Capitolo 8

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Capitolo 8

-Sono in trappola.

Allyson continuava a muoversi per togliersi dalla stretta di quei due omoni, saranno stati alti almeno due metri, molto in confronto al suo metro e sessantasette. I due non volevano per niente lasciarla, anche se il loro principe li obbligava a fermarsi.

-Vi ho detto di fermarvi.- Riordinò per la quinta volta il castano.

Il più grande dei due guardò negli occhi il vampiro. -Non possiamo, gli ordini sono chiari.-

-Chi cazzo vi ha dato questi ordini?- Chiese Louis. -Merda!- Imprecò quando i due non si fermarono ma continuarono a camminare.

Un altro vampiro corse e bloccò Louis contro il muro. -La devi smettere, ok? Non la puoi scopare, non può essere tua. E' stata scelta.- Gli disse con cattiveria all'orecchio.

Louis conosceva bene quella voce, Edimir. Edimir Logan. Loro cugino, o meglio uno dei consiglieri del re. Era alto e grosso. Aveva i capelli rasati, lasciando posto a una peluria. I muscoli guizzavano mentre teneva il volto di Louis contro il muro.

Allyson continuava a urlare e cercava di tornare indietro. Voleva aiutare Louis, che le sembrava maledettamente in pericolo, e voleva tornare a casa. Doveva proteggere le sue due sorelle, i due vampiri di prima non la consolavano per niente.

''Lasciatemi!'' Urlò per l'ennesima volta. ''Non posso! Devo proteggere le mie sorelle!'' Continuò a urlare.

L'uomo alla sua destra sbuffò. ''Rayn glielo dici tu? Mi sono stufato di sentirla urlare.''

L'altro ridacchiò. ''Bambolina devi stare tranquilla. Le tue sorelline stanno bene. Cody e Stephan non le toccheranno.'' Gli rispose.

Allyson fu presa dalla rabbia e urlò più forte. Calciò a destra e a manca. Fortunatamente colpì l'uomo alla sua sinistra, sugli stinchi. L'uomo lasciò la presa. Allyson si concentrò sull'altro, lasciandogli un pugno sul naso.

Cominciò a correre. Non erano vampiri e lei lo aveva capito, ma erano alti e avevano gambe lunghe, se non si muoveva l'avrebbero raggiunta.

Una mano si posò sulla sua spalla, tirandola in un corridoio. Urlò ma una mano le coprì la bocca.

-Devi sempre urlare quando sei con me, eh?- Le chiese sarcastico il castano.

Louis aveva un livido sullo zigomo e ad Allyson dispiaceva, glielo aveva sicuramente provocato il ragazzo, anche lui alto due metri, di prima. Louis le tolse la mano dalla bocca e sospirò di sollievo quando la ragazza non urlò.

-Vieni.- Le disse, prendendole la mano.

Cominciò a correre. Allyson non riusciva a tenera la velocità del vampiro, lui se ne accorse e la prese a cavaccioni, da dietro. La ragazza urlò, visto che fece tutto con velocità.

''Sei matto!'' Gli urlò.

''Zitta se non vuoi farti scoprire!'' Gli sussurrò con un tono che non ammetteva repliche.

Allyson annuì, anche se il vampiro non poteva vederla. Appoggiò le mani sulle spalle del vampiro. Era forti. Si rilassavano e contraevano a ogni passo. Allyson si accucciò e poggiò la testa sulla schiena.

''C-come ti chiami?'' Gli sussurrò. ''E perché mi stai aiutando?'' Gli chiese Allyson.

Louis sentì benissimo l'odore di rose della ragazza e, come gli aveva detto il suo migliore amico, ti mandava in pappa il cervello. Louis si riprese scuotendo la testa. Lui amava Eleanor e tra pochi mesi l'avrebbe sposata.

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