19. Chiarimenti.

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[ Una domanda per voi, vi ricordate la prima volta che Niall e Emma si sono baciati? Rispondete qui se ve lo ricordate.]

23 Marzo.

Niall si era addormentato con le lacrime agli occhi, pochi secondi dopo che Emma uscisse dalla porta della sua camera.

Ma non dormì di certo tranquillo, per ogni rumore o suono che veniva dalla strada sobbalzava o si rigirava da una parte all'altra del letto per cercare una comoda posizione.

Aprì gli occhi a causa della luce del sole che entrava dalla finestra aperta. Stropicciandosi gli occhi, ancora assonato, guardò la sveglia, erano le dieci e mezza del mattino. Troppo presto per un ragazzo che si è addormentato alle quattro e mezza e troppo tardi per uno che doveva andare a lavorare.

Avrebbe avvisato più tardi che non sarebbe andato perché non si era sentito bene durante la notte.

Decise però comunque di alzarsi e andare in bagno a farsi una doccia.
Sotto l'acqua iniziò a pensare a quello che aveva fatto la sera precedente, quel bacio. Lo sguardo ferito della ragazza lo perseguitava. L'acqua troppo calda bagnava il suo corpo ma a lui non gli importava, pensava ad Emma e al fatto che l'aveva respinta.

Solo dopo mezz'ora, quando l'acqua da calda, diventò fredda, uscì dalla vasca da bagno e si mise un asciugamano intorno alla vita.

Perché aveva respinto Emma? Aveva paura, quella fottuta paura che lei l'avrebbe tradito di nuovo.

Si sentiva uno stupido, sapeva che lei non avrebbe commesso lo stesso errore e che lo amava ancora come se fossero gli inizi.

E poi, quell'immagine di lei e Louis nella testa non volevano lasciarlo stare, lo perseguitavano. Sapeva che tutto sarebbe migliorato se avrebbe parlato con Louis.

E lo avrebbe fatto, oggi. Forse lo avrebbe anche perdonato. Come negarlo a se stesso, gli mancava e anche tanto.

Uscì dalla camera con un jeans e una maglietta nera addosso e ancora con i capelli bagnati. Era raro che se li asciugava con il phon.

Vide la camera di Emma spalancata e guardò all'interno, ma la ragazza non c'era. Scese le scale di corsa e della ragazza neanche l'ombra. Controllò tutte le stanze, la cucina, il bagno e un senso di preoccupazione lo invase.

"Emma?" Urlò così forte che la sua voce rimbombò per tutta la casa. Se n'era andata ed era sicuro che se n'era andato quella notte, dopo il suo rifiuto.

Senza pensarci due volte, uscì di casa, prendendo il telefono e le chiavi della macchina.

Doveva trovarla ad ogni costo.

>>>>

Emma stava abbracciata a Louis, con la testa appoggiata sul suo petto nudo.

Aveva pianto tutta la notte, gli aveva raccontato tutto quello che era successo con Niall. Aveva raccontato al ragazzo il bacio che si erano dati quella notte, quel bacio che aveva desiderato da tempo.

Subito dopo che la bionda chiamò Louis al telefono, lo raggiunse a casa e appena lui aprì la porta si buttò tra le sue braccia, in un abbraccio confortante, che trasmetteva coraggio.

Louis si sentiva male per lei. L'amava così tanto che avrebbe preso tutto il suo dolore e fatto suo solo per farla stare meglio.

L'aveva portata in camera e l'aveva cullata mentre ascoltava con tristezza la disperazione nelle sue parole, la voce rotta dal pianto.

Adesso che le lacrime erano esaurita, Emma era in silenzio, ascoltando il respiro del suo migliore amico e sentiva il suo petto che si alzava e abbassava regolarmente.

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora