Erano passate ormai due settimane da quando Alejandro, andò a Miami a trovare le ragazze e i giorni passarono velocemente fino a quando arrivarono le vacanze di Natale.
In quel periodo Lauren e Dyce si vedevano spesso per organizzare il piano che presto avrebbero escogitato alla rapina. Lauren presentò il ragazzo anche a Peterson, vedendo la reazione de ragazzo, la quale fu normale, senza ansie o paure per essere scovato.
Le ragazze avevano già preparato le valigie e i regali il giorno prima per non arrivare all'ultimo momento e non dimenticarsi di nulla, ma anche perché il volo era la mattina presto. Troppo presto per qualcuno.
<Ally maledizione, siamo in ritardo!> Normani ormai bussava alla porta di camera sua da cinque minuti e la bionda non ne voleva sapere di aprirla.
<Ally andiamo! Siamo di nuovo in ritardo per colpa tua! La prossima volta dormirai in camera mia e ti sveglio a suon di schiaffi!>
Sentì dei lamenti venire da camera sua, segno che in un qualche modo era riuscita a svegliare la ragazza. Si sorprese per esserci riuscita in così poco tempo, solitamente ce ne metteva molto di più.
<Ally tra dieci minuti ti voglio davanti alla porta!> detto questo Normani si allontanò per andare a finire di prepararsi.
-È sempre la solita- ridacchiò Camila intenta a mettere i regali in una busta.
<Non si smentisce mai quella ragazza! Certe volte mi chiedo come faccia ad essere così>
Camila rise alla reazione dell'amica, la quale non ci mise molto a ridere a sua volta.
<Ragazze avete per caso visto il regalo che ho preso per Regina?> Dinah si era affacciata alla porta della cucina guardando le ragazze intente a preparare le ultime cose prima di partire.
<L'ho messo davanti al tuo bagaglio DJ. Pensavo di mettertelo lì così non lo dimenticavi>
<Grazie Mani> le diede una pacca sulla spalla poi si congedò diretta al suo bagaglio.
Poco dopo sentirono il campanello suonare. Camila si girò incuriosita sapendo però chi fosse.
<Vado io!> urlò Normani incamminandosi verso la porta. Aprì per mostrare una Lauren assonnata ma sorridente con il bagaglio davanti ad ella. La ragazza le sorrise per poi abbracciarla.
<Ciao Lau> disse felice.
"Ciao a te. Vedo che l'aria natalizia vi rende felici" la strinse a sé. La ragazza le fece spazio per farla entrare.
<Scusa il casino ma stiamo preparando gli ultimi regali. Tra pochissimo partiremo, sempre che Ally riesca a svegliarsi>
Lauren ridacchiò alla risposta. Non pensava davvero che Ally potesse essere una dormigliona del genere, essendo una ragazza attenta a tutto e facendo anche da mamma a volte alle sue amiche.
<Comunque Mila è da sola in cucina> sussurrò Normani dandole delle gomitate amichevoli. Il suo sguardo malizioso mise appena in imbarazzo occhi verdi.
<Dai vai> le diede una spinta sorridendo per poi sparire per le scale verso la stanza di Ally.
Lauren si incamminò verso la cucina dove vide Camila incartare un ultimo regalo. Si avvicinò silenziosamente prendendola per i fianchi e baciandola dolcemente sulla nuca. La piccola si girò sorridendole.
-Buongiorno a te- le accarezzò dolcemente la guancia. Il loro rapporto si era evoluto ancora in quei giorni. Ogni volta che si vedevano si baciavano o si abbracciavano, esattamente come una coppia, ma nessuna delle due aveva preso l'iniziativa di diventare qualcosa di più che semplici amiche e tantomeno nessuna delle due disse un "ti amo" o "mi piaci".
Ma a loro andava bene così, probabilmente non erano pronte per tutto ciò o semplicemente a loro non serviva dirsi quelle cose perché stessero insieme.
Camila la baciò per poi sorriderle con le labbra ancora attaccate alle sue. Risero, quando vennero interrotte da Dinah.
<Oddio vi prego. Fatelo almeno da un'altra parte> disse scherzando. Prese due regali sul tavolo poi aggiunse. <Ally si è svegliata e il taxi è qua fuori. Possiamo andare>...
Una volta giunte in aeroporto, le ragazze fecero il check-in e con un'ora di anticipo riuscirono ad arrivare all'imbarco.
Una volta arrivata l'ora per l'imbarco, salirono sull'aereo cercando i propri posti.
Ally, Dinah e Normani ebbero la fortuna di avere i posti vicini mentre Lauren e Camila non proprio. Erano completamente in ultima fila, Camila in una fila e Lauren in un'altra.
-Ah perfetto. Proprio io da sola in aereo- sussurrò mettendosi una mano fra i capelli.
Nel frattempo Lauren guardò la piccola piuttosto nervosa. Sicuramente aveva paura di volare.
Venne interrotta dai suoi pensieri quando una donna le parlò.
<Mi scusi, mio figlio purtroppo l'hanno messo vicino a Lei, mentre hanno messo me vicino alla ragazza> disse indicando Camila. <E purtroppo mio figlio è troppo piccolo per stare da solo. Non è che potremmo cambiare posto?> le chiese gentilmente. Si girò verso il marmocchio vicino a sé e decisamente era troppo piccolo per poter stare da solo senza avere un tutore vicino.
"Sì certo, non si preoccupi"
L'aereo ormai era in fase di decollo e Lauren fece appena in tempo a sedersi ed allacciarsi la cintura prima che l'oggetto volante non prese il decollo.
Camila si girò subito e non appena vide Lauren e l'aereo smettere di toccare il suolo, allungò la mano sulla gamba della grande, stringendola convulsamente.
"Okay okay. Così però mi fai male" disse Lauren sorridendo. Le tolse il braccio dalla gamba e portò Camila a sé, stringendola cercando di confortarla.
"Non pensavo avessi così paura di volare" le accarezzò la spalla, facendole appoggiare il viso al suo petto.
Camila sentendo il battito regolare e tranquillo di Lauren, si tranquillizzò alzando lo sguardo verso di lei.
-Scusami.. è che ho sempre avuto paura- alzò il bracciolo del sedile per appoggiarsi meglio, le cinse la vita con un braccio.
"Non preoccuparti piccola" le diede un bacio sulla fronte.
"Il volo durerà comunque poco, magari se riesci a dormire lo sentirai di meno il viaggio"
-Sì.. grazie Lolo- si avvicinò per darle un baccio sulle labbra. Si appoggiò ad occhi verdi, chiudendo gli occhi. Lauren si addormentò poco dopo, continuando a stringere a sé la piccola.
Si svegliarono appena prima dell'atterraggio e come al decollo, Camila iniziò ad agitarsi. La grande ancora non si era svegliata e la mora non voleva assolutamente svegliarla. Quando ci fu però un vuoto d'aria Camila strinse la maglietta e non facendolo apposta tirò anche un pizzicotto a Lauren svegliandola di soprassalto.
-S-scusami- si strinse più a Lauren, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, respirando pesantemente.
"È tutto okay" le accarezzò la nuca, fino a quando non atterrarono delicatamente.
Scese dall'aereo si diressero a ritirare i propri bagagli.
Una volta ciò, si diressero all'uscita, dove le ragazze vennero accolte dalle proprio rispettove famiglie.
Lauren in preda al panico, guardò se ci fosse il padre di Camila e non vedendolo si rassenerò.
<Mija> una donna piccolina, scosse la mano salutando Camila. Le ragazze si misero a correre per salutare i loro parenti.
Camila abbracciò la donna che prima la chiamò, sicuramente sua madre e una bambina più piccola le abbracciò le gambe perché non riusciva ad arrivare più in alto.
-Papa? Dov'è?- chiese la piccola.
<Si scusa tanto tesoro mio, ma c'è stata una chiamata dal lavoro ed è dovuto correre. Stasera però ci sarà>
Si salutarono tutti quanti e Camila presentò Lauren alla sua famiglia e anche ai familiari delle altre ragazze.
<È un piacere conoscerti Lauren. Io sono Sinuhe, la mamma di Camila> le allungò la mano, per poi abbracciarla e darle dei baci sulle guance.
Molto caloroso come benvenuto. Pensò Lauren.
"Grazie mille per il vostro invito"
<Ma di cosa? Coraggio vieni vieni> insieme uscirono dall'aeroporto pronte per tornare a casa a festeggiare il Natale.Scusate davvero per la lunga assenza ma il mese di aprile è stato davvero troppo incasinato 🙄🙄 volevo aggiornare dopo le vacanze di pasqua ma mi ero dimenticata di avere il viaggio di maturità. E niente. Ho aggiornato solo oggi 🙄🙄 scusate ancora
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The T.E.D. || Camren
FanfictionE se per una foto, la tua vita fosse in pericolo? E se per una bugia così stupida, tu dovessi salvare il mondo insieme alla persona da te fotografata? Per Camila è così. Dopo essersi cacciata nei guai con le sue migliori amiche per una foto, ella...