Jessie - Che bellissima idea

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La cosa che mi piaceva più di tutte era rendere felici le persone. O almeno all'inizio era così. Poi da quando avevo conosciuto Raph, quella mattina per caso a scuola, e poi ci eravamo ritrovati in autobus, per tutte le mattine successive; avevo capito che per me c'erano alcune persone più importanti di altre.

La vita a casa era sempre tranquilla, con mia sorella all'università, a studiare Fisica Teorica, quella matta!, e i miei genitori sempre a lavoro. Papà e mamma lavoravano assieme in un laboratorio di chimica, e quel Natale sarebbero andati a presentare alcuni nuovi farmaci in altri centri di ricerca su al nord, così sarei rimasto a casa da solo per tutto il tempo... oppure no. Avrei potuto chiamare i miei amici per passare una bella serata, magari a casa mia, così non avrei avuto problemi a spostarmi. Poi però avevo pensato a Raphael.

Da dopo quella volta al cinema non avevamo passato più molto tempo insieme, così ebbi una bella idea, anzi... ebbi "la bellissima idea", la migliore che mi potesse venire in mente, di fargli una sorpresa.


Ce ne stiamo sul treno quando ormai è notte fonda. Lui si è addormentato sulla mia spalla. Si è fidato di me, e invece io l'avevo portato nel bel mezzo della notte in una delle città più caotiche del mondo: Roma.

Il treno entra sbuffando alla stazione di Roma Termini, rallentando sempre di più. Ed è stato in quel momento, proprio in quell'istante in cui l'ho guardato, che ho capito tutto.

Mi ero innamorato, e questo l'avevo capito, anche se non volevo ammetterlo a me stesso. Ma in quel momento avevo capito che non era solo amore ciò che provavo per lui, era molto di più. Raphael... il suo nome mi risuona come una dolce nota nella testa. Guardo il suo visino dolce sulla mia spalla, poi vedo la sua mano sulla mia gamba. Gliela prendo, intrecciando le nostre dita. Lui è così bello, lì mentre dorme; è la cosa più bella che mi sia mai successa. -Raphael...- gli dico. -Siamo arrivati.

Lui allora apre gli occhi. Quei profondi occhi marroni con quella luce inconfondibile. Ed è mentre ci guardiamo negli occhi che capisco che il mio cuore si è perso del tutto. Si è perso affondando completamente in quegli occhi, in quel sorriso.

Lo ammetto a me stesso. -Raphael...- gli dico. Lui si volta di nuovo a guardarmi.

"Ora lo so... che sono profondamente innamorato di te" vorrei dirgli. -Siamo arrivati- gli ripeto.

-Ho capito- mi dice. "Magari avessi capito... quanto vorrei che tu capissi" penso.

Ma se avesse saputo quanto ero innamorato, probabilmente non avrebbe capito. "Ti amo con tutto il cuore, Raphael" ...sarebbe bastato digli questo, soltanto questo.

Le nostre mani sono ancora intrecciate. Le sciolgo, facendo finta di nulla.

-Ma dove mi hai portato?- mi chiede.

-A Roma- gli dico.

La vita segreta di Jessie HuskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora