11. Notizia sconvolgente.

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[Quante di voi mi vorrebbero un seguito di questa storia? Ovviamente parlerà del loro figlio o figlia che avranno. E poi si metteranno o no insieme?]

Niall, dopo aver sbattuto la porta del suo studio, si diresse verso l'ascensore.

Appena le porte si aprirono lui spinse il tasto dell'ultimo piano.

Voleva stare da solo e la terrazza sarebbe stato un'ottimo posto dove pensare a tutto. Sopratutto ad Emma.

Si ritrovò cinque minuti dopo, su una sedia sul terrazzo e il suo sguardo che si spostava da terra al panorama che aveva davanti a se.

Appena Louis aveva annunciato che Emma era partita per l'Italia, il cuore del ragazzo si era frantumato in pezzi. Ma alla fine, era lui che l'aveva trattata male e fatto credere che si era fidanzato.

La verità era che lui la voleva far soffrire tanto quanto stava soffrendo a causa sua.

Non riusciva a non pensare e immaginare il bacio tra i due. Le loro labbra che si sfioravano, le loro lingue che si intrecciavano.

Louis aveva assaporato la bocca di Emma che Niall definiva sua.

Rabbrividì all'improvviso e una mano sulla spalla lo fece sussultare.

"Niall." La ragazza mora, si sedette sulla sedia accanto a lui, guardando anche lei il panorama bellissimo di Londra.

Ormai erano le sette di sera e il sole stava calando su Londra, il cielo stava diventando blu e per fortuna nessuna nuvola poteva nascondere le stelle, quella notte.

"Sum, vorrei stare solo." Sussurrò il ragazzo. La voce roca, si toccò la guancia, era umida.
Cavolo stava piangendo e non se ne era reso neanche conto.

"Non ti lascio solo, sei il mio migliore amico."

"Come hai fatto a trovarmi?" Chiese il biondo, girando la testa verso di lei.

"Un ragazzo ha detto che ti ha visto prendere l'ascensore. Poi sono andata ad intuito. -sorrise, un sorriso rassicurante. - allora, su cosa devi riflettere?"

"Su Emma e su come mi fa male il petto a saperla lontana da qui, da me." Ammise infine, passandosi una mano sui capelli, nervoso.

"Non ha detto che non ritorna, si è presa una piccola pausa. Tu sei andato dalla tua famiglia in Irlanda e lei è andata in Italia."

"Il fatto è che...per quanto possa far male questa lontananza, non voglio che ritorni. Se devo dimenticarla, se devo rifarmi una vita non posso averla vicino." Ammise ancora. Stava tirando tutto fuori, tutto quello che pensava lo stava dicendo a Summer.

"Vuoi davvero dimenticarla Niall? Sei davvero sicuro di questo?" Chiese la ragazza, ormai era in piedi e lo stesso fece lui, appoggiando i gomiti sulla ringhiera di ferro.

"Vuoi la verità? No, non ne sono sicuro, ma devo almeno provarci e lei mi ha reso tutto più facile."

"Sai cosa penso invece, che non si può cancellare una persona dalla mente se è incisa nel cuore, Niall." Sussurrò la ragazza, mettendogli una mano sulla spalla.

"Una parte di me, il mio cuore, mi dice che devo perdonarla, che dopo tutto non è stata totalmente colpa sua, che si è pentita. Il mio cuore dice di prendere un'aereo, subito e di andarla a riprendere e baciarla e farci l'amore ed essere finalmente felici insieme una volta per tutte ma...la mia mente mi dice che dovrei dimenticarla, dovrei lasciarmela alle spalle e farmi una nuova vita con una ragazza che mi ami davvero perché lei ha avuto il coraggio di baciare un altro ragazzo che oltre tutto era il mio migliore amico."

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora