Holy guacamole!

3.2K 155 42
                                    


Cristina Diego e Jaime avevano appena finito di sistemare l'ultima stanza che doveva ospitare i ragazzi rapiti. Tra quelli che avevano recuperato dalla Basilica e gli altri nell'orfanotrofio erano ventidue: dodici maschi e sette femmine.

«L'istituto di Città del Messico sarà quello con più Shadowhunter in assoluto dopo questo reclutamento di massa» constatò Jaime. «Conquisteremo il mondo» aggiunse poi fiero.

Cristina e Diego lo guardarono di traverso.

«Sempre le solite manie di grandezza, vero?» Gli chiese la ragazza.

«Perché è vero che noi Rosales discendiamo da una famiglia di tutto rispetto» disse in un tono quasi offeso. Se Cristina non l'avesse conosciuto bene avrebbe quasi giurato che potesse essere serio.

«Certo, ERA una famiglia per bene, poi sei nato tu e siamo scaduti pesantemente» lo prese in giro il fratello ridendo.

Cristina scoppiò a ridere e Jaime la spinse scherzando su uno dei letti che aveva appena rifatto, la ragazza provò ad alzarsi ma lui la spinse di nuovo giù.

«Smettila! Ho appena rifatto questi letti» lo rimproverò Cristina ridendo.

Jaime alzò le spalle e si mise a ridere uscendo dalla stanza, Cristina lo stava seguendo quando Diego la trattenne giusto il tempo per sussurrarle all'orecchio.

«Guarda che ho intenzione di finire quello che avevamo cominciato prima» le disse per poi superarla e seguire il fratello fuori dalla stanza.

La ragazza si sentì mancare il respiro e lo stomaco stringersi in una morsa piacevole. Un sorriso le comparve sulle labbra; Diego era talmente perfetto che le sembrava ancora impossibile che avesse notato proprio lei. In quale universo uno bello, intelligente e simpatico poteva notare una come... lei? Non aveva niente di particolare, nessuna dote degna di nota e anche la bellezza era ordinaria. Eppure lui aveva posato i suoi occhi sul suo volto e Cristina aveva potuto leggervi solo amore nei suoi confronti. Le sembrava di vivere una favola. Erano passati ormai diversi minuti quando si risvegliò dai suoi pensieri e uscì anche lei dalla stanza come avevano fatto gli altri.



«Cosa ne faranno dei due uomini che abbiamo portato qui per interrogarli?» Chiese Clary mentre guardava fuori dalla finestra della biblioteca in cui si erano rintanati.

«Stanno già organizzando il trasferimento nelle prigioni di Alicante per poter continuare l'interrogatorio» spiegò Alec mentre studiava una cartina di Città del Messico, quella che avevano usato gli altri per andare a salvare lui e Jaime.

Jace, Izzy e Magnus erano intenti a sfogliare i libri più disparati cercando di far passare il tempo finché non ricevevano indicazioni più precise su cosa avrebbero dovuto fare.

«Non vi sembra strano che le Fate sapessero esattamente dove si trovavano i ragazzi?» Chiese Alec senza mai alzare lo sguardo dalla cartina. «Nel senso, possono aver scoperto quelli col dono della vista, ma non vi sembra strano che sapessero TUTTI i ragazzini che avevamo trovato noi?» Spiegò.

Alzando gli occhi verso gli altri si rese conto che c'era della tensione in ognuno di loro. Nessuno parlava, Izzy e Clary si lanciavano sguardi preoccupati, Jace aveva lo sguardo fisso sul pavimento, cosa che non era da lui, e Magnus sembrava particolarmente interessato a ciò che si trovava nel libro di fronte a lui.

«Ok, deduco che anche voi abbiate il sospetto che ci sia una spia tra i nostri» constatò il ragazzo.

Il silenzio che ne seguì sembrò eterno.

Malec da morire (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora