Capitolo 42

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Elizabeth
Sono di nuovo nella mia vecchia casa. Alex quando mi vede andare mi guarda e sospira. Chissà cosa pensa...
Mi sto allenando a suonare perché voglio essere perfetta, voglio brillare come una volta. Voglio rendere fieri i miei genitori e suonare di nuovo davanti a qualcuno. Ce la farò. Elizabeth Miller torna a brillare.

Una settimana dopo....
Alex
Da una settimana a questa parte Elizabeth è quasi sempre fuori casa e nessuno sa dove vada a finire. Cosa starà facendo? Cosa sta architettando la sua testolina? Non ne ho la più pallida idea.
Da Ellie
Fatti bello per questa sera. Ho una sorpresa per te.
Che sorpresa sarà mai?
A Ellie
Va bene piccola.
Da Ellie
Ti amo❤
A Ellie
Ti amo anche io ❤

Sono già le nove. È meglio che vada a farmi una doccia e a vestirmi. Indosso un semplice jeans stretto, una maglietta bianca, la giacca di pelle e le Nike. Spruzzo un po' di profumo e metto del gel nei capelli per farli stare al loro posto.
Sono pronto!
Da Ellie
Ti aspetto nella sala teatro della scuola❤
Nella sala teatro della scuola? Sono perplesso. Chissà cosa faremo lì.
Scendo nel parcheggio e salgo al volante della mia auto. Guido verso la nostra vecchia scuola e parcheggio nel cortile dell'edificio. Le porte sono spalancate e solo alcune luci sono accese, giusto per capire dove si mettono i piedi. Arrivo nella sala teatro che è completamente buia.
-Piccola ci sei?-chiedo cercando di vedere qualcosa.
-Siediti.-dice ma io non la vedo ancora. Individuo un'unica sedia in tutta la sala e mi siedo lì.
Si sentono dei tacchi sul legno del palco e poi una luce.

Elizabeth
-Siediti.-dico mentre lui si guarda intorno disorientato. Fa ciò che dico e io mi dirigo al centro del palco. Accendo la luce e mi mostro agli occhi di Alex.
Prendo un respiro profondo e comincio a suonare Suite per violoncello in Sol maggiore No. 1- J.S.Bach.

Tutto perfetto. Io con un vestito verde, fino al ginocchio, un'acconciatura ben fatta, trucco semplice, strumento ben accordato, postura corretta. Perfetto.
Le note si espandono per la sala teatro riempiendo il silenzio della notte. Gli occhi sono chiusi, i piedi piantati a terra, le dita si muovono con disinvoltura sulle corde e l'archetto sfrega con sicurezza le corde.
Sono in pace con me stessa. Finalmente ci sono riuscita. Sono riuscita a suonare davanti a qualcuno.
Sento che anche papà e mamma sono qui e mi stanno ascoltando.
Non c'è nient'altro che io e il mio violoncello. Solo io e lui, nient'altro.
Sono finalmente libera.

Alex
È bellissima. Indossa un vestito verde, fino al ginocchio, i capelli sono legati in uno chinion ordinato ornato da una spilla con i brillantini. Ha il violoncello tra le gambe, nella mano destra tiene l'archetto e con le dita della mano sinistra schiacciano le corde per produrre diverse note.
Gli occhi sono chiusi, il viso rilassato e lei sta vivendo completamente la musica. Si è fusa con il violoncello.
Elizabeth Miller sta suonando solo ed esclusivamente per me.
Solo ora mi rendo conto della cosa.
Chloe mi ha detto che la sorella non suona più davanti a qualcuno, neppure davanti a lei. Però ora lei sta suonando per me.
Ora i fatti cominciano a collegarsi tra di loro: Elizabeth si è esercitata con il violoncello tutto il tempo che non è stata a casa.
La musica soave riempie il silenzio di questa enorme sala e io mi lascio avvolgere completamente dal suono di questo strumento.
Il pezzo finisce, Ellie apre gli occhi, io mi alzo in piedi e applaudo. Elizabeth posa lo strumento a terra, rimanendo seduta sulla sedia. Mi avvicino a lei e vedo che sta tremando.
-Piccola che succede?!-chiedo allarmato.
-Ho suonato su un palco....dopo cinque anni....-sussurra fissando un punto davanti a sé.
-Vieni qui.-la abbraccio.
-Ho suonato bene?-chiede.
-Splendidamente amore mio.-le sorrido.
-Non mi stai mentendo, vero?-solo ora vedo che sta piangendo.
-Non ti mentirei mai.-asciugo le sue lacrime salate.
-Alex ha ragione; hai suonato benissimo.-dice una voce.
-Mi sono avvicinata a mia madre Simon?-chiede Ellie al professor Darwin.
-Sì Elizabeth. Tua madre sarebbe fiera di te.-sorride e se ne va.
-È lui che ti ha fatto entrare?-chiedo.
-Già...è un vecchio amico di mia mamma.-
-Grazie.-
-Per cosa?-chiede perplessa.
-Per aver suonato per me, per avermi concesso questo immenso onore.-
-Io ti ringrazio. Sono riuscita a suonare davanti a qualcuno dopo cinque anni che non lo facevo. Sono di nuovo l' Elizabeth Miller di una volta. Sono di nuovo una violoncellista.-sorride guardando verso l'alto.
-Sono fiero di te.-la faccio alzare dalla sedia e la bacio dolcemente.
-Ti amo.-dice sulle mie labbra.
-Ti amo.-la stringo a me.

Elizabeth
Sono finalmente libera. Non pensavo che ci sarei mai riuscita, non dopo ciò che mi è successo. Però sono qui, tra le braccia del ragazzo che mi ha fatto rinascere, che mi ha salvato dal passato, da me stessa, che mi ha mostrato il vero significato dall'amore, il mio ragazzo.
-Vuoi andare a casa?-chiede piano staccandosi.
-Ti è piaciuto veramente?-
-Guardami negli occhi.-lo faccio.-Amerò ogni cosa che farai, ma questa sera ho visto una sfumatura di te che non ho mai visto.-
-Che sfumatura?-chiedo piano.
-Come te lo posso spiegare....Tu e il violoncello eravate un tutt'uno, tu andavi a ritmo con quella musica, stavi vivendo con e per essa....era incredibile.-sorride sincero.
-Mi mancavano quelle sensazioni. Era come se mi fossero cresciute le radici e si fossero infilare tra le assi di legno, come se le mie mani fossero un prolungamento dell'architetto e come se il mio corpo avesse avvolto la cassa armonica del cello esattamente come fanno le piante rampicanti sui muri. Mi mancava tutto questo.-ammetto.
-Andiamo a casa?-
-Sì amore. -sorrido prendendolo per mano.-La ringrazio professore per quello che ha fatto per me.-
-È stato un piacere Ellie.-sorride. Saliamo in macchina e torniamo a casa dove io crollo sul letto, sfinita dall'esperienza che ho fatto questa sera.

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Ciao a tutti! Come vi sembra questo nuovo capitolo?Baci 💋

Amami  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora