Capitolo 20

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Capitolo 20

-Incubo e riavvicinamento.

“Chi è qui?” Chiese il riccio entrando in stanza.

Si trovava alle spalle della ragazza che aveva cominciato a tremare appena udita la sua voce.

Stava morendo dalla voglia di abbracciarla e tranquillizzarla, ma se lo faceva avrebbe solo peggiorato tutto.

Aurora fu presa alla sprovvista e alzò lo sguardo verso il ricciolino.

“L-li ho v-visti.” Balbettò per riprendere fiato.

Il ricciolino scattò sul posto. Ora avrebbe aiutato Marissa e infine liberato Allyson da quella schiavitù.

L'avrebbe liberata e lasciata andare.

“Dove?” Chiese affiancando la bionda, che fece un passo laterale.

“In m-mezzo alla foresta, nei sotterranei antichi delle celle.” Disse.

Il riccio annuì. “Dillo a Louis. Voglio che sia qui tra mezz'ora.”

Aurora si guardò attorno. “Non posso.” Sussurrò.

“Come mai?” Le chiese con acidità il riccio, facendo sussultare la ragazza.

Lei era lì piccola nel suo angolo, spaventata. Solo la presenza della sua amica la tranquillizzava, ma leggermente.

“Manca poco all'alba.” Rispose la mora.

Il riccio annuì nuovamente. “Ok, ma avvertilo comunque. Domani lo vedrò.”

La ragazza annuì e si alzò, per poi uscire dalla stanza.

Appena la porta si chiuse Harry si girò verso la piccola ragazza.

Fece un passo e lei indietreggiò; decise così di rimanere fermo.

“Ally, possiamo parlare?” Le chiese allontanandosi e sedendosi sul letto.

La bionda cominciò a torturare le sue dita.

Il ragazzo si era seduto alle estremità del letto.

La ragazza non sapeva se avvicinarsi o rimanere lì, con il capo chino.

“Vieni.” Le disse battendo l'area vuota al suo fianco.

Allyson non sapeva se avvicinarsi. Insomma lei si sentiva al sicuro con lui nelle vicinanze, l'aveva difesa, diverse volte. Ma ora doveva difendersi anche da lui stesso.

Chi la rassicurava che non perdesse il controllo in quello stesso momento?

Aveva compreso benissimo il discorso dell'amica. Aveva capito che l'Harry che aveva incontrato nel bosco, che l'aveva salvata da Edimir, che aveva aiutato Ronnie non era lo stesso che l'aveva violentata. Non erano la stessa persona.

A testa bassa, e piena di pensieri, si avvicinò a lui.

Harry la vedeva avvicinare, aveva visto la sua esitazione. Non poteva vederla così, lui voleva vederla forte e pronta a lottare. Voleva vederla sicura in un luogo dove lui era presente. Ma non poteva, non dopo quello che lui le aveva fatto. Le aveva fatto del male, enorme. Lei non si fidava e lui sapeva che non sarebbe tornata quella di una volta.

Perché era stata forte e aveva sofferto e lei non voleva soffrire.

Lei lo temeva.

Allyson si sedette e con coraggio alzò lo sguardo.

“S-sì?” Gli chiese in un sussurro.

Harry le si avvicinò lentamente e le prese le piccole mani nelle sue. Voleva rassicurarla, anche se sapeva che così non l'aiutava di certo.

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