Capitolo 5

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Alex
A Ellie
Ciao.
Ti prego di rispondere piccola. Ti prego...
-Ti risponderà.-Shantall si siede accanto a me sul divano.
-Non credo. L'ho delusa.-
-Anche io ho deluso Matthew. Ma non perché lo abbiamo voluto noi, lo hanno voluto i nostri genitori.-
Da Ellie
Ciao.
Mi ha risposto!
A Ellie
Come stai?
Da Ellie
Bene...Tu?
A Ellie
Stai mentendo. Io sto male senza di te.
Da Ellie
Non sto mettendo, sei tu a mentire.
A Ellie
Mi manchi sul serio. La vita senza di te è uno schifo e non so per quanto reggerò questa pagliacciata.
Non ricevo più risposte. Passano cinque, dieci, venti, trenta, quaranta minuti, un'ora. Non risponde.
-Devi parlargli di persona.-
-Allora devi farlo anche tu, Shantall.-
-Se lo fai tu Alex, lo faccio anche io.-
-Affare fatto. Domani vado a parlarle.-

Elizabeth
Gli manco. Gli manco.
Non ci credo! Non può dirmi che gli manco dopo più di un mese che non si fa sentire.
Da Alex
Ti va di vederci domani a casa nostra. Ti aspetterò lì tutto il giorno. Buonanotte piccola❤

Il mio cuore batte all'impazzata ed un sorriso da ebete spunta sul mio viso.
Riprenditi Elizabeth! Ti ha mollata con un biglietto.
Voglio vederlo. Mi manca. Voglio urlargli in faccia che è uno stupido senza cervello e che lo odio anche se lo amo.
A Alex
Buonanotte.

Rispondo semplicemente per evitare di fargli speranze. Lui mi ha riempita di speranze di un futuro insieme, di una vita piena di felicità e armonia e non voglio crederci di nuovo.
Il giorno dopo....
Sono le sei di pomeriggio e io mi sto ancora torturando con questa domanda: vado o non vado da Alex?
Vorrei sapere cos'ha da dirmi, ma in un certo senso ho anche paura.
Un colpo in più non mi abbatterà, mi renderà più forte.
Apro l'armadio, scelgo un jeans a vita alta, una maglietta bianca che lascia scoperto l'ombelico e le Vans nere.
Prendo le chiavi dell'Audi e mi guardo allo specchio.
-Meglio se metto del correttore sotto gli occhi. Devo sembrare riposata e rilassata.-mi dico. Dopo aver applicato il trucco, lego i capelli in una coda alta ed esco di casa.
Si sono fatte le sette e mezza quando parcheggio davanti al palazzo. Salgo sull'ascensore e vado all'ottavo piano. Busso alla porta 36. La porta si apre lentamente e mostra un Alex un po' brillo.
-Piccola....sei venuta...-sussurra.
-Posso entrare?-chiedo fredda.
-C..certo.-balbetta. Mi siedo sul divano e lo guardo.
-Perché volevi vedermi?-alzo un sopracciglio.
-Prometti di ascoltarmi?-chiede dopo aver bevuto un po' di birra.
-Se tu la smetti di bere ti ascolto.-dico. Odio vederlo bere.
-Ok. Non bevo, ma tu mi ascolti.-lascia la bottiglia.
-Ti ascolto. Cos'hai da dirmi?-
-Io ti ho lasciata...-
-Questo lo so anche io.-dico acida.
-Ma non volevo.-
-Allora perché lo hai fatto, scusa?!-
-Per proteggerti.-mi guarda negli occhi.
-Da cosa?-
-Quando sono nato i miei genitori hanno fatto un patto con i genitori di una ragazza: non appena avrei compiuto i diciotto mi sarei fidanzato con lei. I miei hanno cercato di rompere il patto, ma non si può. Hanno detto che se mi rifiuto toccheranno il mio punto debole.-
-Bella storia. Perché Marta e Stefano me l'hanno tenuto nascosto? Puoi dirlo che non ero abbastanza per te. Puoi dirlo. So che questo è  vero motivo.-
-Io ti amo. Ti amo e ti amerò sempre.-si mette su di me bloccandomi i polsi.
-Alex...-bisbiglio.
-Io non ce la faccio a vivere senza di te. Poi io e Shantall non ci amiamo. Quella ragazza ama un altro. Io voglio te...Non l'ho baciata neanche una volta quella ragazza, non l'ho mai sfiorata. Io voglio solamente te...-comincia a baciarmi il collo. A questo contatto: brividi.
-Alex, riprenditi. Sei ubriaco.-dico divincolandomi.
-Riprendimi amore mio. Riprendimi.-
-Mi hai lasciata con un biglietto! Con un pezzo di carta!-grido.
-Perché non avevo il coraggio di vedere i tuoi occhi in lacrime. Non avevo il coraggio di vederti cadere.-
-Sai quanto ho sofferto?! Sono volata a Londra per dimenticare tutto!-grido ancora.
-E lo hai dimenticato?-chiede piano.
-Hai mai ascoltato una delle mie canzoni?-chiedo trattenendo le lacrime.
-Tutte.-
-Di che parlano?-
-Di un ragazzo e del tuo amore nei suoi confronti.-sussurra.
-Chi è questo ragazzo?-sussurro ancora più piano di lui.
Non risponde. È totalmente zitto.
-Di sicuro non sono io. Non avrei mai potuto renderti così felice.-sussurra.
-E questo mi dimostra quanto sei stupido.-sbuffo frustrata.
-Cosa vuoi dire con questo?!-mi schiaccia contro il divano.
-Ascolta bene quelle parole e forse ci capirai qualcosa Walker.-
-P...parlano d...di me?-balbetta.
-Parlano d'amore. Io ho amato un solo ragazzo e quello se n'è andato mentre io dormivo. Quel ragazzo mi ha promesso un futuro, una felicità pura. Mi ha promesso amore. Mi ha promesso molto.-le lacrime rigano il mio volto mentre la mia voce rimane piatta.
-Piccola mia....-si alza da me e mi dà un fazzoletto.
-Sei felice ora? Mi hai vista piangere. Torna da quella Shantall.-
-Non lo capisci che io ti amo!-
-E non lo capisci che io non ci credo più!-
-Perché? -
-Mi hai ferita nel profondo. Hai distrutto tutto ciò che avevamo costruito. Hai distrutto il noi. -
-Io non lo volevo distruggere.-piange.-Sono stato obbligato. I genitori di Shantall sono capaci di ucciderti.-
-Uccidermi. Tutti mi vogliono morta. Prima Jennifer, poi Noris, adesso i genitori di questa Shantall...dopo?-
-Ellie, ascolta. Ti faccio conoscere Shantall così non avrai più dubbi.-
-Non voglio. Lo hai detto anche tu, i genitori della ragazza mi uccidono se intralcio il loro piano. Io voglio vivere. Ho lottato tanto per vivere e ora non mi farò toccare da dei pazzi.-
-Lotteremo insieme.-
-Scusami ma devo proprio andare. Devo preparare le valigie e partire per Los Angeles. - 
-Ci penserai almeno?-chiede con speranza.
-Ci ho pensato, ci penso e ci penserò. Ci vediamo amore mio.-

Continua.......

Amami  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora