Illusion.

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I ragazzi hanno deciso di restare in questa casa ancora per un paio di giorni, perché sicuramente Jack non si farà vivo a breve, ma aspetterà che si calmino le acque.
In seguito prenderemo l'indispensabile e partiremo, ancora non so dove.

So solo che mi manca Zayn.
Mi manca stare con lui, dormire con lui, parlare con lui, giocare con lui, fare qualsiasi cosa con lui, anche solo respirare.
Mi manca lui.
E mi sento una vera stupida ad averlo attaccato così, perché in realtà io non pensavo davvero quelle cose.
Io non ce l' avevo con lui, ma con tutto quello che ci era accaduto.
Ero solo arrabbiata perché non mi aveva detto la verità, non per la realtà in sé.
Avrei preferito che non mi nascondesse niente, perché io ho sopportato più di così, ho sopportato cose molto peggiori che ha fatto, un debito in fin dei conti è la cosa meno peggio.
Vorrei chiarire con lui, almeno avvicinarmi, ma me lo impedisce.
Adesso Harry dorme nella nostra stanza ed io sto con Liam, prendendomi cura di lui e della sua salute.
Mi sono scusata più volte per la ferita riportata e lui mi ha capita. Sa che per amore si fanno anche cose stupide.

Ormai la notte non dormo più, ogni volta che ci provo, faccio orribili incubi che mi fanno urlare nel cuore della notte.
Se Zayn ci fosse, mi abbraccerebbe stretta al suo petto e mi consolerebbe. Ma lui ormai non è più con me.
Viviamo nella stessa casa, ma è come se stessimo su pianeti differenti.
Non c'è mai stato così tanto imbarazzo tra di noi.
Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano a tavola, subito fissiamo un punto indefinito; se io sono in cucina, lui è in salotto, se io sono in salotto, lui è in camera, se uno di noi deve andare in bagno mentre sta l'altro, non aspettiamo normalmente davanti alla porta o entriamo comunque come facevamo sempre. Adesso aspettiamo in stanza che l'altro esca e che vada in camera prima di uscire dalla propria.
Siamo estranei.
Estranei con mille ricordi condivisi, mille battaglie combattute fianco a fianco, con mille emozioni accatastate nel petto.
Tutta questa situazione mi sta distruggendo.
Sono solo un paio di giorni che mi evita eppure mi sembra una vita.
Ma adesso basta.
Troverò il modo per parlargli.
Sono stanca di questa situazione.

Appena sento la porta della sua camera aprirsi, esco anche io dalla mia stanza.
Ci troviamo uno difronte all'altro. Il mio cuore accelera.
Abbassa lo sguardo e fa per tornare indietro, ma stavolta non glielo permetterò.

«No, Zayn.» mi avvicino e blocco la porta. «Basta scappare dalla realtà. Prima o poi dovremo parlare.» mi fissa indurendo la mascella e vorrei tanto accarezzarlo per addolcire i tratti così marcati.
Mi trattengo e aspetto una risposta, qualsiasi.

«Non sto scappando dalla realtà. So bene qual è la realtà.» risponde e io lo guardo chiedendo spiegazioni.

«La realtà è che noi non siamo fatti per stare insieme. Siamo il bianco e il nero, il bene e il male, il paradiso e l'inferno, un angelo e un demone. Hai mai visto un angelo e un demone amarsi? Katie, ci siamo illusi. Adesso basta. È finita. L'unico modo per stare insieme è essere simili, ma io non sarò mai un angelo e non voglio che tu diventa un demone. Ci abbiamo provato, è andata male, arrendiamoci.» non posso credere che lo dica sul serio. Dopo tutto quello che abbiamo passato e condiviso. Perché vuole arrendersi così? Perché smette di lottare proprio ora che abbiamo capito di amarci?

«Zayn, non è sempre tutto così. Tra il bianco e nero c'è il grigio, tra il paradiso e l'inferno c'è la vita e nella vita non c'è sempre solo il bene o solo il male. Non funziona così.» i suoi occhi sono smarriti, preoccupati e tormentati. Se potessi strapperei via da lui tutto questo dolore per vedere i suoi occhi brillare semplicemente di gioia.

«E tra un angelo e un demone?» la sua voce è leggera, quasi spaventata.
Gli prendo le mani, sono fredde e tremanti.

«Ci siamo noi. Ci siamo tutti noi esseri umani che dobbiamo lottare per la felicità.» gli occhi mi si riempiono di lacrime e posso sentire il suo battito cardiaco veloce quanto il mio.

«Non lasciarmi proprio adesso, Zay. Ho bisogno di te.» sussurro intrecciando le mie dita alle sue.

«Non sei arrabbiata?» è così timoroso che vorrei stringerlo forte tra le mie braccia per rassicuralo.

«Non più. Ho detto un sacco di stronzate, davvero e mi dispiace. Ero arrabbiata perché mi avevi nascosto la verità, ma non sono arrabbiata perché hai un debito. So che hai un passato difficile e so anche le cose che hai fatto, un debito non è poi molto grave.» sembra così sollevato adesso.

«Niente più bugie da ora in poi, okay?» dico e lo guardo dritto negli occhi. Lui annuisce mordendosi il labbro.

Gli prendo il viso tra le mani. È ancora livido.

«Non volevo farti del male, non volevo colpirti. Non so cosa sia successo, come ho potuto. Mi dispiace così tanto.» non mi sono mai sentita in colpa quanto adesso. Aveva già sofferto molto sia fisicamente che emotivamente ed io ho peggiorato le cose.

«È tutto okay. Eri stata quasi stuprata a causa mia, infondo me lo meritavo.» accenna un sorriso amaro e io scuoto la testa con insistenza.

«Nessuno merita di essere colpito con un pugno dalla propria ragazza.» rispondo e gli accarezzo le guance.

«È una cosa di cui nessuno si vanterebbe con gli amici, questo è poco ma sicuro.» sorride sinceramente e io lo imito.

«Devi ammettere che ho un bel tiro destro.» mi avvolge la vita con le braccia.

«Da ora in poi non ti contraddirò, stanne certa. Il mio bel visino è già conciato abbastanza male.» scherza e mi scappa una risatina.

«In effetti, tesoro, sei un po' mal messo.» gli passo una mano tra i capelli in disordine.

Abbassa il volto verso il mio e accarezza il naso con il suo.
Mi era mancato questo contatto.

«Stavo impazzendo senza di te.» ammette e posso ben capire cosa intende.

«Voglio solo andare a letto con te adesso.» mormoro accoccolandomi al suo petto.

«In quale dei due sensi?» ride pizzicandomi il fianco.

«Non fare sempre il pervertito.»  lo ammonisco e lui ride di nuovo.

«Andiamo a letto, piccola».

E per la prima volta dopo giorni riesco a dormire, con la testa sul suo petto e le sue carezze tra i capelli.

The Mistake [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora