Lauren si sedette, alzando un sopracciglio in senso di confusione. Che avesse fatto qualcosa di male a Camila? Non pensava. Certo, le liquidò completamente quella sera, ma di certo l'ultima cosa che pensasse di aver fatto, fu proprio quella di ferire la ragazza.
"Io non le ho torto un capello, se è questo che vuoi sapere" disse alzando le mani in segno di difesa. Forse voleva parlare del bacio?
<No, tranquilla. Vorrei dirti che Chancho non esce più di camera da ieri sera..> si soffermò alla fine, alzando lo sguardo.
<Da quando l'hai baciata> disse infine.
"Quindi questo te lo ricordi"
<Reggo piuttosto bene l'alcol. Anche da ubriaca le cose me le ricordo piuttosto bene>
Che l'avesse sconvolta così tanto? Rimuginò su cosa, davvero avesse potuto dar fastidio alla ragazza, ma arrivò alla conclusione che comunque Lauren posò soltanto le labbra sulle sue, e che a ricambiare fosse stata lei.
"L'ho traumatizzata così tanto?" Chiese cercando di ironizzare un attimo, andando a fallire miseramente dopo aver visto la bionda guardarla seria. Okay, doveva aver fatto qualcosa.
<Ti ricordi, quando dissi che Camila fosse così distante?>
Lauren annuì, senza distogliere lo sguardo da lei.
<Beh, vedi.. non ha passato dei bei momenti negli ultimi mesi> continuò, ricordando il passato.
"C'entro qualcosa? Non penso visto che ci conosciamo da poco più di un mese" rispose Lauren, intimorita. Stava iniziando ad avere paura.
Ora che era fuori dalla banda, e che quelle quattro ragazze fossero all'oscuro di tutto, chi le avrebbe protette?
In effetti, lei era fuori dalla banda, e dopo quell'accordo con Lucifer, avrebbe potuto tranquillamente agire indipendente, senza che nessuno le facesse pressione.
<No, vedi, 3 mesi fa, Chancho è stata lasciata dalla sua ragazza con uno stupido messaggio, dicendo "mi spiace, ma io e te non possiamo più stare insieme" e da allora non si è più fatta viva. Neanche una spiegazione, niente di niente> Ragazza? Camila aveva una ragazza? Quindi.. okay okay, questa situazione è davvero confusa.
"Aspetta, hai detto ragazza?" Chiese.
<Sì. Non lo sapevi? A Chancho piacciono le ragazze> Dinah vide una scintilla comparire negli occhi di Lauren, facendosi più chiari e accesi del solito. Cercò di nascondere il suo mezzo sorriso dalle labbra, continuando a parlare.
<Comunque non sono io a doverti raccontare tutto questo, vorrei soltanto che parlassi con lei> si vedeva quanto Dinah fosse preoccupata per la cubana e anche quanto ci tenesse a lei. Erano davvero migliori amiche, se non sorelle. Quelle poche amicizie così profonde si vedevano poco ormai. Riusciva persino a vedere che in loro ci fosse dell'empatia, che una provasse i sentimenti dell'altra. E in quel momento, capì quanto Dinah sentisse tutte le emozioni e i sentimenti negativi di Camila sulle sue spalle.
Prese un respiro profondo, poi guardò la bionda negli occhi.
"Va bene, ma non posso prometterti nulla" concluse.
Magari avrebbe potuto risolvere. Avrebbe potuto capire cosa veramente provasse per lei. Se quelle sensazioni che sentiva nel profondo era soltanto per le sue labbra, o se veramente fosse un qualcosa di più. Anche se dopo quella scoperta su Camila, Lauren giurò che lei non le avrebbe più parlato per averle rubato un bacio così, su due piedi.
<Grazie Lauren> Dinah sorrise.
"Wow, è la prima volta che mi chiami per nome, siamo ad un buon punto allora" la polinesiana rise alla battuta.
<Dai vieni, ti porto a casa>
Una volta, alzate, si diressero a casa delle ragazze, dove Lauren venne accolta dalle ragazze.
<Laur> Normani si buttò tra le sue braccia stringendola forte a sé.
Era davvero incredibile come lei, riuscisse a capirla e viceversa. Sentiva come se anche lei e Normani avessero creato quel rapporto che Dinah e Camila avevano.
"Ehi Mani" strinse la ragazza a sé sorridendo.
Una volta sciolta dall'abbraccio, salutò calorosamente anche Ally, la quale stava preparando il pranzo.
<Come stai?> chiese, mentre la vide mettere in padella delle erbe fresche appena tritate.
Lauren si avvicinò, curiosando in cucina.
"Che profumino. Bene tu?"
<Bene grazie> ridacchiò vedendo la ragazza guardarsi intorno come fanno i bambini piccoli.
<Sto preparando del petto di pollo alle erbe>
"Accidenti. Posso mangiare con voi?" Scherzò Lauren, la quale venne ripresa da Dinah.
"Oh sì, giusto, scusa"
<Tranquilla, vai su, l'ultima porta sulla sinistra è camera di Chancho> spiegò, indicando la rampa delle scale.
"Voi non venite su?"
<È una questione vostra> rispose Ally dalla cucina.
<E noi di certo non ci intrometteremo> aggiunse Normani, ridendo, rubando un po' di insalata dalla terrina in cucina.
<Ehi!> Esclamò Ally tirandole uno schiaffo sulla mano.
Lauren guardò divertita la scena, per poi sospirare e dirigersi su per le scale. Era piuttosto nervosa, non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi.
Pensò a cos'avrebbe dovuto dire, ma niente le sembrò sensato, così lasciò che fosse il momento a farle dire quello che doveva.
Chiuse gli occhi, prese un bel respiro, buttando fuori lentamente, per poi riaprirli e bussare piano.
-Non adesso Cheechee- sentì la voce di Camila più bassa del solito. Cheechee? Ma che razza di soprannomi si danno?
Si schiarì la voce per poi rispondere.
"Camz, sono Lauren" Camz? Ma che soprannome è? Stavo pure pensando a Cheechee e ora me ne esco con Camz, pensò, aspettando una risposta. Attese ancora, ma non ci fu segno di vita, così prese l'iniziativa di entrare.
-Ehi, nessuno ti ha detto di entrare!- ribatté la cubana.
Lauren la vide chiudere di scatto un quaderno sulla scrivania. Si alzò abbastanza scocciata, portandosi davanti alla ragazza.
"I-io.. scusa, non volevo disturbarti"
-Beh, l'hai fatto- scontrosa. Ha il ciclo?
"Dinah è venuta a parlarmi del fatto che tu non esca di camera da ieri sera, dopo che me ne sono andata"
-Cosa?!- scostò bruscamente Lauren dalla sua strada, aprì la porta e urlò con il volto rivolto verso le scale.
-CHEECHEE, TI CONVIENE DORMIRE CON ENTRAMBI GLI OCCHI APERTI STANOTTE!- urlò furiosa. Okay, ha il ciclo.
Lauren sentì appena la voce di Dinah rispondere.
<TI VOGLIO BENE ANCH'IO!>
Camila sbatté la porta, ritornando davanti alla ragazza. Si portò una mano sulla fronte, massaggiandosi delicatamente la tempia destra.
"Tutto okay?" Chiese occhi verdi un po' titubante.
-Sì.. no.. oddio, che diamine ci fai qua?- disse alzando lo sguardo.
"Oh.. beh.. te l'ho detto" rispose. Non voleva arrivare subito al dunque. Vedendola così nervosa, cercò di trattarla a modo.
-Beh, ora mi hai vista. Ci vediamo domani- continuò. Jauregui, annotati di non parlarle mai quando ha i suoi giorni.
"Volevo parlare di.. sì, insomma.. del.."
-Bacio?- terminò Camila. Occhi verdi annuì.
-Eravamo ubriache. Bene caso chiuso, ciao- Lauren si accigliò, guardandola prendere posto sulla sedia. Davvero? Tutto lì? Da come rispose, non sembrava. Sentì nella sua voce una nota di tristezza.
"Non mi sembra" la voce ferma. Voleva sapere cosa provasse, sia lei, che Camila.
-Sì invece. Ora vattene-
"No"
-Come?- chiese Camila evidentemente scocciata. Si alzò soltanto, senza muoversi dal suo posto.
"Ho detto di no. Non puoi soltanto dire 'eravamo ubriache', quando era palese che tu avessi ricambiato" alzò appena la voce. Ricordando il bacio le diede una scossa di piacere in tutto il corpo. Le sue labbra così morbide, carnose. Vide Camila arrossire come un peperone e abbassare lo sguardo imbarazzata.
-Mi ha presa il momento-
"Perché sei arrossita allora?" Chiese provocandola.
-Fa caldo- disse secca, alzando di nuovo lo sguardo. Occhi verdi sorrise alla sua risposta.
"Okay, allora abbiamo risolto" disse. No, che non avete risolto Jauregui. Devi capire che cazzo provi per lei.
"A domani" continuò, ignorando completamente la sua voce interna.
Si girò, andando lentamente verso la porta.
-Lauren- il suo tono basso e dolce allo stesso tempo, catturarono la sua attenzione, facendola voltare.
Fu questione di pochissimi secondi, che Camila si avventò sulle sue labbra, stringendo le braccia intorno al suo collo, attirandola ancora più a sé. Non se ne capacitò subito. L'ondata di emozioni che sentì la sera prima, diventarono ancora più forti, e solo in quel momento, si riprese, ricambiando quel bacio così bramoso, e stringendo la cubana per i fianchi.
Si staccarono solo quando la mancanza d'ossigeno fu poca.
"Ma che-"
-Stai zitta- rispose secca Camila, catturandole le labbra in un bacio ancora più aggressivo.
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The T.E.D. || Camren
FanfictionE se per una foto, la tua vita fosse in pericolo? E se per una bugia così stupida, tu dovessi salvare il mondo insieme alla persona da te fotografata? Per Camila è così. Dopo essersi cacciata nei guai con le sue migliori amiche per una foto, ella...