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~POV's SALVATORE~

Dopo mezz'ora sul palco insieme ai Mates, Gaia era agitatissima e piangeva. Mi abbracciò.

Io: Gaia, che è successo?
Gaia: Margo...Margo...non c'è più! Non la trovo!
Io: cosa? Voi restate qui. Chiaro?

Gaia annuì flebilmente, mentre una lacrima gli scavava la guancia rosea.

Uscii dalla fiera dove molti fan mi chiesero autografi e foto. L'avrei cercata per tutta Roma, a costo di cercarla , viva, per sempre.
Una fan in particolare si avvicinò sussurrandomi all'orecchio: " So dove è andata tua sorella. L'ho inseguita, se la stai cercando"

Mi girai verso la sua direzione e la portai a me prendendole un braccio.

Io: Vieni!

La portai in un bar li vicino, senza che gli altri fan ci vedessero. Lei si aggiustò i suoi capelli rossi e iniziò a parlare: "è andata al parco , poi ha scalato una collinetta. La vedi . Quella la giù"

Disse indicando una collina che distava pochi metri da noi.

Io: Cosa vuoi in cambio?
.....: niente, solo che ti ricordi di me.
Io: certo.

L'abbracciai.

...: mi chiamo Rose.
Io: ti ricorderò per sempre Rose, grazie.

Detto ciò sciolsi l'abbraccio e scalai la collinetta.
Perché era li?

Un pensiero percorse il mio corpo: morte

Non poteva buttarsi, no. Era troppo. Infondo mi aveva confessato che sarebbe voluta morire favanti a un "paesaggio". Perché non ci ho pensato prima.

La mia piccola Margo.

Delle scene pulsavano nella mia mente: lei che si buttava da quel precipizio. Lei in una bara. Lei , che avrei visto al cimitero.

Se si sarebbe buttata, l'avrei fatto anche io.

Trepidavo di paura. Non poteva finire così.

È colpa mia?
Forse non le dovevo chiedere di baciarmi.

Troppo presto? Troppo tardi?

Non so.

Ma di una cosa ne sono certo.

Io la amo

La mia piccola Margo.

Aveva ancora una vita da vivere.

Sono stato io il suo ostacolo.

Quello più difficile

Quello più impossibile.

Quello che più la ama.

Avrei mai potuto sopportare la sua morte?

No.

Mentre "scalavo" la collina, scivolai all'ultimo metro, e mi graffiai la gamba.

La vidi ,sanguinava , e sotto il sole cocente bruciava.
Una lente dei miei occhiali si era rotta.

"TI PREGO, DEVI FARCELA. NON PUÒ MORIRE COSÌ"
dissi tra me e me.

Ripresi le forze e riusci ad arrivare in vetta.

La vidi. I suoi capelli color miele si sollevavano per il leggero venticello. Aveva una gamba a penzoloni nel vuoto. Mi avvicinai a lei.

Margo: non lo fare Salvatore. Ti ho sentito arrivare.
Io:Margo...io

Si girò verso di me con il viso pieno di lacrime. La sua bocca si era inarcata in una smorfia, il suo mento tremava. Le sue mani erano chiuse in un pugno. Era ancora a qualche centimetro di distanza dal dirupo.

Margo: chiudi gli occhi.
Io: no, perché so che ti butterai.
Margo: beh...allora se non ti dispiace io salto.
Io: no! Non ci pensare minimamente.
Margo: senti, Salvatore, non tutto può finire come vuoi tu. Adesso è il momento che io decida cosa fare.
Io: no, non è così.
Margo: si invece! Hai scelto tu di proteggermi da quel ragazzo a 14 anni . Hai scelto tu di prendermi sempre in giro. Hai scelto tu di salvarmi da Sascha. Hai scelto tu di andartene da Annabel. Hai scelto tu che io ti baciassi. Ora tocca a me , e credo di farla per sempre finita. Tu starai con Annabel, felice e contento, Gaia starà con Sascha, non ho mai visto una persona mangiare con lo sguardo l'altro, Giuseppe si farà una ragione, lui è forte, Stefano starà con la Marina e Sabrina si troverà un ragazzo. I nostri genitori non sapranno della mia morte. Tu dirai a tuti che sto viaggiando per studio. Tutti per sempre felici e contenti.
Io: no, non funziona così. Tu fai parte di me, degli altri. Lo sai che senza te non potrei mai vivere. Guarda.

Con mano tremolante le porsi la mia foto porta fortuna.

Margo: ma questa è la foto che avevi sempre in mano.
Io: si. Siamo noi due che ci baciamo. È strano dirlo, ma al mio compleanno di diciotto anni, eravamo così ubriachi che ci siamo baciati, e Sascha ci aveva scattato la foto. In quel momento , le tue labbra sopra le mie, mi diedero una nuova sensazione che mi percorse tutta la schiena. Una cosa che non ho mai provato con nessuna ragazza, neanche con Annabel. E ogni giorno guardo questa foto sperando che ricapiti di nuovo. Sperando che tu non mi lasci mai.

Lei accarezzò con il pollice il mio viso nella foto. Poi la lanciò e si girò verso il dirupo.

Margo: grazie, Salvatore. Mi hai reso il cuore più leggero ora. Adesso posso morire felice. Libera.

La sentii sighiozzare e io mi passai una mano fra i capelli, per poi raccogliere la foto per terra, mormorandole di non buttarsi.

Margo: Ho molte cicatrici , ma la più profonda l'hai curata. E ti ringrazio. Ma è arrivato il momento...

Continuò per poi alzare la testa verso il cielo. Si girò verso di me e mi prese il viso tra le sue calde mani e mi baciò. La sensazione di cui parlavo prima, arrivò percorrendomi per tutta la schiena. Asaporai ogni centimetro della sua bocca. Le sue calde labbra sulle mie. Quanto avrei voluto che si fermasse il tempo in quell'istante. La sua lingua tocco il mio apparecchio e lo spinse contro i miei denti. Non sentii dolore. Le cinsi le mie braccia intorno alla sua vita. Il suo odore di vaniglia e inchiostro mi invase le narici. Le sue calde lacrime toccarono le mie guancie e viceversa. Avevo il suo petto a contatto con il mio e sentivo il suo cuore battere sempre più forte . Poi si stacco e corse verso il dirupo.

Margo: addio Salvatore Cinquegrana. Non scordarti mai di me.

Angel?

•~ SPAZIO AUTRICE~•
CALMATE I VOSTRI BOLLENTI SPIRIITI NON È FINITA! SECONDO VOI....MARGO SU BUTTA O QUALCUNO LA "SALVA"?
VOLETE UN FINALE BELLO O COLPO DI SCENA? STATE ATTENTI ALLA VOSTRA DECISIONE, in entrambi i casi.
Comunque buona giornata a tutti

instagram:wawasmoon

Stepbrother?//SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora