolata all'interno di un treno-prigione, è costretta a diventare lei stessa la sua eroina per riuscire a ritrovare la libertà —; ma essa è ben sviluppata, gli eventi sono narrati in modo egregio e il tutto è amalgamato dalla crescita interiore della protagonista.

Il modo in cui si svolgono gli eventi — pieno di magia, creature maligne e bonarie — tende al fascino fiabesco più che alla maestosità Tolkeniana, e talvolta vi vengono inseriti dei cliché tipici dell'immaginario classico e infantile (fate buone e gentili, licantropi feroci e spaventosi, netta divisione tra creature buone e cattive). Penso però che esso sia un artificio dell'autrice, in quanto alla fine tutti i personaggi incontrati escono dalla loro propria concezione e diventano creature con un proprio orientamento tra oscurità e luce.

La grammatica è immacolata, praticamente non ci sono errori, e la sintassi è altrettanto corretta. Tuttavia devo riportare il fatto che i dialoghi sono scritti con una punteggiatura errata, e che mi sarebbe piaciuto trovare periodi e frasi più articolate. Nulla ridire riguardo al contenuto, espresso davvero in modo molto chiaro e raffinato, ma la forma può essere arricchita e migliorata.

La narrazione ha criterio: le parti importanti della storia sono scritte in modo definito e chiaro, mentre i momenti di passaggio vengo sì detti, ma in modo più leggero, così da non appesantire la lettura. Devo però dire che certe parti vengono un po' sorvolate. Ad esempio, quando Ella viene identificata come "nemico" alla Città Imperiale e le vengono scagliate delle frecce addosso, sarebbe stato più coinvolgente avere delle descrizioni complete di ciò che provava o pensava, rendendo anche più palpabile la paura di essere ferita provata da lei. Un'altro esempio è anche quando ritorna dalle altre Guardiane: anche qui ciò che prova Ella a seguito del rifiuto delle sue compagne di accoglierla è troppo sintetizzato quando invece dovrebbero essere talmente potente da far accoppiare la pelle al lettore.
Sinceramente penso che andrebbero approfondite tutte le sensazioni e le riflessioni della protagonista, così da rendere la sua evoluziona interiore e il passaggio dal non capire i sentimenti a diventarne la paladina più dettagliati.

I personaggi sono ben resi e loro azioni sono conformi ai loro pensieri; anche i loro cambiamenti interiori sono descritti bene. Ma, come ho detto prima, la protagonista andrebbe zoomata e bisognerebbe approfondire il suo rapporto con le emozioni.

TRAMA: 10
ORIGINALITÀ: 9
SINTASSI: 8 (periodi un po' scarni)
NARRAZIONE: 6
PERSONAGGI: 7
VOTO COMPLESSIVO: 40 su 50

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