22. Piccole sorprese.

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[ Questa foto è la mia morte. AIUTO.]

Per Carol:
Cara Carol, tua figlia Abby è stata davvero dolce scrivendo quella lettera a Niall. Volevo avvisarti che il mio ragazzo l'ha letta e si è commosso.
Volevo dirti che avevo in mente di far incontrare Niall ad Abby, ne sarebbe felice.

Emma, la sera stessa, dopo appunto aver letto la lettera, aveva mandato un messaggio a Carol, per proporgli un'incontro con Niall.
Lei voleva assolutamente che quella ragazza incontrasse il suo idolo.

Le voleva fare una piccola sorpresa e sperava che la madre di Abby, fosse d'accordo con lei.

Durante tutta la sera non ricevette nessun messaggio, solo la mattina dopo, appena Emma controllò il suo telefono, vide un messaggio da Carol.

Da Carol:
Ciao Emma! Sono felice che la lettera sia arrivata nelle mani di Niall!
E ti ringrazio per questa tua disponibilità nel far vedere a mia figlia il suo idolo. Cosa avevi in mente?

A Carol:
Di niente, sono felice di aiutarvi. Volevo fare una specie di sorpresa a tua figlia. Oggi, Niall sarà in studio, noi ci incontreremo al parco, anche con tua figlia, la benderemo e la porteremo in studio, dove incontrerà Niall.

Da Carol:
Sembra un'idea fantastica! A che ora ci vediamo al parco?

A Carol:
Per le quattro e mezza sarebbe perfetto. In studio ci saranno anche gli altri ragazzi 😉
A dopo Xx

Detto questo, Emma posò il telefono sul comodino e si mise seduta con la schiena contro lo schienale del letto.

Guardò il ragazzo accanto a lei, dormire dolcemente, con la bocca socchiusa, i capelli tutti scompigliati e il viso rilassato. Sorrise a quella vista così tenera e non poté fare a meno di accarezzargli dolcemente una guancia.

Continuò così per minuti interminabili, fino a quando una fitta al ventre non la fece stoppare di botto e gemere dal dolore.

Fece dei profondi respiri, cercando di non svegliare Niall, ma un dolore ancora più forte la fece gemete fortemente dal dolore e fu allora che il biondo aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu la faccia sofferente della sua ragazza.

Alzò il busto di scatto e si mise in ginocchio sul letto, difronte a lei.

"Cosa c'è? Amore?" Mormorò in preda alla preoccupazione.

"Il bambino sta...ahi - fece una risata- sta scalciando." Sorrise la ragazza, con gli occhi lucidi e prese la mano del ragazzo, portandola sul ventre, dove il piccolo piedino del bambino, spingeva sulla pancia di Emma.

Il biondo si commosse e guardò Emma con felicità, una felicità che non aveva mai provato prima, una gioia fantastica.

"Piccolo...ehi...mi senti? Sono tua papà. - Niall cominciò a parlare piano, abbassandosi sulla pancia della ragazza- perché non ti calmi un pochino? Stai facendo male alla mamma." Continuò a sussurrare dolcemente, accarezzando la pancia.

"Si sta calmando." Mormorò sorpresa e lui sorrise, un sorriso a trentadue denti.

"Buongiorno piccola." Subito dopo che il piccolo si calmò, Niall prese con le mani il viso della ragazza e le diede un dolce bacio.

Appena il bacio finì, Emma arrossì e fece un sorriso.

"Giorno amore." Sussurrò debolmente e lo abbracciò forte.

Dopo qualche minuto sentì il campanello suonare e la ragazza corrugò la fronte, non aspettavano nessuno.

Controvoglia, si alzò lentamente, sistemandosi con una coda veloce i capelli e sistemandosi la maglietta e i pantaloni per poi mettersi una giacca di lana nera, per non prendere freddo.

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora