Capitolo 1.

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Capitolo uno.

-Non è una violenza.

''Cavolo... Cavolo... Cavolo...'' Sussurrò la bionda mentre faceva passare la sua testa all'interno della maglia color rosa confetto.

Doveva muoversi erano le quattro e trentacinque del mattino e i supermercati avrebbero chiuso nei seguenti venticinque minuti. Non fece altro, corse al piano inferiore e prese i soldi che lei e le sue sorelle guadagnavano. Prese le monete, senza guardarle. Cominciò correre avviandosi al suo supermercato di fiducia, quello meno costoso della sua area.

Contò i soldi mentre camminava velocemente: 60,25£.

Non male. Entrò all'interno e prese le solite cose. Pasta, sugo, scatolette di tonno e fagiolini. Ricordandosi i prezzi della settimana precedente prese un altro po' di pasta e aggiunse il prosciutto. Si fermò davanti alle scatolette dei piselli per scegliere. Ogni volta era una lotta, era come se scegliere tra Ronnie e Marissa, le sue due sorelle.

Scrollò le spalle e scelse Marissa, infondo Ronnie era stata scelta la settimana scorsa. Corse alla cassa, dove una donna sulla sessantina grassoccia l'aspettava. Rivolse uno sguardo amorevole alla ragazza dagli occhi celesti e pasò il suo cibo sullo scanner riportando i prezzi sul casellino lì affianco.

Cominciò a mordicchiarsi le unghie quando si accorse che il prezzo stava correndo troppo oltre i suoi soldi. Stoppò la cassiera e pagò quel poco cibo che era passato. Era impossibile che fosse riuscita a prendere solo tre scatolette e due bottiglie. La donna che conosceva bene la ragazza le aggiunse un altro paio di scatolette, che pagò lei.

''Sylvia, non devi farlo.'' La rassicurò. Le due si conoscevano dalla morte dei genitori della ragazza.

''Devo. Tua madre avrebbe voluto. Infondo le avevo promesso che vi avrei aiutato ed è quello che sto facendo. Peccato per quello che le è successo...'' Sussurrò l'ultima frase.

La ragazza annuì solamente, visto che aveva ragione. Prese la busta di carta e con calma si avviò a casa. Mentre camminava ripensò a sette anni prima, quando il mondo era governato dagli umani. Non era dei migliori, c'erano le guerre, le violenze... E tutte le cose brutte che potevi vedere. Ma almeno alcuni di loro erano liberi e non erano obbligati a vivere in delle aree per essere 'governati meglio'.

Quando ci fu la scoperta dei vampiri, loro non si sono ritirati. Molti uomini entrarono in battaglia per cacciarli, ucciderli e toglierli dalla faccia della terra. Ma la forza dei vampiri e la loro sete di sangue uccise tutte le persone che tentavano di ribellarsi, alcuni venivano anche trasformati.

Una lacrima scese lungo la guancia della povera ragazza, che si prestò velocemente ad asciugare. I suoi genitori erano andati in battaglia e ne erano rimasti uccisi. Lei aveva promesso ai suoi genitori che avrebbe protetto le sue sorelle e che avrebbe fatto il meglio per loro.

Coinvolta dai suoi pensieri non si accorse nemmeno di essere andata addosso a un uomo. Era un uomo grosso e grasso. Le guance rosse e la bottiglia vuota di vodka che aveva tra le mani non avrebbe rassicurato nessuno.

Si avvicinò troppo alla ragazza accarezzandole il viso. Le donne non potevano toccare gli uomini, ma gli uomini potevano farlo, visto che ne avrebbero dovuta scegliere una per sposarla.

''Quanti anni hai?'' Le chiese, appunto.

Un brivido percorse la sua schiena, non poteva andare in moglie a quell'uomo. ''Ho qu-quindici anni.'' Mentì balbettando.

L'uomo annuì e se ne andò. L'aveva scampata, molti uomini cercavano moglie, ma bastava dirgli che mancavano ancora due anni e se ne sarebbero andati. La cosa che non molti sapevano era che la dolce e bella ragazza bionda avrebbe fatto diciassette anni tra tre settimane.

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