XX

849 79 2
                                    

Dyce si sedette sul divano, prendendo il PC ormai aperto sul tavolino. Guardò Lauren sorridendo.
"Beh?! Che hai da guardare? Io di te ancora non mi fido" disse seccata gettandosi sul divano vicino al ragazzo.
<Okay,> inziò, premendo velocemente i tasti aprendo varie finestre, facendo vedere alcune stanze a lei familiari. Lauren si fece attenta non appena riconobbe una stanza a lei fin troppo familiare. Guardò meglio poi riconobbe il letto di Lucy.
"Hai messo.."
<Telecamere ovunque nel covo> concluse Dyce.
<Per questo ti ho detto di darmi due giorni, avrei usato come scusa il fatto di dovermi prendere i miei oggetti personali e nel frattempo ho installato queste piccole telecamere>
"Le cimici"
<Nuovi prototipi dell'Intelligence, abbiamo fatto bene a rubarle> risero entrambi al ricordo di tempo, poi Dyce continuò a spiegarle il tutto.
<Grazie a quelle telecamere, alle quali ho anche installato dei microfoni, riusciremo a seguire ogni movimento che faranno e sentire anche il loro piano che andrà via via a svilupparsi>
La ragazza guardò incuriosita il tutto, vedendo anche la sua stanza e quella di Dyce, ormai vuote ma sicuramente anhe quelle attrezzate per precauzione.
<E una volta fatto questo, scoperto il codice del cellulare di Camila, riusciremo a rubarle il file>
Lauren rimase allibita da tutto questo. Vide la stanza di Dyce vuota, segno che doveva aver abbandonato il covo, però poteva far parte del piano. Di certo non gli avrebbe dato così facilmente fiducia ma si lasciò andare lo stesso, pensando di potergli dare un po' di corda.
"Quindi avremo possibilità di scoprire meglio i loro piani?"
<Esatto. Terremo ogni giorno il portatile acceso così che verremo aggiornati ogni momento della giornata>
Occhi verdi lo guardò pensierosa.
"Tu qui in casa mia non ci stai" disse agitando la mano. Di certo non avrebbe voluto avere un ragazzo in casa.
<Tranquilla, ho già trovato un appartamentino in centro, in caso ti aggiornerò tramite messaggi criptati>
"Ah, ora devo anche mettermi ad analizzare i messaggi. Che bello"
Dyce le disse che fosse importante non far leggere a nessuno i propri messaggi.
"Lo so, lo so. No ho bisogno della balia. Ora però se non ti dispiace vattene" andò in cucina preparandosi una moka e accendendo il fornello.
<Molto italiano devo dire>
"Sparisci Dyce" preparò due tazzine e aspettò che il caffè bollisse.
Una volta versato il caffè nelle tazzine, Lauren lo bevve velocemente mentre lo porse al ragazzo, il quale mise dello zucchero bevendolo per poi andare a preparare il suo zaino.
Una volta arrivato alla porta si girò verso Lauren.
<Hai una bella gatta da pelare ora, lo sai?>
Lauren lo fulminò, maledicendolo per averle ricordato quel bel problemino.
"Fatti i cazzi tuoi. Ora sparisci e vedi di contattarmi soltanto quando hai notizie e non perché hai bisogno del peluche la notte" detto questo gli sbatté la porta in faccia. Si appoggiò ad essa sbuffando.
"Maledizione! Ora sì che sono nella merda, se quello mi vede mi uccide nel vero senso della parola" si grattò la nuca pensando al da farsi. Probabilmente non l'avrebbe neanche visto, dopotutto Normani le disse che sarebbe stata a casa sua.
Sì però era anche ovvio che la sua famiglia passasse la vigilia di Natale insieme alle famiglie delle ragazze e questo comprendeva anche quella di Camila e di conseguenza farsi riconoscere da Alejandro e questo poteva soltanto significare guai.
"E probabilmente anche addio a Camila" sussurrò preoccupata. Non voleva e non poteva perdere Camila.
Si era profondamente legata a quella ragazza, così curiosa ed innocente ma allo stesso tempo forte e determinata.
"Bello schifo" si sedette sulla poltrona del soggiorno, pensando al da farsi.
Avrebbe potuto fingersi malata quel giorno e quindi stare a casa di Normani a riposare e non fare niente. Ma non poteva di certo funzionare perché i suoi genitori sicuramente non avrebbero lasciato una sconosciuta in casa loro da sola e per questo non voleva rovinare la giornata alla famiglia Kordei.
"Oppure posso dire di dover fare una tesi e che quel giorno avrò da fare con Peterson"
No. Troppo banale. Chi diamine si metterebbe il 24 Dicembre a fare qualcosa per la scuola? Di certo non lei.
"Anche perché io ho lasciato gli studi molto tempo fa" sospirò ancora chiudendo gli occhi, finché il suo monologo venne interrotto dal suono del campanello.
Si alzò a malavoglia e andò ad aprire.
-Hey- Camila si presentò a lei, timida e sorridente come al solito con un abbigliamento per Lauren dannatamente sexy.
"Hey" disse con voce roca. Per quel momento si scordò di quel problema e si concentrò solo su quella figura minuta che aveva iniziato ad amare.
La invitò ad entrare e la guidò fino al salotto.
"Allora? Hai accompagnato tuo papà?"
Camila annuì come se fosse imbarazzata.
"Tutto okay?" Lauren si avvicinò silenziosamente alla piccola, prendendola dolcemente per i fianchi e darle un bacio sulla guancia.
Camila si appoggiò al suo petto chiudendo gli occhi, rilassandosi e godendosi quel momento. Non seppe perché, ma al ritorno dall'aeroporto aveva una nostalgia terribile di Lauren e di quello che accadde il giorno prima. Ma in quel momento non voleva andare a letto, voleva soltanto stare lì insieme a lei e magari guardare un film o semplicemente parlare.
"Ehi, non addormentarti principessa" la voce dolce dela ragazza grande le diede una sensazione di calore. Quasi quasi Camila però si fece andare tra le braccia della grande.
"Ehi ehi, non ci pensare neanche" disse Lauren divertita, prendendola in braccio a mo' di principessa, portandola su in camera. Camila sorrise stringendosi a lei, sentendo il profumo più forte del solito.
Una volta in camera adagiò Camila sul letto, sdraiandosi su di lei.
"Davvero, tutto okay?" Chiese Lauren poi, tornata seria. Era davvero preoccupata e un silenzio da parte della piccola non la rassicurava per niente.
-Tutto okay- rispose allacciando le braccia intorno al collo di occhi verdi per attirarla a sé e baciarla. Fu un bacio dolce, forse uno dei più dolci avuti finora fino a quando non divenne piuttosto aggressivo. La pressione sul labbro di Lauren si fece via via più forte, sentendo la lingua della piccola intrufolarsi nella sua bocca. Esplorò ogni angolo fino a quando la necessità di ossigeno non fu troppa.
Camila intrappolò però il labbro di Lauren tra i suoi denti, volendo mantenere il contatto. Sorrise, leccandole il labbro e staccarsi.
"Come mai questa felicità?" Lauren le diede un bacio sulla fronte.
-Mi mancavi, e io volevo stare un po' con te oggi- sorrisero entrambe.
"Mi sei mancata anche tu" Lauren le diede un altro bacio, stavolta sulle labbra.
-Che ne dici? Ordiniamo delle pizze e ci guardiamo un film?-
"Ci sto"
Una volta ordinate le pizze, scelsero un film sul profilo Netflix di Lauren, optando alla fine per il nuovo film de "Il Libro della Giungla".
"Da piccola lo guardavo sempre. Adoravo Bagheera"
-Io invece Baloo, avevo perfino un peluche.. ti bastan, poche briciole..-
"E lo stretto indispensabile" continuò Lauren prendendo una fetta di pizza dal cartone.
Il film finì verso mezzanotte e Camila si addormentò appena dopo la fine.
Così Lauren portò giù i cartoni della pizza, spogliò Camila e si mise a letto insieme a lei. La guardò addormentata, così dolce. Sembrava quasi una bambina dai lineamenti.
Le diede un bacio veloce sulle labbra.
"Buonanotte piccola Camz" l'abbracciò e nel frattempo si addormentò anche Lauren.

The T.E.D. || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora