Mi sveglio alle tredici, niente scuola quel giorno, il giorno dopo il mio compleanno. La prima cosa che faccio è alzarmi subito dal letto per andare a fare colazione.
In sala da pranzo trovo mia sorella Lily. -Mamma e papà sono fuori un paio di giorni, per questioni di lavoro- mi riferisce. -Ah, va bene- le dico, prendendo il latte dal frigo. I biscotti al cacao, che amo, si trovano già sul tavolo.
-Tutto bene all'uni?- le chiedo. -A quando il prossimo esame?
-La settimana prossima- mi dice. -Esame di ottica e optometria...
-In bocca al lupo!- le auguro, e me ne torno in camera.
"Che giorno è oggi?" penso un po', e mi accorgo che è sabato.
Più tardi mi vesto, e mi metto le scarpe nuove, per uscire con i miei amici. Mi aspettano alla sala giochi. Arrivato lì resto per un po' a guardare loro che giocano, e gridano. Si divertono un mondo.
-Esco a fare una chiamata- dico. E chiamo lui, Raph.
Non mi risponde... Chissà cosa starà facendo. Mi perdo un attimo nei miei pensieri e non mi accorgo che mi ha appena richiamato. Subito cerco il contatto in rubrica e lo chiamo di nuovo. Stavolta risponde.
"Ehi"
"Ehi!"
"Dove sei tu?"
"Alla sala giochi... ti va di fare un giro assieme?"
"Si, prima che raggiungo i miei compagni"
"Ok, dove vi trovate?"
"Al parco"
"Allora vengo lì, ciao"
Riattacco il telefono e raggiungo a passo veloce il parco. Non appena oltrepasso il cancello rallento. Lo intravedo già con i suoi compagni, seduti accanto a delle panchine di pietra. Sto per voltarmi, quando lui mi chiama.
-Jè, sto qua!
Allora mi avvio verso di loro, e li raggiungo.
-Guarda cosa abbiamo trovato!- mi dice. Si tratta di un video che stava già facendo vedere a tutti i suoi compagni, ovvero niente meno che una mia vecchia intervista, che mi aveva fatto l'associazione studentesca del liceo alcuni anni prima.
-Oh, ma andiamo! Dove l'avete trovato?- gli chiedo.
-Facebook- mi risponde un suo amico, senza dirmi niente di un po' più preciso.
-Va bene- rispondo. Poi vedo che lui è intendo a stare con i suoi amici, così saluto e vado via.
Non devo essere egoista. Lui preferisce stare con loro, lo so, e non è assolutamente un problema, abbiamo tanto tempo per stare assieme io e lui.
Ritrovo i miei compagni e più tardi ci dirigiamo al pub, a prendere una birra e un pezzo di pizza. Lì troviamo anche Raph e i suoi compagni.
-Jessie!- mi saluta, non appena mi vede, correndo a stringermi la mano. -Vuoi un sorso di birra?- gli chiedo.
-Preferisco un morso alla pizza- dice. E così gliela passo.
Trascorriamo buona parte della serata al pub, a parlare fra di noi. -Vieni di là- mi dice ad un certo punto, e ce ne andiamo nella sala adiacente dove ci sono altre persone.
-Voglio parlarti di una cosa- mi dice. Già so di cosa si tratta. In quella sala c'è, seduta ad uno dei tavoli, una ragazza, in compagnia delle sue amiche. Avevo sentito dai suoi amici che molto probabilmente c'era qualcosa fra di loro. In quel momento però sento una voce conosciuta chiamarmi alle spalle.
-Jessie!- esclama.
-Uh, Charlotte...- le dico, riconoscendola. Mi alzo e parliamo per un po'. Poi mi risiedo, accanto a Raph. -Allora, di cosa volevi parlarmi?- gli chiedo.
-Ah, nulla- mi dice lui. -Ormai è andata...
-Avanti cosa volevi dirmi!?- gli chiedo di nuovo, ma capisco che qualcosa è andato storto con quella ragazza.
-Lascia stare- mi dice -non volevo dirti niente.
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La vita segreta di Jessie Husk
Teen FictionIniziato il 25 giugno 2016 Finito il 13 luglio 2016 Questo libro che voglio presentarvi è strettamente autobiografico. Brevemente tratta di un periodo della vita del protagonista, gli ultimi quattro anni del liceo, che lui trascorre in c...