Risvegli

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Cristina aprì gli occhi e ci impiegò qualche secondo prima di capire che quella era la sua stanza. La sera precedente doveva essersi addormentata in camera di Diego e lui l'aveva riportata nel suo letto. Sorrise al pensiero che il ragazzo avesse pensato alla sua reputazione e non avesse assecondato il suo desiderio di dormire in camera di lui.

La ragazza si alzò si infilò sotto la doccia e si lasciò cullare dall'acqua calda che le scorreva sulla pelle. Sorrideva e arrossiva al ricordo delle labbra di Diego sulle sue e sul suo collo. Passò un'eternità prima che riuscisse a svegliarsi dal suo sogno ad occhi aperti e ritornasse alla realtà. Avevano ancora il problema dei ragazzini scomparsi da risolvere e aveva bisogno di parlare con gli altri per trovare il modo di risolvere in fretta la questione.

Si rivestì e andò in cucina. Appena entrata il suo cuore si fermò: Diego era di spalle ai fornelli e stava preparando la colazione; era uno spettacolo che non si sarebbe mai stancata di guardare.

«Ti va di farne anche per me?» Gli chiese facendolo girare.

Diego la guardò con uno sguardo che la lasciava senza fiato, come se tutta la sua esistenza dipendesse da quella di lei.

«A dire il vero volevo portartela a letto» le disse avvicinandosi e baciandola delicatamente sulle labbra.

«Visto che sono qui, possiamo farla assieme» gli rispose ricambiando il bacio.

Diego annuì e tornò ad armeggiare con i fornelli mentre lei lo guardava estasiata: oltre ad essere un ottimo Shadowhunter era bravo anche a cucinare.

«Hai visto Jaime e Alec stamattina?» Gli chiese notando che erano da soli all'ora di colazione.

«No» rispose Diego in un tono come se avesse appena realizzato che non c'erano. «Cosa sta succedendo tra quei due?» Gli chiese poi.

Cristina ridacchiò.

«A tuo fratello piace Alec ma lui è innamorato di Magnus. Prevedo drammi in arrivo» gli spiegò.

Diego la guardò sgranando gli occhi.

«A mio fratello piace Alec?» Le domandò completamente sorpreso.

«Sì, non l'avevi capito?» Gli chiese presa in contropiede dal fatto che non l'aveva notato.

Lo sguardo di Diego per un attimo si incupì ma poi tornò immediatamente il sorriso. Cristina comunque notò questo suo repentino cambiamento di umore e si chiese se il ragazzo non le nascondesse qualcosa. Scacciò subito quell'idea dalla testa, forse il ragazzo aveva semplicemente realizzato che al fratello piacevano anche i ragazzi.



Fare colazione con un caffè nell'ufficio di Maryse non era esattamente quello che Magnus definiva il miglior modo di cominciare la giornata. La donna stava compilando alcuni documenti e sembrava completamente noncurante del fatto che lui fosse lì davanti a lei a sorseggiare la bevanda calda fissandola con astio.

«Quindi quando hai intenzione di mandare le lettere?» Le chiese cercando di attirare la sua attenzione.

«Domani. Devo prima aspettare che rientrino tutti i membri del Conclave» spiegò.

Magnus la guardò perplesso: prima dovevano essere solo loro due a saperlo, in quel momento si aggiungeva anche il Conclave.

«Più che un'operazione segreta mi sembra un party» ironizzò.

Maryse appoggiò la penna e lo guardò quasi esasperata.

«Non posso mandarvi allo sbaraglio contro le Fate senza allertare il Conclave. Non ti sembra che ci siano abbastanza cose a cui pensare senza aggiungere il dover dare spiegazioni del perché abbiamo disobbedito alla legge?» Gli chiese.

Malec da morire (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora