VII

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Quella mattina Camila si svegliò colpita dolcemente dalla luce delle tende entrare nella stanza. Si stiracchiò un attimo, sentendo l'altra metà del letto vuota. Si alzò di scatto guardando verso il materasso, dove Lauren la notte prima dormì, trovando soltanto le lenzuola spiegazzate.
Scese dal letto, andando al piano di sotto per vedere se la ragazza fosse lì, e infatti era in cucina e spentolare qualcosa di davvero invitante, dato il profumo.
"Buongiorno dormigliona" esclamò senza nemmeno voltarsi.
-'Giorno- si sedette al tavolo, guardando la ragazza da quei meravigliosi capelli corvini girarsi e notare uno dei più bei sorrisi che ella sfoggiava da quando si conoscevano.
"Ti ho preparato la colazione" disse, portandole una tazza di caffè.
-Grazie- e le vennero servite ancora dei puncakes e del succo di frutta.
-Come stai?- chiese prendendo un sorso dalla tazza, osservando lo zigomo meno gonfio e il taglio più roseo.
"Bene, grazie" sorrise ancora, facendo accorgere Camila.
-Beh?! E quel sorriso- chiese prendendo un puncake dal piatto.
"Dinah è venuta qui poco fa" La cubana cercò di non soffocarsi con il pezzo di cibo messo in bocca poco prima.
"È venuta a cercarti, pensando che io ti abbia sequestrata" concluse ridendo all'ultima parte della frase.
"Ti hanno chiamata tutta la mattina, notando poi il cellulare in camera tua"
-Cos'hai detto?- chiese pulendosi la bocca con il tovagliolo.
"Che sei scomparsa" rispose seria, bevendo l'ultimo sorso di caffè, guardando la piccola preoccuparsi a morte per le ragazze.
-Cosa?! Perché?!- chiese alzandosi subito per andare a casa ad avvisare le sue amiche.
"No, aspetta" disse seguendola a ruota, cadendo però a metà strada per lo sforzo. Si inginocchiò, tenendosi il fianco.
-Stai bene?- Camila corse subito ad aiutarla. Alzò con calma la ragazza, facendola appoggiare a sé stessa.
Lauren si tirò su a fatica, alzando lo sguardo, trovandosi ancora una volta troppo vicino al suo volto.
Ma allora è davvero una tortura. Ingoiò sonoramente la saliva, cercando di non guardare le sue labbra, combattendo con tutta se stessa. Odio tutto questo. Che diavolo sta succedendo? Per fortuna i suoi pensieri vennero infranti da un bussare violento alla porta, ed una voce urlare.
<Lauren lo so che sei lì. Apri e dimmi dov'è Chancho>
-Dinah- Camila portò Lauren su di una sedia, aiutandola dolcemente a sedersi e andò ad aprire la porta. Una Dinah con i capelli scompigliati e un velo di sudore sulla fronte era davanti l'ingresso, sgranando gli occhi vedendo l'amica lì davanti.
<Chancho> non riuscì a rispondere che Camila si ritrovò tra le braccia delle bionda.
-Dinah, sto bene- ricambiò dolcemente l'abbraccio.
<Ti ha fatto del male?> chiese ancora tastando più volte sulle braccia, spalle e viso della piccola.
-Dinah.. sto bene- rispose ancora. La tranquillizzò, spiegandole della notte prima e di Lauren, la quale poi le chiese di dormire con lei.
<D-dormire?>
-Mh mh-
<Dov'è?> chiese spostando lo sguardo.
-Cosa vuoi fare?-
<Niente> si incamminò verso la casa chiamando Lauren più volte.
<Stoccafisso>
"In cucina casco di banana" rispose ad alta voce Lauren.
Dinah aumentò il passo andandole in contro, vedendola in piedi davanti al lavello, spingendola piuttosto arrabbiata. Lauren lasciò un mugolo strozzato di dolore, inclinando la schiena in avanti.
"Che cazzo.. un attimo di gentilezza" rispose in tono soffocato.
-Lauren- una Camila preoccupata la raggiunse, prendendola per un braccio, dandole un appoggio.
<Cos'hai fatto a Chancho?> chiese irritata.
"Niente.. cristo.." si tenne la parte dolorante cercando di vedere come fosse il livido. Alzò la maglietta notando l'ematoma ancora abbastanza evidente.
"Io lo ammazzo seriamente quello.. guarda come mi ha ridotta"
-Okay, ora calmati- Camila l'accompagnò di nuovo alla sedia, ritornando poi dall'amica.
<Che ti ha fatto?> chiese ancora.
-DJ.. mio dio, niente. Dovete stare tranquilla. Possiamo parlarne in mensa? Ci vediamo a lezione insieme a Mani ed Ally?- sospirò massaggiandosi le tempie.
<Va bene> sussurrò guardandola ancora un po' preoccupata.
La cubana sorrise abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia.
-Non preoccuparti DJ, non ha fatto niente- in realtà Dinah non aveva paura del fatto che Lauren potesse farle qualcosa, ma il fatto di poter essere trascurata dalla sua migliore amica per la ragazza nuova.
<Ci vediamo dopo allora> disse con tono triste, lasciando l'amica e Lauren.
"Non sei stata molto cortese con lei" disse Lauren guardandosi ancora il livido.
-E tu cosa vuoi saperne?- chiese ironica, analizzando la parte dolorante della ragazza.
"Siete migliori amiche tutte e quattro, ma ho notato che tra te e Dinah c'è un certo feeling" rispose, osservando Camila intenta a metterle ancora della pomata.
-Sei un'acuta osservatrice- scherzò.
"Sono seria Camila. Ha paura che tu la possa trascurare per colpa mia. È anche per questo che non mi sopporta" urlettò verso la fine, quando la cubana mise un po' più di forza sull'addome.
-S-scusa..- rimasero in silenzio, Lauren guardava la piccola prendersi cura di lei, pensando a quanto fosse spaventosamente bella, mentre Camila pensava a quello che disse la più grande.
"Non parli più?" Chiese con tono preoccupato.
-Davvero pensi sia così?-
"Con Dinah?" Una volta finito di spalmarle la pomata, Lauren poté riabbassare la maglietta.
"Sì. Ci tiene parecchio, stai attenta a non trascurarla veramente. Ora ti conviene andare a cambiarti. Ci vediamo a lezione" disse Lauren salendo le scale.

The T.E.D. || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora