Capitolo 28

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*Attenzione: i comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno o pensano spesso è sbagliato.

Con questo mio scritto pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone,

né offenderle in alcun modo.*

Capitolo 28

-Ti amo.

Allyson di certo non rimase con le mani in mano difronte a quella scena.

Quella era sua madre, l'aveva riconosciuta. Aveva visto i suoi occhi, i suoi capelli, il suo corpo.

Quasi nulla era cambiato, forse solo il colore dei secondi? Probabilmente.

Non seppe per quanto tempo rimase lì in piedi a fissare quella porta. Non sentiva nulla; ne con la bocca, ne con il naso, ne con le orecchie.

Seppe però che ne era passato molto quando vide l'uomo di prima e sistemarsi al meglio la maglia, non riuscì a trattenere una smorfia disgustata.

Poco dopo una donna dai capelli castani e gli occhi verdi uscì di corsa da quella stanza.

Si fermò a pochi passi dalla figlia, davvero era lì?

Davvero era in quel posto incredibilmente schifoso?

Ne ebbe la certezza quando la figlia le si buttò in avanti e l'abbracciò di slancio.

“Allyson? C-cosa ci fai qui?” Le chiese terrorizzata.

La bionda guardò la più grande con la fronte corrugata mentre la madre le tastava le braccia per essere sicura che la figlia fosse veramente con lei.

Era felice di vedere la figlia lì; la cosa che la rendeva triste era proprio vederla lì. Non doveva essere lì doveva essere a casa con le sue due sorelle.

Le prese il viso tra le mani e poi guardò alle sue spalle, sembrava non ci fosse nessuno ma doveva andarsene da quel corridoio.

Prese la mano della figlia e tornò nella stanza precedente, meno occhi la vedevano meglio era per lei, per entrambe.

Nella stanza non c'era nessuno, l'unica cosa ce si trovava erano delle semplici sedie e un letto al lato della stanza.

Si sedettero su quest'ultimo e si guardarono a vicenda. Era cambiata, leggermente. Gli occhi avevano ancora lo stesso colore solo che erano leggermente più opachi mentre i capelli avevano perso la loro vivacità, mischiandosi a dei leggeri capelli grigi.

Era molto più magra rispetto a prima, si potevano vedere le ossa dei polsi.

I vestiti erano gli stessi dell'ultima volta che si erano viste, forse più rovinati, di sicuro più rovinati.

“Allyson cosa ci fai qui?” Chiese nuovamente la donna accarezzando i lunghi capelli biondi e morbidi della figlia.

“Niente... Mamma... Tu... Come ci sei finita?” Allyson balbettava mentre le mani tremavano e fissava il volto della madre.

“Cara... Li ho sfidati ricordi?” Ridacchiò la madre.

Anche se trovava in una situazione per niente piacevole, riusciva a sorridere.

Al contrario del marito non era stata uccisa lei era stata lì tutto il tempo. Era rimasta lì con la speranza che le figlie rimanessero nella loro casa al sicuro, ma a quanto pare non fu così.

Presa da un moto di tristezza si portò in avanti e abbracciò la figlia, ora non avrebbe dovuto lottare solo per se stessa, avrebbe lottato anche per la figlia.

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