Capitolo 8

11.3K 489 18
                                    

Elizabeth
-E anche Portland è andata!-diciamo tutti non appena finisce il concerto. D'ora in poi due mesi di vacanza! Ci voleva, si vede che siamo tutti stanchi.
Prendo il telefono e chiamo Chloe.
-Ciao sorellona! Hai finito?-risponde dopo tre squilli.
-Sì, ho finito. Domani sono a New York.-
-Dove starai?-chiede.
-Nell'appartamento.-
-Tu e Alex avete chiarito?-
-Sì. Non appena arrivo vi spiego tutto. È una lunga storia.-
-Ok. Ci vediamo domani Ellie.-
-Ciao pulce mia.-chiudo.
Non appena arrivo in albergo mi infilo sotto la doccia. Che bella sensazione! Dopo dieci minuti esco e mi vesto con una tuta grigia, per stare comoda. Il telefono squilla senza sosta e io lo prendo tra le mani.
-Pronto Alex. Dimmi.-
-Ciao piccola. Hai finito con i concerti?-
-Sì. Tu?-
-Anche io ho finito. Ci vediamo a New York?-
-Al nostro appartamento?-sorrido.
-Sì Ellie. Al nostro appartamento.-
-Shantall ha parlato con il suo ragazzo?-chiedo.
-Sì, ma tanto lei sarà in Australia per tre mesi. Deve girare un film.-
-Wow! Allora possiamo stare insieme?-
-Vuoi essere di nuovo la mia ragazza?-chiede.
-Sì, lo voglio.-
-Dove sei ora?-chiede.
-Portland, Oregon. Tu?-
-Miami, Florida.-
-Spiaggia, belle ragazze....-
-Non saranno mai belle quanto te.-
-Ruffiano!-
-Tutto tuo.-mi manda un bacio.
-Sei il solito!-rido.
-Vorrei vedere il tuo sorriso il questo momento.-
-Che dolce che sei...-
-A domani piccola. -
-A domani amore mio. Ti amo.-chiudo la chiamata.

Il giorno dopo.....
-Casa dolce casa....-sospiro lasciando la valigia accanto alla porta. Vado in camera da letto e mi butto sul materasso sfinita. Non dormo decentemente da un bel po', ma finalmente posso rimediare.
Dopo qualche ora di sonno vengo svegliata da leggeri baci sulla guancia, che mi fanno sorridere.
-Ciao amore.-sorrido.
-Ciao piccola.-mi bacia.-Come mai dormi vestita?-si stacca dal bacio.
-Perché ero troppo stanca per mettermi il pigiama. -spiego.-Sei appena arrivato?-
-Sì. Sono entrato in casa da mezz'ora.-
-Potevi svegliarmi.-lo rimprovero.
-Eri troppo bella e non volevo disturbarti.-
-Grazie.-lo abbraccio.
-Mi sei mancata...-sussurra tra i miei capelli.
-Anche tu. Come l'aria.-comincio a baciare il suo collo.
-Mi sono mancate le tue labbra.-mi accarezza la schiena per poi baciarmi.
-Ho fame.-interrompo quel bacio. Alex scoppia a ridere e io lo spintono.
-Hai interrotto il nostro bacio perché hai fame?-chiede trattenendosi dal ridere.
-L'amore passa per la pancia!-dico risoluta facendolo ridere ancora.
-Hai ragione. Andiamo a mangiare.-si alza per andare in cucina.
-Alex, riposati. Cucino io.-sorrido.
-Sicura?-e io confermo. Decido di preparare qualcosa di semplice e veloce: spaghetti al sugo di pomodoro.
-Posso aiutarti?-chiede Alex.
-Apparecchia la tavola, grazie.-
-Certo mia principessa.-mi bacia la guancia. Metto gli spaghetti nella pentola e aspetto.
-Cosa mangiamo?-
-Spaghetti al pomodoro. Dobbiamo fare la spesa, abbiamo poco e niente nella dispensa.-dico preparando il sugo.
-Per cena abbiamo del cibo?-chiede.
-Per cena sì. Per domani non più.-
-Domani mattina andiamo a fare la spesa.-
-Va bene.-metto il cibo nel piatto.
-Buon appetito!-augura cominciando a mangiare.
-Grazie. Altrettanto.-
-Come sono stati gli ultimi concerti?-
-Portland è stata fantastica. Meravigliosa. Tutti i concerti sono andati bene. Tutti i biglietti venduti. A te com'è andata?-
-Benissimo. Tutti i biglietti venduti e il pubblico è stato fantastico. Hanno cantato, ballato e si sono divertiti con noi.-sorride.
-Un po' mi manca fare la vita da normale teenager.-ammetto.
-Anche a me. Poi io ho litigato con tutti, per come ti ho lasciata, perché non ho detto dove andavo, perché non ho più dato segni di vita e perché mi sono comportato come uno stronzo.-
-Sei sempre stronzo.-sorrido.
-Sul serio?!-alza un sopracciglio.
-Sul serio. Però io ti amo e se la stronzaggine è inclusa nel pacchetto la prendo.-
-Grazie mille. Sono a dir poco onorato.-si toglie un cappello immaginario. Dopo aver finito di mangiare, pulisco tutto e vado a sdraiarmi sul divano, tra le gambe di Alex.
-Che fai?-chiede vedendomi con il quaderno pentagrammato in mano.
-Devo migliorare questa base.-rileggo le note.
-Non oggi piccola. Neanche domani. Lavori troppo e ora devi riposare. E se vedo che tocchi il pentagramma non so che ti faccio. Capito?!-Alex mi toglie tutto dalle mani.
-Ok.-mi appoggio al suo petto e chiudo gli occhi. Il suo cuore batte ad un ritmo regolare ed il suo respiro è leggero.
-Piccola...- mi richiama Alex.
-Mhh?-
-Non muoverti troppo...-mi trattiene per i fianchi.
-Scusa.-bacio l'angolo della bocca.
-Voglio di più.-le sue mani salgono sulla mia pancia e la accarezzano dolcemente. Mi metto su di lui e lo bacio dolcemente.
Alex lecca il mio labbro chiedendo l'accesso alla mia bocca, che io concedo senza esitazione. le lingue cominciano a ballare in armonia, le mie mani vanno nei suoi capelli e le sue vanno sotto la mia maglietta ad accarezzare la schiena.
-Ti amo.-si stacca per respirare.
-Ti amo tanto anche io.-nascondo il viso nel suo collo.
-Non te ne andare più.-mi stringo a lui.
-Non ti lascio più, promesso.-lancia un bacio dietro l'orecchio.

*****************
Ciao a tutti! Il capitolo è penoso, ma mi manca l'ispirazione 😱. Spero che ritorni il più presto possibile. Baci 💋

Amami  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora