Capitolo 2

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Due settimane dopo....
Elizabeth
Sono a Londra da ormai due settimane. Sono sempre chiusa nella mia stanza, fatta eccezione quando devo mangiare e andare in bagno. Ho gli occhi rossi e gonfi di continuo. Trattengo le lacrime il giorno e le verso la notte.
Mio cugino vorrebbe, come minimo, uccidere Alex per quello che sto passando.
L'unica cosa positiva in questa storia è che compongo. Scrivo canzoni su canzoni. Ho riempito pagine di inchiostro nero e lentamente ho svuotato il mio cuore.
I miei amici mi chiamano sempre, mi chiedono di tornare perché dicono che la vita senza di me non sia la stessa. Io continuo a ripetere loro che non appena le mie ferite guaroranno, io sarò di nuovo lì con loro.
Mia sorella non vive più con Marta e Stefano. Ha deciso di andare da Betty e French, che l'hanno accolta calorosamente.
-Dai cuginetta...esci di lì e andiamo a farci un giro!-dice Bryan.-
-No Bryan. Non voglio.-rispondo.
-Ti prego, fallo per me.-supplica dall'altra parte della porta.
-Va bene.-apro lentamente la porta della mia stanza.
-Brava.-mi abbraccia. 
Mi vesto con un jeans, un maglione, le Air Force bianche e faccio una coda alta con i miei capelli.
-Sono pronta.-dico con il telefono in mano.
-Andiamo.-Bryan mi prende per mano e mi fa uscire di casa. Non spicco parola per tutto il tempo. I tentativi di mio cugino di fare conversazione vengono liquidati con un "Sì", "No" o "Mhh?".
-OK.  Non vuoi parlare. Va bene.-si arrende. Dopo dieci minuti comincia a piovere e noi siamo obbligati a tornare a casa.
Guardo la pioggia fuori dalla finestra: pace. La pioggia mi trasmette ancora pace. Poi i ricordi cominciano a venire a galla. Il tema per letteratura, il signor Flynn che legge ad alta voce il mio lavoro, Alex che capisce che è il mio tema.
-Che nervoso!-tiro la tenda per evitare di vedere l'acqua.
-Sto bene. Sto bene. Comincio a dimenticarlo. Ce la faccio. Lui ha dimenticato me, io dimentico lui. Semplice.-faccio respiri profondi. Apro l'armadio e prendo una delle felpe che mi ha lasciato. La stringo al petto e piango. Quanto mi manca il suo profumo, la sua voce, il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra sulle mie.....riesco ancora a sentire l'ultimo bacio che ci siamo dati. Ce l'ho sulle labbra e se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire le labbra di Alex muoversi sulle mie.
-BASTA!-apro gli occhi di scatto e mi passo entrambe le mani nei capelli. Devo dimenticarlo.
Prendo i suoi vestiti, li piego e li metto in una busta che caccio al fondo dell'armadio.
Collego il telefono al mio portatile, scarico tutte le nostre foto e le metto in una cartella che chiamo "Ricordi" . Cambio il suo nome in rubrica, da "Amore mio❤" lo trasformo in "Alexander Walker".
Mi sento già meglio. Poi il mio sguardo cade sul bracciale che ho al polso. Non lo tolgo. Non posso farlo. Spezzerei un pezzo del mio cuore se lo facessi.
Tu, bracciale, resterai qui. Sarai l'unico ricordo materiale di Alex che porterò con me. 

Amami  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora