20. Felicità.

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[ Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa storia, sono stremata e sono solo al secondo giorno di scuola 😱😱

Domanda: A quanti concerti siete state?]

Niall bussò alla porta della camera di Louis e quando sentì la ragazza sussurrare un "avanti", aprì lentamente la porta.

Una Emma con le occhiaie e troppo stanca per tenere gli occhi aperti le si parò davanti e lui non poté far a meno di sentirsi in colpa per quanto male le stava causando in quel periodo, in quei mesi.

Lei appena girò la testa verso la porta, sgranò gli occhi alla vista del biondo ma non si alzò per cacciarlo via, non gli urlò contro per rinfacciargli il male che le aveva fatto rifiutandola, lo guardò e basta, non aveva le forze per fare niente.

"Ciao." Fu tutto quello che il ragazzo riuscì a dire, era molto sorpreso che lei non avesse iniziato ad urlare ma era meglio così. Decisamente meglio.

Lei fece una piccola smorfia, tirando le labbra all'insù.

"Niall non sto nelle condizioni di...di litigare con te, non lo sopporterei." Sussurrò, spostando lo sguardo sulle sue mani. Guardarlo le faceva male, troppo male e non aveva voglia di piangere.

"Guardami Emma, parlami. Cosa c'è?"

"Non posso confidarmi con te, non posso parlare. Perché se ti dicessi che il mio cuore in questo momento mi fa talmente male che avrei voglia di strapparmelo dal petto con le mie stesse mani, cadrei a pezzi e non voglio farlo, non davanti a te." Niall chiuse gli occhi a quelle parole.

"Non sono venuto qui per litigare, Emma. Sono venuto qua per parlarti perché questa notte, questa mattina, ho detto cose che non penso."

"Questa mattina sei stato molto chiaro, tranquillo starò lontana da te." Niall sospirò e prendendo una sedia e avvicinandola al letto, si mise seduto, prendendole la mano e stringendola leggermente. Aveva lo sguardo basso ed Emma lo guardava.

"Non voglio che tu stia lontana da me." Emma sgranò gli occhi a quella parole. Cosa voleva dire? La stava prendendo in giro?

"Niall che cosa vuoi da me? Un giorno mi dici che non mi vuoi, ci baciamo e dici che ti devo dimenticare e poi vieni qui e dici tutto il contrario."

"Cosa voglio? Te. Ho capito che non voglio altre labbra, altri occhi, non voglio altre mani, non voglio niente che non sia tuo." I loro sguardi si incontrano e il biondo vide una strana luce negli occhi della ragazza. Speranza forse?

"Cosa ti ha fatto cambiare idea?"

"Il mio amore per te. Perché ho capito che amore non è dirsi addio. È litigare, odiarsi, allontanarsi. Desiderare di scappare, restare, lasciarsi, tornare. Amare è avere paura, piangere e soffrire ma non riuscire mai a dirsi addio, nonostante tutto. Amore è provarci sempre, levare i cocci rotti, medicarsi, guarirsi e aver la voglia di amarsi con più forza, con più amore. L'amore chiede amore, non lascia. Quindi io resto con te, per te e voglio che tu mi dia la possibilità di rimediare."

" Non puoi capire quanto sono stata male. Questi mesi, ogni notte, ogni singola notte, chiudevo gli occhi e sul letto immaginavo come sarebbe stato se tu fossi stato li vicino a me, a coccolarmi, a baciarmi con dolcezza e amore, ad accarezzarmi e farmi venire i brividi lungo tutta la spina dorsale. Mi sei mancato, tu, i tuoi baci, la tua dolcezza nei miei confronti. So che sono stata io a rovinare tutto, ma io amo te. Ho sempre amato te. Ho scelto te, ti ho scelto un'anno fa perché ero sicura al cento per cento, del mio amore per te e lo sono anche adesso."

"Io ti amo, Emma. Non siamo perfetti e siamo sempre stati un disastro ma adesso non ti lascerò andare, mai più. Questa è una promessa che manterrò fino alla morte."

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora