35. Messaggi insistenti e partenze.

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[Come sta andando la scuola? Io ho già due compiti in classe e mille interrogazioni, aiuto! Piccolo spoiler, lo volete? Ve lo dirò nel prossimo capitolo.]

Martedì 16 Luglio ore 19.30.

Emma aveva in braccio il sua bambino, quando Niall entrò nella camera per chiamarla. Quella sera, sarebbero andati a cena da Micol con i genitori delle due ragazze. Per Niall era strano dirlo, ma ormai Micol, Simona ed Alex erano anche la sua, di famiglia. Si era ripromesso che, quando si sarebbe trovato in Irlanda per uno spettacolo, avrebbe fatto partire Emma e sarebbero andati da sua madre, suo padre e suo fratello. Il piccolo Theo non vedeva l'ora di rivederlo e a Niall mancava casa. Aveva lasciato la sua famiglia quando era appena un adolescente e aveva dovuto affrontare il mondo da solo. Era davvero fiero di se stesso, aveva superato tutti gli ostacoli. Anche se, senza l'aiuto dei suoi quattro migliori amici, non ci sarebbe riuscito.

Aveva chiamato i genitori il giorno dopo la nascita del piccolo ed erano contentissimi della notizia. Sarebbero venuti a trovarlo molto presto. Voleva anche loro, come Simona, vedere Lucas e coccolarlo.

Amava quello che faceva, ma sapeva, che, Giovedì , quando sarebbe partito, sarebbe stato difficile per tutti. Lasciare da sola Emma, con il loro bambino, era qualcosa che non avrebbe mai voluto fare. Ma quando vide la sua bellissima ragazza, che guardava con amore quel bambino piccolo, con un sorriso smagliante, decise che quella tristezza che lo aveva sovrastato, doveva essere nascosta e messa da parte, almeno in sua presenza.

"Vado a cambiarmi." Disse la ragazza, dando un bacio sulle labbra di Niall e posando il bambino sulle braccia di esso. Il biondo gli sorrise con dolcezza.

"Ah, questo bel bambino dovrebbe essere visto anche dai miei bellissimi cognati, non ti pare?" Continuò Emma e Niall sorrise con fare più smagliante. Era incredibile come quella ragazza riuscisse a leggerlo nel pensiero.

"Si, hai proprio ragione. Verranno a vederlo." Guardò suo figlio, che si era addormentato subito tra il calore famigliare di suo padre. Niall ancora non poteva crederci, era diventato padre e presto avrebbe avuto una moglie, finito il tour, finite le interviste, avrebbero avuto modo per organizzare il matrimonio e concretizzare la loro unione e il loro amore.

Tutto sarebbe andato per il meglio, da quel momento in poi, Niall se lo sentiva, sarebbero stati felici, non si sarebbero più separati, avevano imparato tutti e due la lezione e poi, avevano qualcuno da proteggere. Un qualcuno che avrebbe riempito le loro giornate. E quel qualcuno era proprio davanti ai suoi occhi azzurri.

Niall non si accorse, che Emma era sullo stipite della porta, che lo guardava con un sorriso gentile sulle labbra. Emma li vedeva, quegli occhi che luccicavano quando guardava il loro figlio, come la guardavano da quando la loro famiglia si era allargata. Non si sarebbe certo fatta sfuggire l'occasione di guardarlo in silenzio, immerso nei suoi pensieri, bello come non mai. Esaminarlo, studiarlo, era un qualcosa che amava fare.

Prese il telefono e vide che aveva ricevuto un messaggio.

Da Josh:
Ciao piccola, sei pronta per lasciarlo andare?

Quel messaggio la fece rabbrividire, un senso di inquietudine la assalì. Di chi stava parlando? E perché la stava importunando così? Erano domande a cui Emma non sapeva e non voleva rispondere. Josh era ancora un tasto dolente per lei. Non per i sentimenti passati, per le emozioni passate, ma semplicemente per tutto il dolore che aveva provocato, uccidendo il suo migliore amico, Lucas. Decise così, di mettere in tasca il telefono e non pensarci più, pensando che dopo un pò l'avrebbe fatta finita.

"Piccola, tutto okay?"

"Si amore, tutto alla grande, andiamo." Sorrise smagliante, nessuno avrebbe rovinato quella serata in famiglia, sopratutto Josh, che si divertiva a rendere la loro vita impossibile.

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora