Capitolo 2.
-Il matrimonio.
Si trovava davanti quella porta da almeno dieci minuti. La vergogna le sovrastava la mente. Pensare di chiedere al suo amico d'infazia se pensava a sposarsi le dava alla testa. Prese un forte respiro e decise di bussare. Due colpi, due semplici colpi. Poco dopo si potevano sentire dei passi e la porta si aprì, mostrando una donna sulla quarantina, bassa e con i capelli chiari.
''Oh, Allyson. Cosa ci fai qui?'' Chiese la donna con un sorriso.
''Salve signora Payne. Sono qui per parlare con Liam, è presente?'' Chiese Allyson mostrandosi a modo.
La donna le sorrise e le aprì la porta per farla entrare. La casa era più grande rispetto alla loro. Il salone era lungo ed era arredato in modo adeguato. Dei divani erano posizionati in semicerchio attorno ad un tavolino.
Allyson seguì la donna che si andò a sedere su uno dei divani. La donna congiunse le mani e guardò meglio la ragazza, che non sapeva cosa pensare.
''Aspetta che ti vado a chiamare Liam.'' Le sorrise la donna.
La ragazza annuì e lasciò che la donna si avviasse alle camere. Allyson si guardò intorno e solo allora notò il televisore al plasma appeso al muro. Era da tanto che non ne vedeva uno, nella sua vecchia casa ne aveva e tanti. Un senso di nostalgia la invase ma fu fermata quando un ragazzo castano entrò nel salone.
Si sorrisero in contemporanea. Liam era davvero un bel ragazzo e Allyson non aveva paura di ammetterlo. Avevano trascorso tutta la loro infanzia insieme e mentre Liam si avvicinava Allyson ebbe un deja-vù. Si ricordò di quando lui le corse incontro e caddero a terra e lui cominciò a farle il solletico. In quell'attimo i due si erano scambiati un piccolo e innocuo bacio, che avrebbe portato però vari guai. Le ragazze non potevano baciare fino ai diciassette anni. Nascosero quel segreto, quasi fino a dimenticarsene.
Liam si sedette affianco a lei e le scostò un ciuffo biondo dal viso. I loro occhi entrarono in contatto. La ragazza si perse negli occhi caldi del ragazzo, mentre il ragazzo si perse nel color mare degli occhi della ragazza. Anche lui si ricordava di quel giorno, da allora non era più uscita dalla sua mente. Le sue labbra, le sue braccia, le sue gambe, la sua risata, il suo sorriso provocavano in lui diverse emozioni.
I due continuarono a guardarsi per un tempo che gli sembrò infinito. Era da tanto che non si vedevano ed entrambi potevano dire che erano cresciti meglio. Sembrava tanto la stessa situazione della favola: 'L'incantesimo del lago'. Quando i due, da grandi, si riconoscono e si innamorano. Anche se loro non si vedevano da molto sentivano le farfalle nello stomaco.
Allyson non riuscì a tenere lo sguardo e lo distolse. ''Cosa ti porta qui, Ally?'' Le chiese Liam.
Ally. Solo lui la chiamava così e ogni volta i brividi le prendevano tutto il corpo. Rivolse di nuovo lo sguardo verso quel bellissimo ragazzo. Non riusciva a spiegarsi la situazione. Ogni volta che incontrava quegli occhi un brivido le percorreva la schiena, le mani cominciavano a sudare e le guance andavano a fuoco.
Solo dopo si ricordò della sua visita. La richiesta. In questo momento si vergognava ancora di più per chiedere una cosa del genere ma doveva farlo. Mise su un sorriso e prese un forte respiro.
''Una visita.'' Sorrise. ''E per chiederti una cosa...'' Sussurrò e gli occhi del ragazzo si incuriosirono.
''Dimmi.'' Le rispose con il sorriso più bello che lei potesse mai vedere.
Distolse lo sguardo dal suo guardando avanti. -Stai tranquilla. Tanto glielo devi chiedere.- Pensò. Si guardò intorno alla ricerca di qualche risposta.
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Fiksi PenggemarIl mondo è governato dai vampiri. Le ragazze a 17 anni vengono scelte come schiave o come madri. Allyson comincerà la sua storia in questo modo. Dovrà scegliere se essere la schiava di qualche vampiro o diventare madre a 17 anni. Ma quando alla fi...