Capitolo 13
-Non siamo in casa.
-La sera prima.
Ronnie si alzò dal letto ed uscì dalla stanza. Corse per il salone quando cominciarono a suonare incessantemente il campanello. Aprì la porta di scatto intravedendo un ciuffo biondo, conosciuto, sfortunatamente, da lei molto bene.
''Ehy piccola.'' Le disse il biondino.
Non era lì perché gli andava, era lì per un motivo valido: non poteva permettersi di perderla. Tutti i principi erano venuti a conoscenza dello stupido piano di Cody e Stephan e di come il Re li volesse fermare a tutti i costi. La maggior parte lo faceva per il Re, mentre Niall lo faceva per lui, per quel sangue tanto buono e dolce che lo aveva rimbambito giorni fa.
Sì, Ronnie le piaceva. Le piacevano i suoi capelli, le piacevano i suoi occhi più chiari dei suoi, le piacevano le sue guance rosee e le piacevano quelle piccole mani.
Ronnie continuò a guardare il biondino con aria terrorizzata. Non lo aveva visto da quella sera in macchina. Aveva sperato che lui se ne fosse andato e che l'avesse lasciata stare, ma evidentemente non era così.
''C-cosa v-vuoi?'' Gli chiese in sussurro balbettando.
Il biondino sorrise malignamente e disse: ''Mi fai entrare?''
Ronnie sussultò. Non poteva farlo entrare... Poi sarebbe potuto entrare... sempre. Continuò a guardarlo negli occhi. Non si fidava per niente. Ingoiò il groppo in gola che le si era formato. Lasciò la maniglia della porta torturandosi le dita delle mani, indecisa.
A Niall quell'atteggiamento gli spezzò il cuore. Gli faceva male vederla indecisa, ma cosa si aspettava? Che lo facesse entrare a braccia aperte? Sicuramente no, ed ora ne aveva la conferma. Non voleva che lei fosse intimidita da lui...
'Ma hai fatto in modo che lo fosse.' Gli disse una voce nella sua testa.
Forse se toglieva quella faccia da duro, lei si sarebbe fidata? Pensato tutto ciò cacciò la sua faccia maligna e fece un sorriso rassicurante alla bionda, che rimase sorpresa.
''Vuoi che entro?'' Le chiese con un tono che colpì anche lui, non si era mai comportato con nessuno così, nemmeno con i suoi genitori.
Ronnie fissò quegli occhi. Sospirò. 'Sarà un enorme cavolta.' Pensò ma annuì e parlò. ''Sì, vieni entra.''
Niall sorrise dolcemente ed entrò. Si guardò intorno. Non era una brutta casa. Aveva delle scale di legno che portavano al piano superiore, di sicuro nelle stanze, e due archi ai fianchi che indicavano la cucina e il salone dall'altra parte. Non era molto decorata, ma forse era perché non avevano abbastanza soldi per permetterselo.
Ronnie fece segno a Niall di avviarsi in salone. Non si sentiva sicura e voleva a tutti i costi tornare indietro e non permettergli di entrare, ma ormai il danno era fatto. Si sedette difronte al biondino, tenendo le giuste distanze. Ancora ricordava tutto, ancora sentiva il corpo di lui sopra quello di lei, i denti dentro il suo collo...
I suoi pensieri furono interrotti da dei passi che scendevano le scale. Marissa saltellava, sentiva che stava per fare la cosa giusta. Aveva preso i fiori che aveva in stanza, quelli che a Allyson piacevano tanto, ancora si ricordava tutto.
Marissa era sdraiata sul suo letto. Si stava annoiando da morire: Ronnie era a lavorare mentre Allyson stava a casa della signora Bettany per pulire. Sbuffò girandosi a pancia sotto ma poi tornò a pancia su. Allyson entrò di corsa nella stanza, saltandole addosso.
''Sono arrivata prima, contenta?!'' Le urlò contro la bionda.
Marissa cominciò a ridere. Voleva bene alle sue sorelle, così simili di aspetto ma anche così diverse di carattere. Allyson era buona e gentile. Avrebbe sempre fatto di tutto per aiutarti e non si metteva mai al primo posto della sua lista.
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FanfictionIl mondo è governato dai vampiri. Le ragazze a 17 anni vengono scelte come schiave o come madri. Allyson comincerà la sua storia in questo modo. Dovrà scegliere se essere la schiava di qualche vampiro o diventare madre a 17 anni. Ma quando alla fi...