Clary era seduta nella Sala degli Accordi accanto a Jace. Izzy e Alec invece camminavano nervosamente avanti e indietro di fronte a loro. Jocelyn e Luke lanciavano sguardi infuriati alla stanza attorno a loro.
«Quindi? Vi hanno interrogati senza la presenza di qualcuno?» Chiese Jocelyn.
«Sì, ma non è andata malissimo...» cercò di tranquillizzarla Clary.
«Magnus e Maryse sono rinchiusi in una cella, direi proprio che peggio non poteva andare» si infuriò ancora di più la donna.
Clary abbassò lo sguardo e Jace le prese la mano. Aveva bisogno di qualcuno che la sostenesse in quel momento: non riusciva a reggere sua madre quando era così arrabbiata.
«Dovevate chiamarci» aggiunse Jocelyn.
«Non potevamo farlo, come devo spiegartelo?»Sbottò Clary. «Siamo stati rinchiusi nelle nostre stanze senza poter avere contatti con nessuno»
Jocelyn si girò verso la figlia con aria contrariata.
«Come se non aveste mai fatto qualcosa che andava contro quello che vi era stato ordinato» si lamentò.
Clary abbassò lo sguardo e si sentì enormemente in colpa. La madre aveva perfettamente ragione ma nel momento in cui era stata rinchiusa non aveva capito la gravità della situazione, pensava dovessero rendere conto degli attacchi andati male, non che stessero cercando una spia. Aveva sottovalutato tutta la situazione.
«Jocelyn» intervenne Luke cercando di calmare gli animi. «È il caso di pensare ad una soluzione piuttosto che discutere» aggiunse.
«Io vado a tirare fuori Magnus di lì» Annunciò Alec. «Da come hanno condotto l'interrogatorio l'hanno già condannato» aggiunse poi.
Jocelyn si avvicinò a lui e gli si parò davanti.
«E poi cosa farete? Scapperete per il resto della vostra vita?» Gli chiese.
Clary vide la furia negli occhi di Alec.
«Se fosse necessario sì» rispose con un sibilo tra i denti.
Per la prima volta Clary vide la madre stringere i pugni come se si stesse trattenendo dal colpire il ragazzo. Non l'aveva mai vista così aggressiva nei confronti di qualcuno.
«Certo, tanto prima o poi la tua vita finirà e ti sarai liberato da questo peso. Magnus è immortale, lo condanneresti ad una vita da latitante solo perché non riesci a trovare qualcosa di meglio? È così che vorresti dimostrare quanto lo ami?» Chiese glaciale la donna.
Il silenzio che calò nella stanza fu pressoché assoluto, quelle parole pesavano come macigni e Clary vide la realizzazione dipingersi sul volto di Alec come se fosse una condanna a morte. La risposta della madre era stata dura e spietata ma aveva colto nel segno. Avevano bisogno di trovare una soluzione, non peggiorare una situazione già precaria.
«Dobbiamo trovare il vero colpevole» intervenne Clary. «Dobbiamo convincere il Conclave e liberare Magnus in questo modo... e anche Maryse, perché non mi risulta sia stata liberata»
Tutti si girarono verso di lei consapevoli che quelle parole erano semplicemente la verità.
«Da dove partiamo? Non abbiamo nemmeno un posto dove stare qui ad Idris» fu Jace a porre il primo problema.
Luke sorrise e si fece avanti.
«Potete stare a casa di Amatis» propose.
I ragazzi si girarono verso di lui. Tutti sapevano quanto fosse importante quella casa per lui, era l'unico ricordo che gli era rimasto della sorella.
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Malec da morire (COMPLETA)
FanfictionNon servono molte spiegazioni su questa storia, il titolo parla già da sé: racconta la storia di Magnus e Alec, o almeno, come la vedo io... La fanfiction segue i libri (a grandi linee) e si colloca temporalmente tra la fine di The Mortal Instrument...