Malec da morire (COMPLETA)

Girls Just Wanna Have Fun

Volevo scusarmi con voi per la lunghissima assenza. Il primo di settembre uscirà il mio nuovo romanzo "304" e le settimane precedenti la pubblicazione sono a dir poco frenetiche, per questo motivo non ho dato spazio al Malec: non sarei riuscita a dare al capitolo l'attenzione che merita.

Oggi, però, sono arrivata ad aggiornare e spero di essere in grado di farmi perdonare per questa pausa a cui vi ho obbligati.

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Izzy e Clary erano accucciate dietro ad alcune rocce e piccoli cespugli che davano sullo stagno. Altro non era che l'entrata del mondo delle Fate.

«Che cosa stiamo cercando esattamente?» Clary chiese ad Izzy.

La ragazza non lo sapeva con precisione, aveva visto la Fata che parlava con Magnus una sola volta, in un vicolo buio e per la maggior parte del tempo di spalle ma era più che certa che, se si fosse presentato in quel posto l'avrebbe sicuramente riconosciuto.

«Voglio vedere se quella Fata si presenta da queste parti» le rispose.

«Ok, e dopo?» Domandò Clary.

Izzy si girò verso di lei sorpresa: non aveva pensato a cosa avrebbe fatto quando l'avesse visto. Interrogato sicuramente, se fossero riuscite a prenderlo. Alzò le spalle e non rispose.

«Tu non ne hai idea, vero?» Ridacchiò Clary.

«Non prendertela con me, sei tu che eri tutta "andiamo a scoprire cosa succede"... io ti ci ho portata, adesso potresti darmi una mano a capirlo!» Si mise sulla difensiva Izzy.

Clary alzò gli occhi al cielo e ridacchiò.

«Facciamo che il primo che si presenta qui lo prendiamo e lo portiamo all'istituto per interrogarlo?» Suggerì Clary.

Izzy la guardò come se le fosse cresciuta una seconda testa. Di certo aveva ancora molto da imparare per via di come gestire certe situazioni. Era sicuramente brava a disegnare ma non brillava di certo come stratega; non che lei in quel momento fosse un genio, erano partite senza avere un piano ben preciso, ma per lo meno era certa che prendere un passante a caso non fosse esattamente il miglior piano che potessero tirare fuori.

«Non possiamo rapire gente a caso» constatò.

«E come li scegliamo? Gli chiediamo se sono cattivi o meno?» Le chiese la ragazza alzando gli occhi al cielo.

Izzy non ebbe il tempo di rispondere perché una figura in quel momento si stava avvicinando allo stagno. Fece cenno a Clary di tacere e, grazie alle rune che aumentavano la vista, studiarono l'uomo di spalle. Sicuramente era una Fata e, dall'atteggiamento con cui si guardava attorno, sembrava che stesse aspettando qualcuno. La punta della spada che usciva da sotto la casacca gridava abbastanza "cattivo" da poter pensare che fosse la persona giusta da prendere, quando si girò verso di loro Izzy non ebbe più dubbi: era la stessa persona che parlava con Magnus nel vicolo.

«È lui» fece cenno la ragazza a Clary.

L'amica annuì e studiò per qualche istante l'ambiente circostante assieme a Izzy.

«Tu lo sorprendi da destra da dietro quelle rocce, io gli arrivo da dietro» sussurrò Clary.

La ragazza annuì: aveva avuto la stessa idea e apprezzava come riuscissero ad essere completamente in sintonia da quel punto di vista. Camminarono di soppiatto nelle due diverse direzioni per avvicinarsi a quello che avevano deciso fosse il cattivo.

Alec era disteso sul letto. Il sorriso era stampato sulla sua faccia e il respiro era ancora corto. Magnus disteso accanto a lui gli baciava delicatamente la pelle della spalla.