Capitolo 35: Quindi finisce così?

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ARIANA POV

Io e Justin siamo accoccolati sul divano, con una coperta pesante, quattro ciotole di pop corn, colpa mia, altre due bottiglie di birra, siamo più vicini che mai nel silenzio più totale.

Era proprio quello che mi serviva e Justin l'ha capito subito.

Non so come faccia a fare tutto questo per me dopo che sono scappata quando lui ha detto di amarmi, ma lo apprezzo davvero tanto, un altro al suo posto se ne sarebbe sbattuto altamente.

"É una porca!" commenta per la quindicesima volta Justin, guardando Margot Robbie.

"L'ho capito! L'avrai detto quante volte, 200?" lo prendo in giro. 

"Che c'è, gelosa?" sorride beffardo.

"Ci credo. Guardala..." la indico.

"É perfetta! Bella, alta, bionda con gli occhi azzurri." continuo.

"Ma tu sei più bella." sussurra, non sono sicura che lo voleva dire proprio ad alta voce, però va be. Quel che é fatto, é fatto!

"Non dire cazzate..." sussurro anche io.

Si gira e mi fissa negli occhi. "Non sto dicendo cazzate, é la verità." conclude serio.

Si avvicina a me, più di quanto già non sia e non intende distrarre le sguardo dal mio.

"Non dire mai una cosa del genere. Tu non hai niente da invidiare alle altre ragazze, magari un po' le tette, ma per il resto sei perfetta." era partito bene, ma poi alla fine si é rovinato.

Ridacchio e gli tiro uno schiaffo nel petto che non lo smuove nemmeno di un millimetro.

Che forza ragazzi!

"Le mie tette anche se sono piccole, vanno bene così." rispondo fintamente seria.

"Va bene, come dici tu!" alza le mani al cielo, sorridendo.

Ci passa tutta la serata così, finché non finisce il film e decidiamo di andare a dormire visto che già é l'una passata.

Metto il pigiama con le caramelle e vado a lavarmi i denti.

Quando torno dal bagno lo vedo che sta infilando un pantalone della tuta blu scuro, come i suoi boxer.

Ovviamente tu stai guardando i pantaloni e il colore delle mutande. Sii seria!

Ok, il suo culo sodo é decisamente più interessante del colore delle sue mutande.

Ora si che ci siamo.

Si accorge che lo sto fissando, e fa un ghigno verso di me. Mi sento avvampare. Per fortuna c'è buio e quindi non mi può vedere proprio benissimo in faccia. 

"Carino il pigiama con le caramelle." Si prende gioco di me.

"Finiscila!" Lo ammonisco ridendo.

Vado verso il letto e mi stendo dalla mia parte.

Distante da lui. Molto distante.

"Non ti mangio mica, sai." Sorride vedendo la distanza che ho messo tra noi.

"Non si sa mai." Sono sincera.

Le volte che siamo rimasti da soli, abbiamo quasi sempre combinato qualcosa e non va bene.

Io non posso continuare così.

"Andiamo, non ti ho mica mai stuprata o ho fatto qualcosa con la tua volontà." Dice serio, serissimo.

Bad Boys and Bad GirlsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora