14.

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VALERIO'S POV

Entro nel negozio dove lavora Anastasia, sebbene probabilmente non vorrà parlarmi. No, ma che penso? per quale motivo non dovrebbe? Non ha senso questo ragionamento. Non la vedo, quindi chiedo a Chiara dove sia. All'improvviso la vedo sbucare da dietro il bancone, massaggiandosi la testa dolorante dato il colpo che ha preso. Mi passo la lingua tra le labbra per concentrarmi e chiedo alla sua collega se ci può lasciare soli un attimo, tanto non ci sono altri clienti al momento. Aspetto che vada nel retro e mi avvicino alla ragazza a cui voglio parlare.
-Senti, riguardo a ieri sera...
-Non importa.-Mi interrompe lei-Insomma, non è stata esattamente la scena che m'immaginavo, ma va beh.
-Non sei arrabbiata?-Chiedo guardandola con aria interrogativa, mentre scoppia a ridere a questa mia domanda.
-No, no, perché dovrei? Puoi fare quello che vuoi. Più che altro è Chiara il problema: è stata un po' ipocrita.-Mi risponde abbassando la voce-In ogni caso, dicevo, tu puoi uscire con chi vuoi, sei single, è anche giusto.
-Ecco, a proposito...Ti va se più tardi ti passo a prendere e facciamo un giro?
-Okay...
-Ora vado in studio, dobbiamo organizzare le date del tour, a dopo.
La saluto e mi avvio verso l'auto, chiedendomi se ho fatto la cosa giusta. È simpatica, però non so...È una fan...Non vorrei neanche illuderla troppo. Però, come ha detto lei, sono single e posso uscire con chi voglio, il che è vero. Chiara poi è stata giusto da una notte e via, ho anche bevuto un po' l'altra sera, sebbene fossi ancora lucido.
Parcheggio e mi avvicino all'ingresso, dove vedo una figura dai capelli castani girata di spalle: Jessica.
Mi fermo un attimo, spiazzato. Cosa dovrei dirle? La devo salutare? Non so nemmeno in che rapporti siamo. Ecco, come sempre, ogni volta che si è un minimo felici basta una piccola cosa per riportare il morale a terra.
Fortunatamente si gira lei per prima e mi saluta mantenendosi distaccata, a voce bassa ed evitando di guardarmi negli occhi. Dopodiché continua:-Volevo chiederti se tra due settimane posso passare da casa tua, sai, per riprendere le poche cose che avevo portato di tanto in tanto.
Annuisco fissando i miei piedi: come potrei riuscire a guardare negli occhi qualcuno che mi ha fatto stare così male?
Lei continua a parlare:-Beh, ti chiamerò per farti sapere l'ora. Volevo dirti solo questo, ora devo andare, ciao.
Alzo lo sguardo per vederla allontanarsi nuovamente dalla mia vita, sospiro ed entro: è ora che mi metta al lavoro.

ANASTASIA'S POV

Dovrei esultare dalla gioia, eppure sono un po' preoccupata. Evidentemente, se mi ha chiesto di uscire, ha smesso di vedermi come una fan, o almeno spero. Non so neanche cosa faremo, se ci sarà altra gente o solo noi due, dove andremo, ma soprattutto: perché proprio io? Non ho nulla di particolare.
Sono troppo paranoica, certe volte vorrei riuscire a vivere a pieno senza preoccuparmi troppo di cose inutili, ma non ci riesco. È il mio carattere, potrà non piacermi, ma questo è un tratto di me davvero difficile da poter cambiare.

Valerio: Mi sono dimenticato di chiederti a che ora finisci di lavorare.
Io: Alle 7.
Valerio: Perfetto, allora andiamo a mangiare e poi vediamo, non so bene neanche io cosa fare😂
Io: Ahahah tranquillo.
Valerio: Ho un'idea! Andiamo in discoteca, siccome so che la adori!
Io: Va a quel paese, se no ti lascio dal gestore-porta-via-sto-coso-che-dorme-sul-bancone.

Metto via il cellulare, non dovrei usarlo durante il lavoro, ma in questo momento non c'è praticamente nessuno. Tra un'ora il negozio sarà chiuso, vorrei poter chiedere a Valerio di accompagnarmi un attimo a casa, così che mi possa cambiare.
In realtà ci vengono dati degli abiti tra quelli in vendita, così da pubblicizzarli. Naturalmente ci dobbiamo vestire tutte uguali, per far capire ai clienti che siamo le commesse. In ogni caso, non ho voglia di uscire così, preferirei qualcosa di più adatto.
Io e Chiara ci occupiamo degli ultimi clienti e finalmente vedo entrare il moro. Beato lui che si è cambiato. Indossa un paio di jeans chiari, sostenuti in vita da una cintura nera nella quale è nascosto il bordo della camicia verde mela, che ha le maniche fino ai gomiti ed è slacciata in alto, in modo che si veda il tatuaggio. Infine ai piedi porta delle sneakers scure. Devo dire che mi piace molto il suo abbigliamento, cioè, mi piace sempre, ma questa volta è particolare perché i tatuaggi e le scarpe contrastano con quella che oserei definire eleganza creata dalla camicia.
-Andiamo?-Mi domanda sorridente.
-Andiamo.-E ci avviamo così verso la sua auto, sotto lo sguardo infastidito di Chiara.

~Spazio autrice~
Sono cattiva, prima vi ho detto che avrei aggiornato stasera, poi ho detto di no, poi pubblico...Va beh, dettagli.
CHE BELLO SIAMO QUASI A MILLE VISUALIZZAZIONIIII YEEEE VI VOGLIO BENEEEE
(Sembro una drogata, grazie, ciao😂👋😍)

Se domani ||Sercho||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora