Lily - Partenza

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Torno a casa dalla festa di mio fratello Jessie, e ritrovo i miei genitori ad aspettarmi in sala da pranzo. Non lo fanno mai, almeno non a quell'ora, da un bel po' ormai. L'ultima volta che avevamo parlato soli io e loro in una situazione del genere fu quando mi ubriacai come una spugna al compleanno del mio ex-ragazzo.

-Mamma, papà...- dico non appena entro in casa.

-Vieni Lily, accomodati- mi dice papà.

Mi siedo di fronte a loro.

Ora sono una brava ragazza, ho messo la testa a posto. Non riesco a capire cosa vogliano da me. All'ultimo esame di Analisi ho preso un bel 28, il voto più sudato di tutta la mia carriera da studentessa.

Alla festa di Jessie mi sembra che sia andato tutto a posto, non riesco proprio a capire cosa vogliano da me.

-Allora, cosa c'è?- gli chiedo.

-Tuo fratello Jessie?- mi chiede la mamma, apprensiva come sempre.

-Resta a dormire da Amy, mi ha detto...

-Amy? Non dovrebbe restare a casa di una ragazza, alla sua età- dice la mamma, indignata.

-Alla sua età?- interviene papà. -Ma se ha appena compiuto diciassette anni...

-Appunto- dico io. -Alla sua età uscivo sempre con molti ragazzi, e qualcuno lo invitavo anche a casa.

-Lily!- esclama la mamma. -Basta, è una storia chiusa!

Intanto papà ha riempito tre tazze di cioccolata calda. Ma cosa gli è preso? Ora fa anche da cameriere! I miei genitori sembrano proprio fuori di testa.

-Volete parlarmi di qualcosa? O eravate solo in pensiero per Jess?

La mamma si sistema sulla sedia. -In effetti ci sarebbe una questione della quale dovremmo parlare- dice. -E senza di Jessie, lui non deve sapere niente. Hai capito Lily?

Le faccio un cenno con la testa.

-Ho bisogno che tu me lo dica, Lily. Tuo fratello non deve saperlo, almeno finché non te lo diremo noi.

-Va bene, ma adesso ditemi di cosa volete parlarmi... sto perdendo la pazienza.

Mi accorgo di essere visibilmente impaziente, ma non riesco proprio a capire cosa stiano cercando di dirmi.

-E va bene- dice papà. -Ascolta, io e tua madre... aspettiamo un bambino!

-Un bambino? Ma è una notizia bellissima- esclamo. E mi alzo ad abbracciarli.

-Ho capito- dico. -Ho capito tutto, non preoccupatevi!

-Non è per qualcosa- dice papà. -Noi non vorremmo che Jessie lo sapesse solo perché non vorremmo dargli false speranze, come l'ultima volta...

-Non succederà anche stavolta- dico io, risoluta. -Stavolta non perderai il bambino, mamma- le assicuro, accarezzandole i capelli.

-Siamo tutti vicini a te, amore!- le dice papà.

-C'è un'altra cosa che vorremmo dirti- dice papà. -Io e la mamma andremo da un ginecologo, a Napoli. Si tratta davvero di una persona che sa il fatto suo. Resteremo lì per due giorni, e tu... tu resterai qui con Jessie...

-Va bene- dico loro. -Non preoccupatevi, per me sarete in viaggio di lavoro per presentare chissà quali nuovi farmaci!- esclamo sorridente.

I miei ricambiano il mio sorriso. -Sei sempre la nostra prima figlia- mi dice papà -e anche se in passato ce ne hai fatte passare di tutti i colori, non ti abbandoneremo mai.

-Ti voglio bene!- mi dice la mamma, abbracciandomi.

-Anche io!- le dico. -Ora però vado a dormire, sono davvero stanchissima!

Guardo l'orologio in camera mia: sono già le due di notte, ma Jessie è fuori, quindi non ho di che preoccuparmi.

La vita segreta di Jessie HuskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora