Camila continuava a guardarla, come se avesse visto uno spettro. Essendo molto distanti dalla cattedra del professore e per la maggior parte coperte dagli altri studenti, l'uomo non si accorse che tutte e cinque non stavano prestando minimamente attenzione. La ragazza continuava ad osservare Lauren. Costantemente, come se continuasse a dimenticarsi che aspetto avesse. Passava dai vestiti, ai capelli, per poi guardarla dritta negli occhi. Se solo l'avvese guardata ancora per un secondo di più ci sarebbe annegata dentro. Non aveva mai visto degli occhi così verdi, accesi, quasi degli smeraldi. Provò a dire qualcosa, ma più cercava a costruire una frase e meno senso aveva.
<Ti chiami veramente Lauren?> Ally con il suo tempismo riusciva sempre a rompere i silenzi più imbarazzanti. Lauren alzó lo sguardo, osservando tutte le ragazze guardarla, neanche fosse ad uno show televisivo.
"Sì." Rispose abbassando lo sguardo verso la superficie del bancone, il quale faceva da unico tavolo dove gli studenti appoggiavano i quaderni e i loro astucci.
Aspettò che passassero alcuni minuti prima di guardare di nuovo avanti. Ma solo la ragazza di colore e quella bassina, si girarono per seguire la lezione, mentre la bionda con cui si scontrò e Camila continuarono a fissarla. La ragazza dai capelli castani proprio non voleva guardare oltre.
"Guarda che non ti mangio. Puoi anche girarti." Disse Lauren abbassando poi lo sguardo per scarabocchiare sul foglio. Non stava proprio prendendo appunti, e sicuramente non prestava neanche attenzione alla lezione. Dinah si stufò, capendo che davvero non aveva niente che non andasse, così si girò iniziando a seguire la lezione insieme ad Ally e Normani. Ma Camila no, non voleva neanche girarsi. Continuava a guardare ogni suo movimento, soprattutto quelli che faceva con la penna. Si allungò guardando sul foglio, vedendo poi un piccolo disegnino. Sicuramente quegli stupidi sgorbi che si facevano a scuola durante le lezioni. Però guardando attentamente, notò come fosse curato nei dettagli, pensando a quanto fosse carino. Sorrise quando capì fosse un cagnolino.
"Ti piace?" Chiese Lauren continuando a muovere la penna senza togliere gli occhi dal foglio. Camila la guardò un po' spaesata non sapendo dove volesse andare a parare. Però, quel disegno era così carino e lei non sembrava affatto intenzionata ad essere cattiva per averla fotografata. Non disse nulla, continuò a spostare lo sguardo da Lauren al disegno.
"Chi tace acconsente" disse Lauren notando la confusione negli occhi della piccola. Si accorse soltanto in quel momento quanto belli fossero gli occhi di Camila. Color cioccolato, ma intensi, da sprofondarci dentro. Sentì un lieve rossore farsi spazio sul suo viso, così abbassò lo sguardo e cercò di finire il disegno. In foto era davvero carina, ma dal vivo era davvero un'opera degli dei. Non la guardò più come prima, qualche volta alzava lo sguardo per guardarla un attimo e riabbassarlo per finire il disegno. Era davvero carina. Posò poi lo sguardo sulle sue labbra, così rosee e carnose. Chissà che sapore avranno. Pensò Lauren mordendosi il labbro inferiore. Ritornò sul suo disegno finendolo. Ancora Camila non aveva parlato. Non riusciva a dire niente, anche se pensava che non le avrebbe fatto niente, aveva comunque paura di essere odiata per via della foto, soprattutto da una ragazza così carina. Non si curò minimamente della lezione di spagnolo. Le sue amiche sapevano delle sue origini cubane, e che parlasse spagnolo fin da quando ne aveva memoria.
Lauren mosse ancora un paio di volte la penna, finendo alcuni dettagli, aggiungendo un piccolo particolare. Iniziò a scrivere qualcosa, poi lo ammirò soddisfatta e lo porse alla ragazza davanti a lei. Camila guardò il foglio, notando il cagnolino finito, facendo viaggiare i suoi occhi alla fine del foglio, leggendo quello che avesse scritto.
'Per Camila'. Sussultò appena guardando Lauren. Come fa a sapere il mio nome?
<Mila, tutto okay?> Chiese Normani girandosi, guardando l'amica, avendo sentito la ragazza. Camila venne attirata dalla sua attenzione, guardandola in volto. Si girò di nuovo verso Lauren, strappandole il disegno dalle mani e posandolo sul tavolo, indicandole la scritta. Le altre sue amiche si intromisero, leggendo tutte sul foglio, e, come se fosse un deja-vu, tutte si girarono verso Lauren, allibite.
Lauren alzò la mano in segno di domanda.
"Beh?! Mai visto uno stupido cane?" Chiese innervosita. Le davano i nervi persone le quali si stupivano sempre di tutto.
-Non è il cane,- disse Camila guardandola. Finalmente parlò. Non aveva mai sentito una voce così dolce farle un effetto simile. -Ma il fatto che tu sappia il mio nome nonostante nessuna di noi si sia presentata.- Concluse guardandola di nuovo.
<Non è che sei tu la stalker, stoccafisso?> Chiese Dinah un po' infastidita. Non sapeva bene i suoi secondi fini, ma Lauren non le piaceva per niente. Lauren la fulminò con lo sguardo, cercò di rispondere, ma vennero salvate dalla campanella. Raccolse la sua borsa, mise i fogli e la penna dentro, si alzò e guardò le ragazze, abbastanza offesa.
"Salvate dalla campanella. Te casco di banana," disse indicando la chioma bionda di Dinah, "chiamami ancora una volta stoccafisso e ti battezzo come casco di banana della scuola." Disse alzando appena la voce per via del rumore degli studenti abbandonare l'aula. Si girò poi verso Camila. La guardò ancora un attimo, pensando a quanto fosse bella.
"Tieni." Disse soltanto porgendola la sua tessera d'immatricolazione, per sparire poi dalla vista delle ragazze....
<Te l'ha rubata, non ci sono dubbi> disse secca Dinah, tagliando un pezzo di quello che doveva essere dell'arrosto, portandolo poi alle labbra. Era arrabbiata per come l'avesse chiamata Lauren, ma d'altronde era lei a dover essere offesa, per come l'avesse chiamata. Le ragazze non poterono fare altro se non ridere.
<Beh?! Che avete da ridere?> Chiese di nuovo, imboccando un altro pezzo di carne.
<Le hai dato del pesce.. puzzolente tra l'altro> affermò Normani. <È ovvio che lei abbia reagito>
<E anche bene> aggiunse Ally. Dinah la fulminò abbassando le posate, continuando a fissarla finché la più piccola non si accorse di essere osservata.
<Ho detto la verità Dinah> disse ridendonci su, sdrammatizzando come sempre riusciva a fare. Così Dinah si lasciò andare, ridendo insieme alle altre. Tornarono serie, riprendendo il discorso di prima.
<Che ne pensi Mila?> Chiese Normani, bevendo un sorso d'acqua. Camila masticò lentamente, pensando a cosa dire, trovare le parole giuste.
-Non l'ha di certo rubata- disse infine deglutendo.
-Non penso sia una persona cattiva, impulsiva certo, ma non cattiva- concluse, porgendo lo sguardo verso la mensa, la quale pullulava di studenti. Notò poi, Lauren seduta da sola ad un tavolo, impegnata a leggere.
-L'avrà trovata per terra quando sono scappata- affermò continuando a guardarla.
<Che c'è Chancho?> Chiese Dinah seguendo il suo sguardo. <Lo stoccafisso da sola?> Chiese poi, guardando Camila.
-Non dovresti chiamarla così- l'ammonì la piccola, portando lo sguardo su Dinah. -È ovvio che poi se la prenda- disse dolcemente, sorridendole.
Continuarono a parlare animatamente, e qualche volta Camila l'osservò di sottecchi, giurando di aver visto Lauren fare la stessa cosa.
Una volta finito di mangiare, misero a posto i vassoi, abbandonando la scuola, recandosi a casa. Quel giorno non c'erano lezioni pomeridiane, così decisero di andare a visitare Miami in tutta la sua bellezza.
Andarono fino a Miami Beach, ammirando le spiagge, le quali la città ne andava fiera. La sabbia bianca e così fine era morbida al tatto, come un pavimento di cuscini. Decisero di fermarsi lì, godendosi il caldo.
<Quindi come farai ora?> Chiese Normani, guardando Camila.
-Niente. Se non mi ha detto niente per la foto non farò niente- rispose semplicemente, prendendo una manciata di sabbia, facendola poi cadere delicatamente al suolo. Rimasero lì al sole, parlando del più e del meno. Anche se autunno, il caldo ancora c'era, e molta gente non rinunciava al fatto di potersi godere un po' di sole, o giocare a beach volley con i propri amici. Guardarono un gruppo divertirsi, quando il pallone finì vicino ad una ragazza.
Un ragazzo la rincorse fermandosi davanti ad ella reclamando il pallone.
<Ehi bellezza, il pallone> disse indicando l'oggetto rotondo. Le ragazze guardarono la figura in piedi.
<Andiamo che ti costa? Ti devi piegare e darmi il pallone> disse in tono diverito, facendole capire il doppio senso. Camila guardò i capelli della ragazza, pensando di averli già visti. Si concentrò, e infatti non sbagliò.
-È Lauren- disse guardando la ragazza in piedi. Non si mosse guardando il ragazzo infastidita.
<Potrebbe darglielo il pallone> disse Ally guardandola.
-Non penso lo farà- concluse ancora Camila.
Infatti il ragazzo ormai stanco di aspettare, si incamminò a prendere il pallone, notando poi il bel fisico di Lauren. Doveva essere un poco di buono, infatti mise le mani sui fianchi di Lauren, avvicinandosi pericolosamente a lei. Camila la guardò, ma Lauren non si mosse di un centimetro. Vide il tipo sussurrarle qualcosa, di certo niente di carino data la reazione da parte sua. Gli strappò le mani dai suoi fianchi, dandogli un colpetto alle ginocchia, per poi girargli il braccio dietro la schiena. Vide il ragazzo urlare dal dolore, serrando gli occhi per non sentire dolore.
"Ascoltami bene, brutto idiota," disse con voce abbastanza alta in modo da poter far sentire le persone presenti. "Azzardati soltanto a guardarmi e ti fulmino il bel pisellino da bambino che ti ritrovi, chiaro?!" Sibilò al suo orecchio guardando i suoi amici, rigidi dallo spavento. Il ragazzo non disse niente, cercando soltanto di liberarsi, stupendosi anche di quanta forza potesse avere Lauren.
"Quale parte di 'è chiaro' non hai capito?!" Chiese piegandogli ancora di più il braccio.
<Va bene, scusa.. ora lasciami> implorò. Lauren lo buttò per terra, girandosi per andarsene. Quando alzò lo sguardo vide le ragazze dell'università. Ma che cazzo. Possibile che si insidino peggio delle cimici? Era piuttosto infastidita, così girò gli occhi e se ne andò.
<Accidenti, aggressiva la ragazza> commentò Dinah piuttosto sopresa....
Tornarono a casa dopo un'ora circa dall'accaduto. Erano stanche, ma felici per aver passato un pomeriggio tranquillo.
<Stasera pizza e film?> propose Normani.
<La trovo un'ottima idea> rispose Ally, seguita poi dal consenso di Dinah.
Aprirono la porta ed entrarono, tranne Camila.
<Chancho?> chiese Dinah guardando l'amica. Camila si girò invitandola ad andare dove si trovasse. La raggiunse confusa chiedendo cos'avesse.
-Guarda- disse indicando la casa affianco. La polinesiana si girò guardando verso la finestra della casa accanto.
<Non è vero..>
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The T.E.D. || Camren
FanfictionE se per una foto, la tua vita fosse in pericolo? E se per una bugia così stupida, tu dovessi salvare il mondo insieme alla persona da te fotografata? Per Camila è così. Dopo essersi cacciata nei guai con le sue migliori amiche per una foto, ella...