Respect.

3.4K 94 3
                                    

La notte trovo difficile prendere sonno, forse a causa dei sensi di colpa che mi pesano sul petto.
A volte non riesco ad avere il controllo sulle mie azioni e capita che faccio cose molto stupide di cui mi pento un attimo dopo.
Come per esempio eccitarmi al tocco di Zayn.
O ancora peggio, immaginarlo con la testa tra le mie gambe.
Tutte cose che non sono da me, non sono normali e mai lo saranno.
Dovrei odiarlo per tutto quello che mi ha fatto e per le bugie che mi ha detto,e forse una parte di me lo detesta davvero, ma un'altra vorrebbe che Zayn mi toccasse mentre mi dice cose sporche e mi bacia la pelle.
Per un attimo distraggo i miei pensieri da lui e propongo a me stessa un'altra fuga. Infondo non sono neanche ammanettata, ma qualcosa mi dice che Zayn mi tiene sotto controllo. In ogni caso dove sarei scappata? La casa è circondata dal nulla e non so neanche in che paese mi trovo.

Il giorno dopo, quando apro gli occhi il moro è girato verso di me. Infatti sento il suo respiro sul collo. Non so se voltarmi o meno, spero che stia dormendo ma non ne ho certezze.

Improvvisamente mi stringe il fianco e strofina le labbra sulla mia spalla.
Rabbrividisco e mi irrigidisco all'istante.

«Buongiorno.» sussurra e io fisso la sua mano sul mio fianco.

«Non dovresti toccarmi.» affermo restando però immobile.

«Scusami, dopo stanotte pensavo che ti avrebbe fatto piacere.» divento rossa in volto e ringrazio me stessa per non essermi girata prima.

Accenna una risatina notando il mio silenzio.

«Sì ti ho sentita.» risponde e posso sentire il suo ghigno.

«Ho sentito i tuoi sospiri, i tuoi ansimi, posso giurare di aver sentito anche qualche gemito. Pensavi stessi dormendo, lo so, ma ti ho trovato davvero eccitante. Avrei voluto fermarti e infilarmi sotto le coperte, baciarti la coscia e leccarti fino a farti urlare, ma ho promesso di tenere le mani e la lingua a posto e l'ho fatto. Anche se so che ti sarebbe piaciuto.» sussurra e trattengo un ansimo. Mi sento così imbarazzata. Presa con le mani nel sacco. È vero tutto ciò che mi ha detto ed è vero che mi sarebbe piaciuto avere lui tra le gambe, ma speravo tanto che non lo capisse. Speravo di poter nascondere questa cosa così insana e sporca. Non ho mai fatto niente del genere in vita mia, non mi sono mai neanche sfiorata, non posso credere di essermi masturbata su di lui e perlopiù affianco a lui.
Sospiro.
Che situazione di merda.

«Se ti consola, dopo il tuo spettacolino, ho dovuto anche io usare le mani.» mormora e mi viene la pelle d'oca. Lo strattono via da me e mi metto seduta. Adesso è davvero troppo.

«Dove vai? Ti sei bagnata di nuovo? Vuoi andare in bagno? Se vuoi ti do una mano o almeno un paio di dita.» non posso sopportare le sue battutine piccanti, mi sento già abbastanza sporca e non voglio abbassarmi ancora di più ai suoi livelli.

«Da ora in poi dormirò con Harry. Magari le sue magliette saranno abbastanza grandi da arrivarmi alle caviglie.» affermo e il sorriso sulle sue labbra svanisce. Indurisce la mascella e si siede in mezzo al letto mentre io mi alzo.

«Con lui stai certa che non sentirai il bisogno di toccarti.» dice pungente e io faccio finta di non aver sentito.

«Forse ci penserà lui direttamente.» non so come mi sia uscita questa frase, ma la sua faccia è quasi appagante. Ha gli occhi spalancati e le sopracciglia inarcate.

«Katie, non mi conosci ancora bene. Non fare in modo di conoscere anche la parte peggiore.» afferma e mi viene quasi da ridere.

«Ti devo ricordare di come ci siamo conosciuti? Penso di conoscere il tuo lato peggiore.» rispondo sarcastica e lui scuote la testa. Prendo un cambio dalla valigia e faccio per uscire dalla stanza.

The Mistake [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora