XVI

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"E pensi che io possa crederti?" Lauren non credeva ad una singola parola di quello che disse Dyce, ma gli diede comunque appuntamento per il giorno dopo per parlarne privatamente senza troppe interruzioni.
Quella sera Lauren decise di accompagnare Camila a casa, ebbe ancora molta paura per come venne coinvolta da Dyce, così l'accompagnò a casa, avvisando anche le ragazze. Loro rimasero un po' di più, mentre una volta a casa, la piccola chiese a Lauren di poter rimanere anche la notte e per quelle ore di sonno, occhi verdi si addormentò insieme a Camila.
<Fammi spiegare Lauren> disse Dyce agitando le braccia preoccupato, pensando veramente che Lauren potesse non ascoltarlo ed andarsene.
"Dyce non ci casco, per come la possiamo vedere tu fai solo finta di aver lasciato la banda per fregarmi"
Dyce la guardò preoccupato. Effettivamente Lauren non aveva ragioni per potersi fidare anche solo un briciolo di lui e questo non poteva che svantaggiate il ragazzo nella sua "vendetta" contro Zero.
<Stai un attimo zitta e ascoltami!> alzò un attimo la voce per farsi ascoltare, mentre la ragazza sussultò per lo spavento. Non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da Dyce.
Certo era un ragazzo molto estroverso, ma allo stesso tempo pacato e tranquillo. E per appena i suoi ventitré anni di età ne dimostrava molti di più, non solo per l'aspetto ma anche per la sua vita passata fino a quel punto.
<Ora ascoltami, il tempo di dirti quello che è successo e aggiornarti, poi starà a te decidere o meno se credermi e volermi aiutare> Lauren sbuffò appoggiandosi allo schienale della sedia, incrociò le braccia e accavallò le gambe, mettendosi in ascolto.
<Zero ha intenzione di fare un attacco al museo d'Arte moderna a Miami fra un mese> iniziò essendo all'oscuro che Lauren lo sapesse e la ragazza non disse niente, facendo finta di non sapere.
"Per via della Gioconda?" Chiese prendendo un sorso della sua bibita.
<Esatto. E Lucy ha proposto un piano che non mi piace per niente>
"E quale sarebbe?" Lauren si fece più attenta non appena sentì il nome della sua amica. Amica? Lo era davvero? Poteva ancora definirla così Lucy? Una persona che tanto amava, che l'aiutò nei momenti più difficili, che si dichiarò a lei ora era diventata forse una sconosciuta.
<Sono state assunte guardie in più, da tutti i paesi degli Stati Uniti oltre a quelli che già lavorano lì. Ci saranno uomini ovunque, fuori, dentro l'edificio e conrollerano l'area in un raggio di un chilometro> Lauren dovette ammettere che la banda aveva molte informazioni e anche dettagliate.
"Come fate a sapere tutte queste cose?" Chiese curiosa.
<Zero e le sue fonti, lo sai>
Già. Aveva ragione. Zero usufruiva di fonti che i ragazzi non ebbero mai visto.
"Continua"
<Hanno intenzione di infiltrarsi passando per le fogne, e una volta usciti da un tombino posto dietro l'edificio passeranno per il sistema di areazione. A quel punto, io dovrei aspettare che si fermino esattamente dove si trova il dipinto e far saltare l'allarme>
Lauren si fermò un attimo a pensare al piano che da quanto aveva capito, era stato proposto da Lucy. Non era per niente male, ma fin troppo semplice.
In città sapevano della banda di Zero, ma non la trovavano mai, cambiando continuamente il luogo della base.
"Non è per niente stupido il piano, Dyce, ma è anche fin troppo semplice per il fatto che la banda sia conosciuta in tutta la città, se non nello stato della Florida," disse Lauren continuando a spremersi le meningi, "e gli agenti verranno informati uno ad uno nel dettaglio su di noi" concluse guardando il ragazzo.
<Pensi che possano farcela?>
"Se riescono a farcela nei tempi prestabiliti, deduco anche li abbiano, potrebbero farcela, sì"
<Mi aiuterai Lauren?>
Lauren ci pensò su. In realtà poteva essere tutta una farsa per conquistare la sua fiducia, doveva ancora capire come poter reagire a tutto questo.
"Non posso ancora fidarmi Dyce, mi hai dato un sacco di informazioni e anche dettagliate, ma potrebbe sempre essere una tua montatura per poter avere la mia fiducia"
Dyce deglutì a fatica, se non avrebbe convinto Lauren, non avrebbe potuto rovinare Zero.
"Anche se devo dire che per inventarsela così bene ci vorrebbe davvero del tempo"
<Quindi mi aiuterai?> continuò a chiedere il ragazzo.
"Frena amico. Non ho detto questo. Dimostrami che mi stai dicendo la verità e forse potrei farci un pensiero"
Il ragazzo la guardò con uno sguardo diverso e Lauren lo notò, vide accendersi una piccola se non minuscola scintilla di speranza.
<Dammi due giorni>
"Per cosa?"
Il ragazzo si alzò buttando due dollari sul tavolino del bar per poi allontanarsi.
<Lo scoprirai presto> disse sorridendo e poi se ne andò, lasciando Lauren da sola.
La ragazza sorrise poi decise anche lei di tornare a casa.
Si alzò e lasciò anche lei soldi, sentendo poi il telefono squillare.

Da Camila:
Lauren ti va di venire a casa mia?

Effettivamente quella mattina si era svegliata senza fare il minimo rumore, non solo per non voler svegliare Camila, ma anche per non farsi scoprire dell'incontro con Dyce.
Una volta arrivata a casa di Camila e delle ragazze, bussò.
Aspettò un paio di secondi prima che la porta si aprì e una Camila sorridente aprì la porta.
-Ehi- disse arrossendo. Era particolarmente elegante. Aveva una camicetta bianca e una gonna piuttosto corta, nera.
A Lauren le brillarono gli occhi. A vedere una Camila così bella e allo stesso così provocante non era normale.
"Ehi" la invitò ad entrare, indicandole il salotto.
La raggiunse una volta chiusa la porta, sedendosi sul divano.
"Tutto okay?" Chiese Lauren, guardandola bramosa.
Camila si avvicinò quel tanto da sentire il respiro caldo di Lauren sulla sua pelle.
-Mai stata meglio- sussurrò vicino al suo orecchio, mordendole poi il lobo. Continuò il suo percorso di baci andando verso il collo.
Lauren chiuse gli occhi, cercando di tenere il respiro sotto controllo inutilmente.
"C-camz..."
-Ssh, non adesso- passò infine alle sue labbra, approfondendo il bacio intrufolando la lingua nella bocca della grande.
Lauren la prese per i fianchi, azzerando la distanza tra i loro corpi. Continuarono il loro scambio di baci fino a quando non dovettero prendere aria.
Camila posò la sua fronte su quella della ragazza, chiudendo gli occhi.
Occhi verdi le prese il viso tra le mani dandole ancora un bacio dolce sulle labbra.
"Che succede Camz?" Chiese in tono preoccupato, ma Camila sembrava non voler rispondere.
"Camz.." Lauren le diede un altro bacio, continuando a guardarla.
-Ti ho vista con il tipo di ieri sera oggi al bar...- sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi e la voce tremare.
"Oh Camz.."
-No, non ti ho seguita, sono passata di lì per puro caso perché lì vicino si trova il negozio preferito di Dinah... e ti ho vista lì... da sola insieme a lui..-
Lauren invertì le posizioni, mettendosi sopra Camila.
Le alzò la camicetta posando le mani sulla sua pelle, al tatto bollente. La baciò profondamente, mordendole poi il labbro.
"Non c'è niente fra me e lui, è solo un amico" continuò, mordendosi le labbra. Non avrebbe più resistito a Camila e lo sapeva.
-D-davvero?- Lauren annuì.
Camila pensò ancora a lui, ricordando il tatuaggio sul collo. Ricordava che anche il ragazzo che picchiò Lauren ne aveva uno simile.
-Lauren è per caso quell'imbecille che ti ha picchiata?-
Lauren rise di gusto, poi annuì, dandole un bacio sulla fronte.
"Sì è lui. E hai ragione, è un gran imbecille" disse ritornando seria e analizzando poi la posizione in cui fossero.
"Ma ora lascialo stare, voglio passare un po' di tempo con te" rispose riprendendo a baciarla.

Zalve c:
So che sono morta per molto tempo e vi chiedo scusa, ma sono ritornata un po' più motivata e l'ispirazione pian piano sta tornando 😍
Quindi spero che continuate a leggere le mie storie e grazie ancora a chi continua a leggere le mie storie
Senza di voi non sarei arrivata fino a questo punto, quindi grazie ancora
Per caso, qualcuno ha voglia di chiaccherare? Non so 🤔

The T.E.D. || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora