Il processo (parte 2)

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Avviso! In fondo al capitolo trovate info per la convention italiana di Shadowhunters (la serie TV)

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«Senti, tra pochi minuti ti trascineremo fuori di qui e ti porteremo davanti al Conclave. Loro ti tireranno fuori la verità e, ti posso assicurare, non saranno gentili quanto noi» Clary minacciò il ragazzo che sembrava sempre più terrorizzato. «Ti conviene dirci chi sei e che cosa ci fai qui»

Il ragazzo aveva la bocca sigillata e gli occhi sgranati, ormai avevano quasi la certezza di non riuscire a tirare fuori nulla da lui.

Alec, in un improvviso scatto di rabbia, lo afferrò dalla maglietta e lo spinse di schiena sul letto, alzando l'altro braccio, quasi pronto a colpirlo.

«Alec» lo richiamò Jace con tono quasi allarmato.

«Non mi importa se è un ragazzino. Magnus è sotto processo e io non sto qui ad aspettare che lui si decida a parlare. Non vuole farlo? Gli do io un buon motivo per rimanere zitto: con la bocca gonfia avrà una buona ragione per non dire niente» Il Nephilim sembrava fuori di sé mentre pronunciava quelle parole.

«Questo non risolve il problema. Portiamolo davanti al Conclave e lasciamo fare a loro» cercò di pregarlo Clary, era davvero preoccupata per la sorte sia di Alec che del ragazzo.

Se gli avesse fatto del male, non l'avrebbe passata liscia, anzi, l'avrebbero trattenuto sicuramente in Alicante e punito a dovere. Non erano di certo nella posizione di sfidare il Conclave in quel momento.

«Sì, voglio andare davanti al Conclave» il ragazzo sibilò in un momento di apparente lucidità mentre gli altri cercavano di trattenere Alec.

Si girarono tutti sorpresi verso di lui ma Izzy fu la sola a parlare.

«Vuoi andare davanti a loro perché pensi che tua madre possa difenderti, vero?» Gli domandò con un sorriso quasi beffardo sul volto. «Tesoro mio, appena ti portiamo là dentro, tua madre sarà la prima ad essere sbattuta in cella. Le tue orecchie a punta non gioveranno alla sua causa, fidati. Paradossalmente noi siamo la tua unica possibilità di salvare la pelle a te e a tua madre, quindi ti conviene parlare ora»

La stanza era in assoluto silenzio, le minacce di Izzy erano così concrete e reali che anche Clary le sentiva risuonare nella sua mente come una tempesta in lontananza che velocemente si stava abbattendo sulle loro vite. La sicurezza apparsa, per qualche secondo, negli occhi del ragazzo, vacillò pesantemente e qualche lacrima cominciò a scendere sulle sue guance. Clary non credeva sarebbe stato di grande aiuto, ma certamente poteva rallentare il processo e la condanna di Magnus.

«Liliane è tua madre?» Domandò Izzy sempre con lo stesso tono.

Il ragazzo accennò soltanto un leggero movimento con la testa per risponderle di sì. Alec, nel frattempo, aveva mollato un po' la presa concedendogli un più ampio respiro.

«Hai sempre vissuto nascosto qui dentro?» gli domandò poi.

Un altro cenno della testa indicò ai ragazzi che non aveva passato tutta la sua vita in Idris.

«Hai vissuto in un Istituto?» Continuò a pressarlo.

Il ragazzo fece ancora cenno di no con la testa.

«Hai vissuto con i mondani?» Domandò poi perplessa.

Clary studiò il ragazzo, era davvero spaventato e un altro cenno negativo della testa le stava ad indicare che non aveva mai neanche visto un mondano.

«Io credo che abbia vissuto con le Fate» pronunciò quasi in un sussurro Clary, quasi pensando ad alta voce.

Tutti si rivolsero verso di lei in cerca di una spiegazione e quando alzò gli occhi si sentì in dovere di spiegare.

Malec da morire (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora