La vita segreta di Jessie Husk

Charlotte - Compleanno

Nei primi giorni di novembre arrivò il compleanno di Jessie, il mio compagno di banco. Con il passare dei giorni ci eravamo molto affezionati, e parlavamo spesso di tantissime cose.

Per il suo compleanno, la sua migliore amica, Amy, aveva organizzato una festa a sorpresa in un locale sul mare. D'autunno il mare è un po' triste, devo ammetterlo, ma, con tutte quelle persone lì riunite per festeggiare una persona così amata e ammirata da tutti, si respirava una dolce aria di festa.

-Sta arrivando, sta arrivando!- sussurravano tutti ad un certo punto.

Il ragazzo che vedevo sempre in compagnia di Jessie, mi sembra che si chiamasse Raphael, corse a spegnere le luci.

-Sssh- intimava qualcuno. -State in silenzio...

Intanto da fuori si sentivano delle voci. Riconobbi la sua.

-Amy, ma sei sicura che mia sorella venga a riprenderci qui?- lo sentivo dire.

-Sì certo, Lily era stata chiara: aveva detto di aspettarla dentro...

-In effetti fa un pochino freddo fuori, allora entriamo?

-Certo, su, apri la porta...

Si sente girare la maniglia, e poi i cardini che scricchiolano. Sento i suoi passi, poi si accendono le luci... -Sorpresa!- gridiamo tutti.

Lui sobbalza per un attimo, poi si rende conto di cosa sta succedendo e si mette a ridere.

-Ragazzi! Ma non dovevate...- inizia a dire.

-Buon compleanno!- lo interrompe Amy, porgendogli un pacchettino. -I regali degli altri sono tutti lì...

-Quanti regali!- esclama lui. -Ma siete proprio impazziti... la prossima volta vi devo legare prima che vi vengano in mente certe idee...

-Tutta colpa mia- dice Amy. -E di Raph, che ha scelto i regali...

-Uh Raphael...

Il ragazzo si avvicina a Jessie e gli dà un bacio sulla guancia. -Buon compleanno bellissimo!- gli dice.

Sono così gelosa di loro, che mi sento ribollire dalla rabbia. Come vorrei avere con Jessie lo stesso rapporto che ha con quello stronzetto.

-Avanti, apri tutti i regali!- gli intimano gli altri compagni di classe.

Mi avvicino a lui e gli copro gli occhi da dietro.

-Uhm vediamo... queste mani calde, morbide... devono essere assolutamente della persona che si è presa tutte le mie matite: Charlotte!

Mi ha riconosciuta, si volta e lo abbraccio. -Tanti auguri compagno di banco!- gli dico. E mentre lo abbraccio guardo Raph con il mio peggior sguardo da vipera.

-Allora, questi regali?- insistono gli altri, così lui si avvicina al tavolo e inizia a scartare i primi.

-Mm vediamo, di cosa si tratta... ma sono dei libri! E che libri! Tutto Dostoevskij, e tutto Tolkien... Siete fantastici ragazzi! Sono le cose più belle che io abbia mai ricevuto.

Quasi si commuove a vedere tutte quelle cose, e continua a scartare gli altri regali.

-Amy, metti un po' di musica!- dico alla migliore amica di Jessie.

-Subito!- mi risponde lei, tutta sorridente.

E tutti iniziano a ballare, lentamente. Vedo Jessie che si avvicina a Raph. -Mi concedi questo ballo?- gli chiede a bassa voce. E i due iniziano a danzare, come due angeli in mezzo a tutta l'altra gente. Non li perdo d'occhio un attimo. Come lo detesto quel ragazzo!, riceve tutte quelle attenzioni da lui. Dovrebbe rendersi conto di quanto sia fortunato.

Verso la fine della serata arriva anche Lily, la sorella di Jessie, a portare la torta.

-Allora, tu dovresti essere Charlotte, non è così?- mi chiede lei, sedendosi accanto a me.

Io le sorrido. -Sì, sì... sono proprio io.

Lei ride. -Ti ho riconosciuta per via del cappellino... Jess mi dice tante cose di voi, dice che ti impegni molto per la scuola. Sono contenta che abbia una compagna di banco come te...

Quasi arrossisco a tutti quei complimenti, ma colgo l'occasione per farle la fatidica domanda. -E di Raph non ti parla mai?- le chiedo con una punta di malizia.

-Raph?- mi chiede lei. -Ah già Raphael... no, non mi dice molto di lui, solo di qualche lezione di aikido.

"Uhm, frequentano aikido assieme quindi". Intanto sorrido tutta piena di me, di Raphael non ne ha mai parlato con sua sorella, invece di me sì... non potrei essere più soddisfatta. 

"Raph, questa l'ho vinta io" penso compiaciuta.