12. Gelosia, rabbia e dolore.

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Il giorno dopo, Emma si svegliò di soprassalto verso le otto di mattina. Non aveva dormito molto durante la notte e il suo cuore batteva più del dovuto.

Non poteva credere alle cose che aveva detto Andy. Come era possibile che Josh avesse fatto una cosa del genere? E per qualche assurdo motivo non le aveva detto niente?

Ma non sarebbe stata con le mani in mano. Gli avrebbe parlato, anzi urlato tutto quello che provava verso di lui.

Cosa provava? Rabbia. Tanta rabbia.

Josh era sua amico. Come aveva potuto nasconderle una cosa così importante? Si alzò molto lentamente, sentiva la testa scoppiare e gli occhi stanchi.

La notte prima aveva pianto. Pianto troppo per i suoi gusti.

Quando stava male lei di solito chiamava Niall, che la consolava con la sua voce e, se stavano insieme, con i suoi baci. Quella volta non poteva farlo.

Quindi prese il cellulare e andò sulla rubrica aprendo il contatto di Louis.

Era sicura che il suo migliore amico l'avrebbe ascoltata piangere e sfogarsi e l'avrebbe rassicurata in un modo che pochi sapevano fare.

Voleva ritrovare la tranquillità, anche perché era andata in Italia proprio per stare più tranquilla e serena con se stessa.

Il moro infatti, era sveglio. Stava nello studio con gli altri ragazzi a lavorare su nuove canzoni che ancora non convincevano del tutto ne loro ne i manager.

Appena il telefono squillò, Louis per abitudine ripose mettendo il viva voce, mentre scriveva qualcosa su un foglio bianco. Non aveva neanche visto chi era.

"Louis..." Una voce roca e sottile fece alzare lo sguardo di tutti, che erano concentrati un'attimo prima su quello che stavano facendo. Sopratutto Niall, guardava il ragazzo con intensità e guardava anche il telefono sul tavolo, mordendosi il labbro.

Perché l'aveva chiamato? E perché così presto? Era sicuro che quei due si erano messi insieme anche se la verità era tutt'altro.

"Emma? Che ci fai sveglia a quest'ora? Sono appena le otto." Sussurrò diventando improvvisamente in imbarazzo davanti allo sguardo dei ragazzi, posato su di lui.

"Io...ho bisogno di parlare con qualcuno. È successa una cosa, ieri. Di solito parlo con Niall ma..."

Il biondo perse qualche battito al suono di quelle parole. Era vero, fin dall'inizio lui era sempre stato colui che l'ascoltava e la rassicurava nei suoi momenti più difficili.

"Dimmi tutto, piccola." La voce del ragazzo doveva essere sicura e decisa per darle sicurezza e incoraggiamento nel parlare.

"Ti ricordi di Andy, l'ex di Lucas? - luì ripose un flebile "si"  - Mi ha confessato una cosa ieri sera, quando siamo usciti insieme." La ragazza, che stava dall'altra parte del telefono si morse il labbro con forza, cercando di trattenere le lacrime.

"Non piangere! Odio sentirti piangere." Sospirò, mentre dall'altra parte del telefono si sentì un singhiozzo, che la ragazza cercò di nascondere inutilmente.

"So chi ha causato l'incidente di Lucas."

La voce di Emma era così ferita e dolorosa mentre pronunciava quella frase che Niall fece fatica a restare lì, fermo, ad ascoltarla piangere quando lui non poteva essere lì da lei.

No, non state più insieme, Niall. Per l'amore di dio, devi avere un po' di rispetto per te stesso. Devi dimenticarla! 

Tutti sgranarono gli occhi a quella affermazione e un silenzio si fece spazio nella stanza, ma c'era silenzio anche tra Louis ed Emma.

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora