Bad Boys and Bad Girls

Capitolo 23: Central Park

JUSTIN POV

Non ho chiuso occhio tutta la notte, la guardavo anzi, direi che la guardo ancora, alle prime luci dell'alba e tutt'ora non mi capacito del fatto che io JUSTIN DREW BIEBER possa avere una ragazza nel mio letto, senza averla scopata.

Lo so che Ariana é diversa, tra noi ci sono stati solo un paio di baci, a volte molto passionali, qualche palpatina ma poi basta. Le ho addirittura fatto un succhiotto perché volevo che chiunque sapesse che era già mia, proprio per questo quando lei me lo stava per fare non l'ho fermata, purtroppo però quel cameriere non l'ha notato, quello spilungone ha avuto anche il coraggio di fermarla per dargli il suo numero, avevo già notato che la guardava durante la cena, ma lei non c'ha fatto il minimo caso. E poi, diciamocelo, quando gli ha ridato il bigliettino é stata fantastica, la ragazza ideale.
Quale uomo al suo fianco non sarebbe stato orgoglioso, orgoglioso della sua donna per aver fatto un gesto del genere?

Oggi siamo già a metà di dicembre. L'inverno si fa sentire e la neve cade calma cospargendo tutta Ney York. Devo dire che il periodo invernale mi é sempre piaciuto da piccolo, le feste si passavano sempre in famiglia, la gente allegra che cantava per strada le canzoni di natale, luci cosparse per tutta la città e case di montagna illuminate da esse, che facevano da luce alla strada malconcia, grattacieli che coloravano le strade più popolate, i quartieri meno frequentati, quelli loschi lasciti al buio, come se nelle feste non ci fosse tempo per fare quello che si fa di solito in quei quartieri: spacciare, drogarsi, menarsi, gare di aiuto e moto clandestine, gare di boxe clandestine, bere e ubriacarsi in quei locali ammuffiti, ridotti al lastrico per la gente che li frequenta. A natale non c'è tempo per tutte queste merdate, persino la banda ha chiuso. Abbiamo questa regola qua a New York: le feste vanno festeggiate in santa pace, se qualcuno prova ad attaccare durante le feste é fuori definitivamente e un suo familiare non potrà mai più fare parte di queste bande.

Natale era bello perché da piccolo credevo ai regali portati da babbo natale che volava su una slitta trainata dalle renne, credevo che se non facevo il buono ricevevo carbone e quindi cercavo di rimediare ai miei errori fatti durante l'anno nel mese di dicembre, comportandomi bene. Da piccoli si crede in molte cose, ed in un certo senso é meglio così, poi quando cresci e scopri che tutto quello che ti hanno detto e raccontato, in cui fino a poco tempo prima credevi, sono tutte cazzate ci rimani un po' male, ma poi ti passa, la superi come superi un brutto voto a scuola, e ti senti importante, si importante, importante perché ti rendi conto che stai crescendo, importante perché l'hai superata, ti senti importante per sicuramente molte cose, ma non sei del tutto consapevole che crescendo imparerai molte altre cose importanti, imparerai più cose del mondo reale, del mondo in cui vivi e non in quello dove viviamo quando siamo bambini, quello fatto di fate, arcobaleni e supereroi con i superpoteri, ma nel nostro, vero mondo reale, quello fatto di persone che fanno del male, che si fanno del male e non c'è nessun supereroe a disposizione pronto a salvarti, perché tu, ti devi salvare da solo, devi imparare a cavartela da solo senza l'aiuto di nessuno, in questo mondo di lupi dove devi sopravvivere da te e per te, ma se é necessario diventerai anche capobranco, e in questo caso non solo per te ma anche per gli altri, perché il capobranco deve guidare e proteggere gli altri lupi, ma anche lui ha bisogno di essere protetto, perché non esiste un capobranco senza lupi e non esistono lupi senza capobranco. Però tutti abbiamo il bisogno di qualcuno al nostro fianco, anche se ci vogliamo salvare da soli, anche i forti, o come li definisco io, gli 'apparenti forti', perché poi alla fine, così tanto forti non sono. Tutti prima o poi apparterremo a questa categoria, solo che c'è chi non lo sa che appartiene a questa categoria, chi lo sa ma fa finta di non saperlo e chi é completamente sicuro di appartenerci.