Tell me.

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Quando arriviamo a casa ormai sono le sette del mattino.
La nostra piccola dimora viene invasa da amici di Zayn che io non ho mai visto e che hanno prestato aiuto. A quanto pare più che amici, sono persone che hanno debiti con i ragazzi.
Liam è ferito alla testa e io mi sento dannatamente in colpa.
Vorrei scusarmi, fare qualcosa per aiutarlo, ma mi sento così inutile.
Vorrei solo piangere.
Zayn mi sta addosso, mi osserva, vuole assicurarsi che non scoppierò da un momento all'altro.
Ma non lo faccio.
Forse semplicemente sono già scoppiata.
Quando tutti se ne vanno, in casa regna il silenzio.
Louis e Niall sono sul divano, immobili e fissi sul nulla.
Liam è sul letto, stordito e dolorante.
Harry sta preparando del caffè per tutti, con molta lentezza, come se gli costasse una fatica anche solo respirare.
Zayn è stato medicato al braccio dove un proiettile lo aveva sfiorato. Ha il viso gonfio e violaceo.
Io sono seduta in cucina, immersa nei miei pensieri.
Non riesco a fare altro che pensare alle mani di Jack su di me.
Al suo sguardo mentre lo faceva.
Ai miei tentativi inutili di oppormi.
È stato tutto così orribile.
Mi asciugo una lacrima che mi è scappata e scuoto la testa provando a dimenticare.
Ma è impossibile.
Io non dimenticherò mai quell'umiliazione.

«Zayn, forse dovreste andare a riposare.» consiglia Harry, guardando il moro e mandando frecciatine nella mia direzione.

«Kat, che dici? Ti va di dormire un po'?» mi chiede Zayn. Non rispondo. Non credo che potrei mai dormire ora come ora.
C'è di nuovo uno scambio di sguardi tra i due in cucina ed io fingo di non notarlo.

«Forse dovremmo stenderci per un'oretta. Siamo tutti distrutti.» ripropone e mi arrendo alle loro richieste. Mi alzo e mi trascino fino alla stanza seguita da Zayn.
Mi butto sul letto e lui affianco a me.
Non mi sono mai sentita così in imbarazzo con Zayn.

«Io ti amo sul serio.» dice improvvisamente e le lacrime mi riempiono gli occhi.

«Anche io.» sussurro con la voce tremante.
Torna quel silenzio assordante e vorrei tanto urlare a squarciagola per spezzarlo.

«Merda.» impreca dando un pugno al materasso.

«Zayn...ho paura.» ammetto e ormai le lacrime scendono copiose sulle mie guance. Mi sento così debole e insignificante.

Mi prende la mano e io istintivamente la sposto, odiando improvvisamente il contatto fisico.

«Kat...non respingermi così. Voglio proteggerti.» non riesco a respirare a causa dei singhiozzi che mi bloccano la gola. Vorrei tanto spaccare tutto.
Vorrei spaccare la faccia di Jack.
Vorrei punirlo per come mi ha ridotto e per quello che mi ha fatto.
Adesso capisco il motivo per cui Zayn lo stava uccidendo di botte, perché in questo momento vorrei farlo anche io.

«Posso abbracciarti?» sussurra e io rimango interdetta per un attimo.
Poi mi fiodo tra le sue braccia stringendomi forte al suo petto e piangendo sulla sua maglia sporca di sangue.

«Mi dispiace così tanto, è tutta colpa mia.» mi accarezza i capelli e mi tiene strettissima a lui, come se potessi scappare da un momento all'altro.
Resto lì a piangere, cercando un minimo conforto, un minimo sintomo di ripresa, ma sono completamente distrutta.
Voglio capire cosa davvero è successo, cosa Zayn mi nasconde.
Perché non è per niente plausibile che Jack faccia tutto questo solo per tenersi stretto un suo "dipendente". Inoltre provare a stuprare la sua ragazza, potrebbe solo allontanarlo di più, non averlo dalla sua parte.
Ogni cosa mi sembra così assurda e ho bisogno di spiegazioni. Ho bisogno di sapere perché quell'uomo mi ha toccata, umiliata e terrorizzata.

«Perché non mi dici la verità?» singhiozzo esausta.

Lui stringe forte le dita intorno al mio braccio e sospira rassegnato.

«Ho paura.» soffia appena e un filo di rabbia mi attraversa il petto.

«Anche io avevo paura quando sono venuta a salvarti, ma l'ho fatto, perché non potevo vivere senza di te. Tu invece? Riusciresti a vivere senza di me? Saresti felice comunque?» mi stacco dal suo corpo e ho gli occhi in fiamme. Perché fa così? Perché non mi dice cosa diamine sta succedendo? Non si fida di me? Non sono abbastanza importante?

«No, diamine, no, Katie. Io non vivrei neanche un secondo senza di te. Io non ho niente se non te. Io sono niente senza di te. Io...io ti amo, te lo giuro.» balza seduto, provando a toccarmi, ma mi scanzo.

«Allora dimmi cosa sta succedendo, perché non ce la faccio a vivere così.» mi alzo dal letto e inizio a camminare provando a calmarmi. Appoggio la schiena al mobile difronte al letto e aspetto una risposta, la più sincera possibile.

Zayn si passa una mano tra i capelli e posso vedere tutti gli ingranaggi muoversi nella sua testa. Sta pensando al modo giusto per dirmelo.

«Jack non mi perseguita solo perché non voglio più lavorare per lui. Io...ho dei debiti con lui. Grossi debiti.» posso sentire tutta la rabbia salire sempre più su, fino quasi a fuoriuscire dal mio corpo. Tutto questo, tutto quello che abbiamo fatto, tutto quello che ho subito, tutto questo enome casino è solo colpa sua. E ha avuto anche il coraggio di nascondermi la verità.
Pensavo che lui stesse lottando per liberarsi di un demone, ma non avevo capito che il demone era proprio lui.
Sta provando a scappare da sé stesso e dalla realtà.
Lui è un debitore, si è messo nei casini e vuole far credere che Jack lo perseguiti solo perché lui è troppo buono e vuole allontanarsi dalla vita da malvivente.
Che falso.

Stringo i pugni e senza neanche guardarlo in volto, mi avvicino alla porta.

«Kat, ti prego.» piagnucola inseguendomi.
Lo spingo lontano ed esco dalla stanza entrando in corridoio.

«Katie, mi dispiace.» continua ed io sto per scoppiare.
Mi afferra il polso e a quel punto non riesco a trattenermi.
Lo stacco immediatamente e mi volto verso di lui.

«Lasciami stare! Sono stanca, Zayn, stanca di combattere da sola. Mi hai nascosto la verità, mi hai fatto credere che tu fossi il buono della situazione, quando invece sei marcio dentro proprio come lui! Ora come ora, dovresti solo stare zitto. Io mi fidavo di te.» le lacrime scendono sulle guance e Zayn è senza parole davanti a me.
Il suo volto ancora gonfio e insanguinato, il labbro spaccato e le lacrime negli occhi.

«Kat...» ritenta, avvicinandosi.
Lo spingo contro il muro dietro di lui,stanca dei suoi inutili tentativi.

«Basta! Stammi lontano, Zayn!» urlo ormai completamente furibonda.
Non voglio sentire neanche un'altra sillaba da lui.

«Katie, voglio solo...» ricomincia e io esplodo. Il corpo reagisce prima della mente e il mio pugno si ritrova sul suo zigomo già livido.

Il suo volto è ancora girato a causa del colpo e io già sento un peso nel petto.
Per un attimo mi ha fatto stare bene zittirlo, ma non volevo fargli del male.
Non volevo comportami come un animale.

Respiro appena, Zayn si gira e mi guarda negli occhi.
Non l'ho mai visto così.
Non riesco neanche a capire quello che sta provando in questo momento.
E vorrei tanto farlo.

«Finiamola qui.» non ho il tempo di chiedere spiegazioni che sparisce dalla mia vista e sbatte la porta della stanza.

Cosa è appena successo?

The Mistake [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora