Resto quasi tutto il giorno chiusa in bagno rifiutandomi di aprire la porta a qualunque costo.
Non mangio né parlo con nessuno. A stento riesco a trattenere le lacrime.
Sono stufa di piangere, di restare così inerme mentre lui brucia la sua vita e la mia.
Come posso permetterglielo?
Vorrei spaccare tutto e allo stesso tempo ricostruire quello che già è stato rotto.
Il mio cuore per esempio, che adesso è pieno di crepe, riparate in malo modo con attimi di dolcezza e serenità.
Non so come riesca a reggermi in piedi, forse semplicemente sto strisciando nel buio più totale, arrancando.«Katie, posso entrare? Voglio solo parlare un po'. Non mi va che tu stia tutta sola qui dentro.» mi dice dolcemente forse per l'ennesima volta e io non ho più il cuore di rifiutarlo. Mi alzo e giro la chiave permettendogli di entrare.
Mi risiedo con la schiena contro la vasca e lui abbassa la tavoletta per sedersi sul wc.
Mi fissa con i suoi occhi nocciola per un paio di secondi e io mi asciugo le lacrime.«Io non ci parlo più con lui. Vuole farsi ammazzare? Che lo faccia. Come lui stesso ha detto, io non sono nessuno per impedirglielo.» incrocio le braccia al petto, in modo un po' infantile, ma non mi importa.
«Okay, Katie, ha detto delle cose molto brutte, è vero, ma anche tu l'hai fatto o sbaglio? La casa è piccola e si sente anche quello che non si dovrebbe sentire. Avete sbagliato, eravate arrabbiati, è normale dire cose che non si vorrebbero dire. Però non potete lasciare che finisca tutto così. Non trovi?» tiro su col naso sapendo che il suo ragionamento non è poi tanto sbagliato, ma non posso fare finta di niente. Mi ha dato delle troia. Mi ha chiaramente detto che per lui non sono nessuno. Mi ha accusato di non affrontare i miei problemi e di preferire scappare.
Non posso fargliela passare liscia.«Tu lo ami, Katie?» mi chiede e a quella domanda mi paralizzo. Lo amo?
È difficile da capirlo.
Non sono neanche tanto sicura di cosa sia precisamente l'amore.
Certo quando sto con lui mi sento bene come con nessun altro.
Se lui non c'è mi sembra che manchi l'aria.
Se lui mi fissa con quegli occhi cerbiatto il cuore mi accellera tanto da sembrare un tamburo.
Quando sorride, poi, i pianeti e le stelle sembrano fermarsi per un attimo ad osservare tanta luce e bellezza. E, dio, ogni volta che facciamo l'amore mi sento come se una parte di Paradiso di staccasse dal resto e cadesse sulla Terra lasciando noi due liberi di viverci anche solo per qualche istante.Sorrido appena e mi passo una mano tra i capelli.
«Non lo so.» bisbiglio e Liam si apre in un enorme sorriso.
«Ti lascio pensare. Mi raccomando, tu sei l'unica in grado di farlo ragionare.» si alza e fa per andare via, ma io gli blocco il polso.
«Sono stanca di pensare. Per favore resta qui con me.» ho le lacrime agli occhi.
Lui sorride dolcemente e si siede affianco a me per poi abbracciarmi forte.«Ho fatto di tutto per lui, Liam, ma lui continua a non accontentarsi. Sono sempre la gemella sbagliata. Cosa dovrei fare ancora?» singhiozzo rossa in viso di rabbia e stanchezza.
«Tu non sei la gemella sbagliata, tu sei quella giusta. L'unica in grado di lottare contro di lui, con lui e per lui. A volte può essere uno stronzo enorme, lo so, ma quello stronzo ti ama. Ne sono certo.» ho un colpo al cuore e i singhiozzi mi si fermano in gola.
«No, Liam, altrimenti il litigio di prima non sarebbe mai successo.» nego con la testa e lui sospira accarezzandomi la schiena.
«Io sono sempre dalla tua parte, lo sai. Hai bisogno che qualcuno stia dalla tua parte in questo casino. Qualsiasi cosa tu voglia fare, io ti appoggerò e ti aiuterò a farla.» le sue parole mi confortano e riesco pian piano a calmare il pianto.
«Non voglio metterti contro il tuo migliore amico.» mormoro sentendomi in colpa.
«Credimi se appoggio te, appoggio anche lui. Ogni cosa che scegli è quella giusta per lui e ormai è più che chiaro.» accenna un sorriso e, beh, ha ragione.
Non ho mai fatto scelte che potessero ferirlo, anche se non sono sicura di avere il potere di farlo.
STAI LEGGENDO
The Mistake [Z.M.]
Fanfiction- «Cosa vuoi da me?» sussurro, con la bile in gola. Lo guardo negli occhi, sono due pozzi profondi e bui, indecifrabili. Tremo e lui respira sulla mia bocca prima di prendermi il labbro inferiore tra i denti e tirarlo fuori. Il petto si abbassa e a...