III

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<Poi dice di non essere una stalker. Adesso vado a comprare degli stoccafissi> disse acida Dinah girando i tacchi per incamminarsi verso casa.
-Dinah, aspetta- disse Camila prendendola per un braccio, continuando a guardare verso casa sua.
-Non penso se ne sia nemmeno accorta- continuò a guardare verso la finestra, dove Lauren, era impegnata a spentolare qualcosa di commestibile.
-Se non ci facessimo vedere, lei non vedrebbe noi- continuò mollando dolcemente la presa dal braccio dell'amica.
<Va bene Chancho, mi fido> rispose più tranquilla. <Anche perché abitiamo qui da poco, non ho intenzione di andarmene> disse un po' irritata, prendendo per mano Camila, trascinandola dietro casa.
<Coraggio, stasera c'è pizza, e io sto morendo di fame. Quella mensa fa davvero schifo> concluse ridendo.
Entrarono in casa. Era a due piani.
Al piano di sotto, avevano un salotto bellissimo e spazioso, dove dei divani erano posizionati comodamente davanti alla televisione. Collegato ad esso, si trovava la cucina.
Mentre al piano di sopra, c'erano quattro stanze da letto, una per ogni ragazza. Mentre Normani era impeganta ad ordinare la pizza, Ally stava scegliendo i film da vedere.
<Stasera film horror> urlò Ally in modo che tutte potessero sentire. Dinah sbucò dalla cucina, addentando una mela.
<Bello. Che cos'abbiamo di horror?> chiese, masticando il frutto.
-Non ci pensate nemmeno- urlò Camila correndo verso il salotto. -Niente film horror- esclamò di nuovo.
<Mila, renditi conto. Con te non riusciamo mai a guardarne uno> disse Ally guardando le custodie dei DVD.
<Che ne dite di REC?> propose infine la ragazza.
<Io ci sto, ne abbiamo altri oltre a quello?> disse Dinah continuando a mangiare la mela, mentre Normani, finito di parlare con la pizzeria annuì sorridendo sotto i baffi. Ally annuì alla domanda della bionda.
Camila la guardò con gli occhi sbarrati.
-Non oseresti- disse puntandole il dito contro.
-Come puoi tradirmi così?- urlò di nuovo correndole addosso. Le saltò addosso, iniziando a tirarle dei pugnetti non troppo forti, facendo cadere l'amica sul divano. Dinah cercava di difendersi, ma per le troppe risate era impossibile.
<Dai Chancho, è solo per oggi> disse in preda alle risate. Sapevano quanto Camila avesse paura dei film horror, e li guardavano soltanto quando non c'era.
<Ti comprerò le banane dai> disse bloccandole i polsi, sentendo i muscoli delle guance indolenzirsi sempre di più.
-Non serve se crescono sulla tua testa- rispose sorridendo, rammentando al commento di Lauren fatto a scuola.
<Ehi, quello era un colpo basso> protestò la bionda alzandosi di scatto, scrollandosi la piccola di dosso. <Ma ti voglio bene lo stesso, idiota> continuò Dinah abbracciando Camila.
-Anch'io- rispose, dandole un bacio sulla guancia.
-Vado a farmi una doccia- disse poi, scomparendo per le scale.
<Allora, cos'avete visto prima che siete rimaste fuori?> Chiese Ally preparando il lettore DVD con i film. Dinah si ricompose, sedendosi decentemente sul divano per poter guardare l'amica.
<Indovinate chi abbiamo come vicino di casa> disse Dinah, guardando le sue amiche. Normani le raggiunse in salotto, sedendosi vicino alla polinesiana.
<Non saprei> disse Ally accendendo il lettore DVD.
<Lo stoccafisso> rispose Dinah, dimenticandosi di aver la mela in mano, caduta ormai chissà dove, trovandola poi per terra davanti ai suoi piedi.
<Lauren?> chiese Normani guardandola in volto.
<Sì> le ragazze la guardarono più sorprese che arrabbiate come successe a Dinah.
<Beh?! Che avete da guardare?!> chiese alzando la mano facendo capire di non aver capito. Ally e Normani si guardarono ancora un attimo, per poi sfrecciare fuori di casa per andare a vedere se tutto quello che Dinah avesse detto fosse vero. La bionda batté appena la mano sulla fronte poi le raggiunse in giardino.
Nel frattempo Camila ormai aveva finito di farsi una doccia. Una volta uscita dal bagno in accappatoio, andò davanti all'armadio, prendendo l'intimo da un cassetto. È davvero tutto strano. Prima la foto, poi la scuola, e adesso pure la casa. Pensò Camila affacciandosi alla finestra, dove la visuale dava esattamente sulla casa della ragazza. Perfetto. Mancava la visuale su casa sua ora. Sbuffò sonoramente, alzando gli occhi verso l'alto. Doveva ancora chiamare i suoi genitori. Da quando aveva lasciato Chicago insieme alle sue amiche, non aveva ancora avvisato i suoi, se non per dire di essere arrivata e che tutto fosse sotto controllo. Le mancavano. In effetti era la prima volta in tutta la sua vita ad essere così lontana da casa per tanto tempo. Le mancava soprattutto Sofia, la sua sorellina di soli 8 anni. Non vedeva l'ora di ritornare a casa per natale, e raccontare loro tutti gli eventi da lei vissuti.
Girò la testa verso casa di Lauren, notando che anche camera sua, dava sulla stanza di Camila. Strinse appena gli occhi per mettere a fuoco e in camera vide Lauren insieme ad un altr ragazzo. Era piuttosto giovane, appena più di 25 anni, capelli folti e neri e il pizzetto. Sarà sicuramente il suo ragazzo. È anche molto carino. Dev'essere per forza così. Si disse guardando la scena. Eppure, dopo cinque minuti buoni di discussione, il ragazzo le tirò un pugno in pieno volto, facendola cadere rovinosamente a terra. Camila si alzò immediatamente, guardando meglio. Vide il ragazzo guardarsi intorno, per poi lasciare l'abitazione, ma prima si coprì il volto. Ritornò con lo sguardo verso la finestra e di Lauren non vide ancora niente. Forse è ancora per terra. Prese i primi indumenti che vide, se li infilò per correre giù per le scale e uscire di casa.
<Dove vai così di fretta?> la voce di Dinah proruppe in casa.
<Tra un po' arriva la pizza> aggiunse. Camila si avvicinò al salotto dove vide Normani imbastire il tavolino di schifezze e bibite per la serata. La piccola imbarazzata si fermò davanti alle sue amiche, guardandosi intorno cercando di non destare sospetti. Mise una mano sul suo braccio.
-U-uscivo..- disse dondolandosi sui piedi.
<Ma arriva la pizza ora> ripeté l'amica.
-L-lo so.. ma mi chiedevo.. se..- si fermò facendo due colpi di tosse.
<Se?> Ally la incoraggiò.
-Vi andava di invitare Lauren a casa- disse senza fiato. Normani ed Ally non capirono niente per la troppa velocità, mentre Dinah si strozzò con la Coca Cola per poi tossire e diventare rossa come un peperone.
<Che diavolo di salta per la testa?> chiese preoccupata l'amica.
-E-ecco.. mi dispiaceva lasciarla lì da sola.. tutto qui-
<Assolutamente no> disse secca Dinah scuotendo la testa. Camila la guardò triste cercando spiegazioni.
<Ti ha rubato la tessera in più ci segue, mi hai anche detto che non dovevamo farci vedere no?> continuò alzando un sopracciglio.
-Non l'ha rubata Dinah. Te l'ho detto, l'ha trovata mentre scappavo.. da lei.. hai ragione.. ma mi sembra così sola- sussurrò verso la fine. -In più, è solo coincidenza- disse.
<No> disse ancora Dinah alzandosi in piedi.
-Dinah- disse Camila prendendola per un braccio facendo gli occhioni dolci.
<Ah non ti azzardare. Non attacca con me> disse strattonando il braccio.
<Perché no?> si intromise Normani.
<Potrebbe essere divertente. Non mi sembra una persona così cattiva> aggiunse.
<Prova ad invitarla, se non funziona non lo faremo più> concluse Ally. Camila le guardò riconoscenti, poi passò a Dinah.
<Va bene, va bene> disse alzando le mani in segno di resa, <ma io vicino a quella non mi siedo>
Camila l'abbracciò felice,per correre fuori e andare a suonare a casa sua.
Si incamminò verso casa sua, fermandosi davanti alla porta. Notò la superficie lucida in legno, passando lo sguardo sul campanello, 'Jauregui'. Allungò la mano, per esitare un paio di minuti. Suonò aspettando impaziente.
Una Lauren con il labbro inferiore spaccato e un rivolo di sangue che scendeva per il mento, aprì piuttosto arrabbiata, e molto probabilmente lo divenne ancora di più appena vide Camila.
"Santo cielo, ma tutte oggi?" Rispose irritata.
"Che cazzo ho fatto per avere tutte 'ste rogne oggi?!" Sbuffò.
"Cosa vuoi?" Wow. Piuttosto irritata la ragazza. Non pensava che potesse essere così scurrile, ma sopratutto senza peli sulla lingua, e questo la fece arrabbiare e non poco.
-Non pensavo di essere una rogna- rispose sinceramente offesa la piccola. Lauren poi si riprese un attimo guardandola ancora più sconvolta.
"Come fai a sapere che abito qui?" Chiese.
-Non penso sia il momento adatto. Quel labbro ha bisogno di un'occhiata non pensi?- disse, indicando il taglio. Sbuffò ancora più sonoramente per poi spostarsi e farla passare.
-Grazie- disse entrando titubante.
Incrociò le braccia guardandosi attorno, e doveva dire che la casetta in cui abitava era davvero carina.
Lauren chiuse la porta e guidò la piccola in cucina.
"Qualcosa da bere?" Chiese Lauren prendendo una lattina di Coca Cola dal frigo.
-No grazie- rispose. -Ma vorrei aiutarti con quello- indicò ancora il labbro. Il sangue sul mento si stava asciugando.
"Okay, prima di tutto" disse aprendo la lattina. "Mi spieghi come cacchio fai a sapere che abito qui" continuò prendendo un fazzoletto di carta, pulendosi il labbro. Non fu molto delicata, così si procurò ancora più male.
"E poi, che cavolo vuoi da me?" Continuò pulendosi per poter bere dalla lattina.
Camila si alzò andandole in contro prendendole il fazzoletto dalle mani, lo bagnò con appena un po' di acqua.
-Siediti- comandò.
"Cosa? In casa mia mi dai ordini?"
-Siediti- continuò, come se in quel momento fosse l'unica parola che riuscisse a dire. Lauren la guardò ancora un attimo prima sbuffare e sedersi.
-Sei soltanto capace di sbuffare?- chiese irritata Camila. Pensava di poter riuscire ad entrare nelle sue simpatie, ma a quanto pareva era diventata come Dinah.
"Quando qualcosa mi irrita" rispose alzando lo sguardo verso Camila.
La guardò come aveva fatto all'università, ed era ancora più bella da vicino. Spostò lo sguardo sulle sue labbra. Le sue labbra devono essere veramente morbide. Pensò, che fosse l'unica ragazza ad averla colpita così. Nemmeno Lucy riuscì a farlo. Invece Camila, aveva quel qualcosa che ancora non riusciva a decifrare. Forse perché doveva prenderle il cellulare per il bene della banda.
-Praticamente lo sei sempre- la portò con i piedi per terra, iniziando a tamponare delicatamente sul labbro.
"Non mi hai ancora risposto" disse cambiando ritornando sull'argomento di prima.
La piccola la guardò nei suoi occhi verdi. Così profondi.
-Che tu ci creda o no, ci vedrai molto spesso- Lauren corrugò la fronte, segno di confusione.
-Abitiamo nella casa di fianco- rispose, pulendole il sangue dal mento.
"Oh.. allora vedrò casco di banana" disse sorridendo.
"Mi piace quella ragazza, ha un bel caratterino" guardò Camila. "E il tuo non è da meno"
Pulì completamente il labbro della ragazza, poi le passò la lattina di Coca Cola.
-Adesso puoi bere- disse.
"Grazie" disse prendendo un sorso dalla lattina, "quindi, cosa vorresti da me?" Chiese alzandosi.
-Prima vorrei sapere un'altra cosa-
Lauren la guardò continuando a bere.
"Ti ascolto"
-Quello lì che ti ha colpita..- si fermò un attimo, per capire se continuare o meno.
"L'hai visto in faccia?" Chiese, con un tono di preoccupazione. Camila annuì.
"Oh santo cielo" si appoggiò al tavolo coprendosi il volto con le mani.
-Perché? Guarda che se è il tuo ragazzo dovresti fare qualcosa in proposito- azzardò subito, sbagliando totalmente notando la reazione di Lauren. "Quello il mio ragazzo?" Chiese ridendo.
"Oh no. Vedi, ho sempre avuto un certo odio per gli uomini" rispose fredda.
"Ma non è questo il fatto, Camila" era la prima volta ad essere chiamata così. "Non dire a nessuno di averlo visto in volto, chiaro?" Si avvicinò mettendosi davanti alla ragazza.
-Perché?- chiese incrociando le braccia.
"Non posso dirtelo, ma fallo se ci tieni alla pelle" disse infine. Camila deglutì sonoramente.
-V-va bene- Lauren annuì. Dovrei preoccuparmi? Cosa diavolo nasconde questa ragazza? Pensò Camila guardandola.
"Okay, ora devi rispondermi tu" disse Lauren finendo di bere.
-Oh, ecco.. da noi questa sera c'è la pizza..- fece una breve pausa -e maratona film.. e volevo chiederti se volessi venire da noi a passare un po' di tempo insieme- continuò.
Lauren buttò la lattina nella spazzatura.
"Sembra allettante come proposta" disse sorridendo "pizza e film. Quali film?" Chiese curiosa.
-H-horror..-
"Horror?!" Le si illuminarono gli occhi. Camila annuì.
"Affare fatto ragazza. Andiamo"

...

-Dinah spegni, ti prego spegni- non sapevano se ridere per le continue reazioni di Camila o essere in ansia per il film. Non eranoa arrivate neanche a metà, che Camila voleva spegnere.
<Smettila Chancho, non è successo ancora niente> disse Dinah ridendo. Camila aveva la coperta fin sopra il naso e tremava. Era seduta sul divano vicino a Lauren, e si chiedeva come potesse essere così impassibile davanti ad un film del genere. Sull'altro divano, Dinah era comodamente appoggiata a Normani, e quest'ultima ad Ally.
Lauren pensò subito che fosse una compagnia davvero simpatica. Certo Dinah non le aveva rivolto molto la parola, ma quella sensazione di odio che sentì tra loro due, non fu più così forte. Ally e Normani invece furono davvero simpatiche fin da subito con lei, e l'accolsero come se si conoscessero da tempo.
E Camila invece, continuava a guardarla come non aveva mai fatto con nessuno prima d'ora. -Ti prego Dinah- disse coprendosi il volto.
<Chancho, io film l'abbiamo già visto ti diremo noi quando ci sarà una scena horror> rispose ridendo ancora, prendendo dei pop-corn dalla terrina.
-Mi posso fidare?- chiese.
<Siamo le tue migliori amiche> rispose Ally, sorridendo poi sotto i baffi.
È davvero ingenua la ragazza. Pensò Lauren. Dopo già un'ora di film, le sue amiche non le dissero niente delle scene, così Camila dovette rimanere con il batticuore per tutto il tempo. Non aveva mai avuto così paura in vita sua. Si girò verso le sue amiche, le quali si erano addormentate tutte e tre.
-Non ci posso credere- disse.
"Se l'hanno già visto" disse Lauren guardando verso lo schermo "allora posso immaginare che diventi noioso" finì guardando la piccola.
-Mmh..- non disse nient'altro. Così continuarono a guardare il film. Dopo un po' Camila si avvicinò alla grande.
-L-Lauren?-
"Dimmi" disse guardando il film.
-Quanti anni hai?- chiese. Lauren si girò verso la piccola.
"Sono scuse per non vedere il film?" Chiese ridendo.
-N-no.. solo, vorrei saperlo- rispose arrossendo. La sua risata era davvero bellissima. "Venti" rispose. Un anno in più? Sembra più grande. Pensò. "E tu? Non dico l'età, ma non sei americana"
-Sono cubana. Mi sono trasferita a Chicago quando avevo appena sei anni-
"Capisco" non disse altro. Forse perché non voleva o perché troppo presa dal film.
Durante tutto il film, Camila sussultava dagli spaventi e Lauren non poté che ridere.
La piccola non ce la faceva più per la paura e si avvicinò a Lauren, prendendole la mano. -Scusa, ma non ce la faccio- gliela strinse forte, cercando un po' di conforto. La grande sentì muoversi qualcosa nel suo stomaco. Si girò verso Camila, guardandola. La sua mano era così morbida e piccola, un po' sudaticcia per via del film.
Così, per il restante tempo rimasto, le loro mani rimasero intrecciate, senza che una delle due osasse muoversi.
Finito il film, rimasero ancora lì, mano nella mano, per dieci minuti buoni, senza dire niente.
"Dovrei.. andare, si è fatto tardi" disse Lauren.
-Okay- rispose Camila, mollando piano la presa sulla sua mano, non volendo che quel momento finisse. Si alzarono dal divano. Le altre ragazze stavano dormendo beatamente e neanche ad uno sparo di cannone sarebbero riuscite a svegliarle.
La cubana accompagnò Lauren fin davanti alla porta, aprendola.
-A-allora a domani-
"Sì. A domani" sorrise.
"E grazie per la serata" continuò.
-Grazie a te per essere venuta- sorrise a sua volta, salutandola con la mano.
-Buonanotte Lauren-
"Buonanotte Camila"

The T.E.D. || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora