Istruzioni per il caffè (One Shot)

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Buongiorno! Oggi ho deciso di regalarvi un piccolo momento Malec per festeggiare l'uscita del mio ultimo romanzo, 304, che è online oggi! Non potete capire quanto sia emozionata. <3

Spero che vi piaccia! Buona lettura! :)

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«Non stai dimenticando qualcosa?» Chiese Alec alzando un sopracciglio intento a trattenere un mezzo sorriso che gli stava scappando.

Magnus fissò intensamente la macchina del caffè e un'espressione di disappunto comparve sul suo volto.

«Ho messo il filtro, il caffè... questa volta me ne sono ricordato... la brocca per raccoglierlo è incastrata perfettamente» fece il conto di quello che aveva fatto. «Sì, ho messo tutto» rispose convinto allungando la mano per premere il bottone per fare finalmente il caffè che tanto desiderava.

Alec lo bloccò, gli prese la mano, la portò verso il suo viso e ne baciò il palmo.

«L'acqua, Magnus... hai dimenticato l'acqua» gli sussurrò con un mezzo sorriso.

Il Warlock si incupì.

«Non è più semplice se lo ordino al bar qua sotto come faccio sempre?» Gli chiese quasi spazientito.

Alec ridacchiò.

«Tu non lo ordini Magnus, semplicemente lo fai comparire tra le tue mani usando la magia... che alla fine è un po' come rubare, non mi sembra che a loro compaiano i soldi in cassa» gli spiegò.

Magnus sfoderò la sua perfetta espressione offesa che esprimeva tutto il suo "Alexander, stai davvero pensando questa cosa di me?"

«Il caffè me lo faccio, è come se lavorassi lì dentro. Dovrebbero essere loro a pagarmi» insinuò con disappunto.

Alec ridacchiò.

«Facciamo così... un bacio per ogni cosa giusta che fai» gli sussurrò.

Il ragazzo si avvicinò e baciò delicatamente sulle labbra il Warlock, strappandogli un mezzo sorriso.

«Questo era per il caffè che questo giro ti sei ricordato» cominciò.

Lo baciò di nuovo, questa volta soffermandosi un po' di più.

«Questo era per il filtro che hai messo nel verso giusto» continuò.

Lo baciò nuovamente approfondendo il bacio e spingendolo contro il mobile su cui era appoggiata la macchinetta. Infilò le mani nei suoi capelli e lo trattenne finché nessuno dei due aveva più aria nei polmoni.

«Questo era per la brocca che hai incastrato bene. Adesso metti l'acqua per cortesia?» Gli chiese quando si allontanò da lui.

Magnus si girò verso la macchina del caffè, riempì una bottiglia d'acqua che aveva lì accanto al lavandino, la versò nello scomparto corretto poi premette il tasto per accenderla. Si girò verso Alec con un sorriso che il ragazzo definiva "furbo". Un sorriso che quasi lo sfidava.

Alec afferrò il Warlock per la vestaglia di seta che indossava, lo fece girare e lo spinse delicatamente sul divano facendolo adagiare di schiena. Scostò i lembi di stoffa che ricoprivano il corpo dell'uomo lasciandolo completamente nudo. Non distolse mai lo sguardo da quello felino del Warlock. Con estrema lentezza il ragazzo si tolse la maglietta che indossava e lasciò cadere i pantaloni su pavimento: gli unici pezzi di stoffa che lo ricoprivano.

Magnus osservava il suo corpo ricoperto di rune quasi con adorazione, Alec si sentì spogliare fino nell'anima. Arrossì leggermente ma non se ne curò, trovava confortante mostrare quel lato sensibile all'uomo che stringeva tutte le notti tra le lenzuola dopo aver fatto l'amore. Si avvicinò lentamente, si mise a cavalcioni delle gambe di Magnus e, chiudendo gli occhi baciò delicatamente il torace del Warlock. Sentì le sue mani farsi largo tra i capelli e il gesto gli strappò un sorriso mentre il respiro di Magnus si faceva sempre più corto.

«Questo è per l'acqua che hai versato nel posto giusto» sussurrò contro la sua pelle mentre lo sfiorava delicatamente con le labbra.

Il profumo di caffè riempiva l'appartamento di Magnus ma quella mattina l'avrebbero certamente bevuto freddo.

Malec da morire (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora