Amy - Falò

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I ragazzi del terzo avevano organizzato, verso la metà di marzo, un bel falò ai campetti. Avevano invitato anche tutti i ragazzi del quarto con cui erano molto amici. Si erano organizzati per fare la spesa, avevano montato l'impianto per la musica... insomma, era una festa molto ben organizzata.

Fra i ragazzi c'era anche Raph.

Jessie arrivò più tardi assieme ai ragazzi e alle ragazze che erano andati a fare la spesa. Portarono non so quanti vassoi di pizza, e tante, tante bottiglie di alcolici.

Avrei voluto tanto che Jessie si distraesse quella sera, per riprendere un po' in mano la sua vita ed andare avanti. Così, appena lo vedo, lascio le mie amiche e vado da lui.

-Ehi Jess!- gli dico.

-Ciao bella!- mi dice lui. E ci diamo un bacio sulla guancia, per salutarci. 

-Più tardi ti va di fare un giro?

-Certo- mi risponde lui.

Così torno dalle mie amiche, ma lo tengo sempre sott'occhio.

-...e sì, dicono proprio che sia gay, ma Raph...

-Sssh- sento che dicono, quando si accorgono che mi sto riavvicinando.

Vorrei far finta di niente, ma non mi va di essere falsa con le mie amiche. -Ragazze, continuate pure. Non è un problema se parlate del mio migliore amico, non preoccupatevi...

Prende la parola Mary Anne: -Beh, è solo che abbiamo sentito alcune cose dai ragazzi... dicono che abbia cercato di baciare Raph!

Di nuovo tutte ricominciano a confabulare, allora decido di andare a fare un giro. -Tu ne sai qualcosa?- mi chiede Mary Anne, mentre mi allontano, ma non mi va di rispondere, e faccio finta di non aver sentito.

Cerco Jessie con lo sguardo, poi lo vedo, con la sua maglietta ci colore azzurro chiaro: è vicino al fuoco.

-Allora, questa passeggiata?- gli dico, afferrandogli il braccio da dietro.

-Andiamo!- mi dice lui sorridente.

Camminiamo vicino agli alberi, e quasi arriviamo vicino al cimitero. -Ti diverti?- mi chiede lui.

-Per me è una festa come le altre- gli dico ridendo. Quanto gli voglio bene! Non mi piace vederlo così.

Mentre ci allontaniamo parliamo di un sacco di cose, lui mi racconta delle sue giornate: è davvero molto triste. Forse dovrebbe chiarire con Raph, ma non ci aveva già provato scrivendogli un messaggio? Evidentemente a lui non gli importava niente di Jessie, ma questo era meglio non dirglielo. Per lui ora era importante andare avanti.

Torniamo indietro al falò. -Se non ti dispiace resto con Frank e gli altri- mi dice. 

-Ma certo, vai!-gli rispondo, e raggiungo di nuovo le mie amiche. Ora parlano di nuovo delle solite cose banali. Intanto cerco di non perdere mai d'occhio Jessie.

Quando mi volto mezz'ora dopo lo vedo vicino alla console, con Frank e... Raph. Sta con una bottiglia di vodka in mano.

"No, no no!" penso. Questa non ci voleva proprio!

Ma ormai è troppo tardi. Vedo Jessie che accarezza i capelli di Raph, e lui che si volta a guardarlo minacciosamente. Frank si mette fra di loro, e lo vedo che dice qualcosa a Raph. Poi prende la bottiglia dalla mano di Jessie: è completamente vuota.

Poi tutto il disastro che è successo dopo si è svolto in pochi secondi...

La vita segreta di Jessie HuskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora