Capitolo 10

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Capitolo 10

-Finalmente sei mia.

Allyson chiuse di scatto gli occhi quando la luce entrò in contatto con quest'ultimi. Era stata esattamente quattordici giorni là dentro. Entravano solo per darle da mangiare e quella stanza puzzava, davvero. Allyson continuò ad avere gli occhi chiusi, non era abituata alla luce, non dopo due settimane al buio.

Una ragazza, da lei conosciuta, entrò nella stanza. Aurora si tappò subito il naso e corse verso Allyson. Le prese il gomito e uscì di corsa dalla stanza. Appena uscirono Aurora chiuse la stanza e stappò il naso.

''Mamma mia che puzza là dentro!'' Urlò.

Allyson abbassò lo sguardo. Era normale che una stanza del genere puzzasse. Dopo che ci passi due settimane intere senza uscire per il bagno. Aurora si ratristò, più o meno sapeva cosa la ragazza stesse passando. Le si avvicinò e le prese la mano.

''Vieni.'' Le sorrise.

Allyson annuì seguendo quella che forse poteva chiamare 'amica'. Aurora continuò a camminare per un bel po', senza girarsi. La figura di Allyson era raccapricciante. Era dimagrita di molto, forse troppo. I capelli avevano perso la loro lucidità ed erano stati rimpiazzati da un giallo chiaro, simile al bianco. Il vestito nero era orribile, di sicuro era da buttare.

Aurora camminava sicura e spedita ma rallentò quando sentì di dover trascinare la bionda. Questi erano gli effeti di stare al buio in una stanza e mangiare una volta al giorno. Aurora indietreggiò per poi circondare la vita dell'amica e aiutarla a camminare. Allyson riconobbe quasi subito quella strada, finalmente si sarebbe tolta quell'odoraccio di dosso.

Le due ragazze entrarono nelle docce. ''Ce la fai a farla da sola? O vuoi una mano?'' Le chiese.

Allyson la guardò negli occhi. ''N-no. Faccio io.'' Rispose in sussurro.

Aurora annuì ma si ricredette quando notò che la ragazza non si regeva nemmeno in piedi da sola. La riprese quando la notò quasi a terra.

''Ferma. Ti aiuto io.'' Le disse e Allyson si poggiò sulla sua spalla pronta a farsi aiutare.

Aurora portò l'amica sotto la cipolla della doccia. Allyson si resse con entrambe le mani contro il muro. Aurora fece il giro, arrivandole alle spalle. Le abbassò la cerniera e l'abito scese lungo il corpo di Allyson poco dopo. Aurora portò le mani sul gancetto del regiseno.

''Vuoi?'' Le chiese.

Non si vergognava a vedere una donna nuda, in fondo avevano un fisico molto simile, ma lo faceva per rispetto. Allyson non aprì bocca e si limitò ad annuire. Aurora le sganciò il reggiseno e lo buttò verso il vestito, lo stesso fece con le sue mutande.

Appena Allyson fu nuda, Aurora aprì l'acqua. L'acqua calda riscaldò subito la pelle della bionda che però non si muoveva. Aurora si allontanò un attimo e prese una spugna. La riempì di schiuma e la passò sul corpo della ragazza, che ancora era immobile. Allyson trattenne un singhiozzo, ma alzò le spalle e la mora se ne accorse.

Allyson si coprì il viso con le mani. Cominciò a piangere. Voleva tornare a casa, lei non voleva stare lì. Lei voleva tornare a casa dalle sue sorelle. Si sentiva tanto bambina in quel momento ma non gliene importava, voleva sfogarsi. Aurora lasciò la spugna ma continuò a lavarla.

Le lavò i capelli biondi aggiungendoci un po' di balsamo e le tolse i nodi. I capelli le arrivavano a metà schiena, avevano preso poco colore. Appena il tutto finì il corpo di Allyson fu coperto da un asciugamano.

Subito dopo Aurora rinchiuse Allyson tra le sue braccia. La bionda non la finiva di piangere. Aurora si sentiva una vera amica con lei, sentiva di doverla proteggere. Avranno avuto almeno tre anni di differenza ma Aurora si comportava con lei in modo materno ed Allyson ne era grata.

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