Amy, Jessie - Fiducia tradita

103 5 0
                                    

Amy

Avevo letto il messaggio di Jessie dove mi raccontava tutto ciò che era successo. Cavolo! Non potevo neanche immaginare come si potesse sentire. Istintivamente esco di casa e raggiungo la scuola di corsa.

Lui è già arrivato, lo vedo che sale le scale da solo, per andare in classe. -Ehi Jess, come va la vita?- gli chiedono le ragazze del secondo. "Stupide bamboccie!" penso, e lo raggiungo su per le scale. -Jessie, va tutto bene?

-Oh, Amy- esclama lui. -Si certo! Va tutto bene, è tutto come prima.

-Ne sei sicuro?

-Sì, certo. Non preoccuparti, buona lezione!- esclama, e sparisce dentro la sua classe. Continuo a salire le scale e raggiungo la mia classe, la III L. Passo davanti alla III A, la classe di Raph, ma sembra che sia tutto a posto, come in una giornata normale, uguale a tutte le altre.


Jessie


Finalmente arriva la ricreazione. Esco dalla mia classe e lo guardo scendere le scale, come avevo fatto tante altre volte. Lui scende, arriva al mio piano... e mi volta lo sguardo. Non mi vede neppure, fa finta che non esisto.

In quel momento sento come un grande vuoto al posto del cuore, e capisco che non c'è niente che possa consolarmi... oppure no. "Va tutto bene, è tutto a posto" mi aveva detto. Dunque non ho di che preoccuparmi, si sarà trattato solo di un caso.

Speravo che fosse così, ma la stessa scena si ripete ogni giorno, in ogni posto del liceo in cui ci incontriamo. Io per lui non esisto più, mi ha cancellato dalla sua vita, ed è solo colpa mia. Sono io che ho sbagliato, sono io lo stupido, e non c'è assolutamente niente che io possa fare per rimediare, per tornare indietro, per cancellare il passato. Ormai ciò che è successo mi ha segnato, e non c'è nessuno che possa consolarmi.

Quando torno a casa non ho più molta fame, non ho voglia di andare alle lezioni di aikido, non ho voglia di studiare, né di leggere, né di scrivere. Avevo tante cose in programma per quell'anno scolastico, ma sono costretto a cancellare tutti i miei piani.

Non voglio più vederlo, o no? Non lo so neanche io.

La sua presenza mi rallegra, perché ne sono ancora profondamente innamorato, ma allo stesso tempo mi rattrista del tutto, perché mi perdo nei ricordi, e non posso fare a meno di sentirmi male. Mi sento uno schifo, un miserabile bugiardo. Ho tradito la sua fiducia, ho tradito la nostra amicizia, ho sbagliato ogni cosa fin dall'inizio.

E la cosa peggiore di tutte era che mi fossi illuso che ci potesse essere una speranza. Ma cosa mi aspettavo, che ricambiasse il mio bacio?

Passa quasi un mese, quando decido finalmente di riscrivergli un messaggio.

"Ciao", semplicemente.

Iniziamo a parlare, e ci facciamo le solite banali domande che si farebbero due volgari conoscenti: come stai, cosa fai...

"Mi dispiace davvero per tutto ciò che eravamo" gli scrivo.

"Diamine, ma pensa alla figa lol". Questa è la sua risposta.

La vita segreta di Jessie HuskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora