Raph - Una vita a posto

66 6 2
                                    

Jessie è una persona fantastica.

Dopo tutto ciò che è successo fra di noi lui è riuscito a perdonarmi. Ora devo fare molta attenzione a non ferirlo di nuovo.

Mentre me ne vado via da casa sua penso a tutto quello che ha fatto per me, anche quando io non gli ho mai chiesto nulla. Lui è sempre stato pronto a capre di cosa avessi bisogno, e per me lui quindi era davvero una persona importante.

Jessie ora aveva una vita a posto. Si sarebbe impegnato molto per l'esame di fine liceo, e sicuramente sarebbe uscito con voti brillanti.

Mi rendevo conto che però avesse bisogno ancora di una cosa: il mio appoggio. Non avrei dovuto abbandonarlo, ma stargli sempre vicino.

Certamente avrei avuto anche le mie ultime giornate al mare, e poi avrei trascorso i pomeriggio con i miei amici. Forse non ci saremmo visti più come una volta, a scuola, a lezione di aikido o in giro per la città, ma sicuramente ci saremmo sempre sentiti.

Mentre camminavo sul vialetto di casa sua, una delle tante mattine in cui ero andato a trovarlo, era proprio a tutto questo che stavo pensando. Mi avvicino alla bicicletta e vi salto su. Poi mi avvio lungo la strada, ma prima mi volto a salutarlo. Lui è lì alla sua finestra che mi sta guardando, e agita la mano per salutarmi. Io alzo la mano per rispondergli al saluto, e poi mi avvio pedalando lungo la strada.

Si vede che è davvero cambiato lui, è davvero pronto a iniziare di nuovo la sua vita.

Mentre pedalo fra le strade della città, per la prima volta penso al futuro. Non mi era mai capitato di farlo, perché sono stato sempre quel tipo di persona che non programma neppure la settimana. Se solo pensavo a Jessie che non solo aveva programmato la settimana, ma l'intero anno! Lui aveva programmato la sua vita, per non avere sorprese o altri sentimenti che potessero ferirlo e farlo cadere di nuovo.

Ammetto che sarebbe bello vivere una vita dove ogni cosa è programmata, dove non c'è assolutamente nulla che può rovinare i nostri piani, ma quello sarebbe davvero vivere a pieno? Una vita senza sorprese, e soprattutto senza sentimenti... perché quando sappiamo già come andrà a finire qualcosa proviamo quei sentimenti nel momento in cui iniziamo ad esserne consapevoli, e non quando ciò accade realmente.

Pensando al futuro di Jessie mi ero ritrovato a pensare anche al mio di futuro.

Mentre pedalavo vedevo il suo volto davanti a me. Avrei dovuto raccontargli molto di più della mia vita, della mia vita segreta. Lui per me ormai non aveva più segreti, sapevo ogni cosa di lui, ogni cosa per davvero.

Arrivo all'incrocio davanti a me: il semaforo è rosso, ma diventa subito verde. Le auto davanti a me partono, e io le seguo.

Mentre attraverso sento un rumore assordante alla mia sinistra. Poi non vedo né sento più nulla. Davanti ai miei occhi ho solo l'immagine di Jessie, e mi chiedo come possa farcela senza di me.

La vita segreta di Jessie HuskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora