Demons.

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«Zayn,  mi dici che diamine è successo?!» urlo correndogli quasi dietro. Ho gli occhi in fiamme a causa delle lacrime e sento di poter scoppiare da un momento all'altro.

«Devi starmi lontana. Va via.» continua a ringhiare.

«Me ne andrei con piacere se solo sapessi cosa è successo!» mi brucia la gola. Si volta verso di me e mi guarda con gli occhi arrossati mentre il livido si fa più evidente intorno all'occhio destro.

«Succede che ora tu prepari la valigia e vai via con Liam senza discutere. Hai capito?» grida e non sembra lui. Mi afferra il polso e lo stringe facendomi male.

«Perché?» piango e vorrei tanto spaccare tutto.

«È un ordine.» stringe ancora più forte le dita lasciandomi probabilmente il segno.

«Lasciami!» sibillo tirando via il mio braccio dalla sua presa.

«Katie, lo sto facendo per te.» si passa una mano sul volto.

«Avevi detto che non mi avresti lasciata.» singhiozzo e i suoi occhi si addolciscono. Mi prende la mano con delicatezza e mi bacia il polso arrossato.

«Scusami, Kat, vorrei non doverlo fare.» ha gli occhi lucidi. Mi stringo tra le sue braccia e lui titubante ricambia per poi baciarmi i capelli.

«Non voglio che ti facciano del male.» sussurra e sento un tonfo al cuore.

«Chi?» chiedo con il fiato corto. Mi stringe più forte e mi accarezza la schiena.

«I demoni del mio passato».

La mattina stessa

«Zay.» lo richiamo con dolcezza mentre dorme beatamente nel nostro letto. Lo osservo attentamente ricordando la sera prima. È stato tutto così dolce, magico.
Forse anche meglio della prima volta.
Abbiamo fatto l'amore in modo spontaneo, come se fosse la cosa più normale da fare dopo settimane di tenerezze e litigi.
Con Zayn di certo non è sempre tutto rose e fiori e questo lo so da sempre.
Sono passati tre mesi da quando abbiamo iniziato la lotta alla dipendenza e devo dire che i miglioramenti ci sono, ma stiamo sempre sugli attenti. Spesso ha crisi, oppure è scorbutico, irascibile, triste e a volte quasi apatico. Eppure questi momenti si alternano a gioia, dolcezza, allegria.
Ci sono alti e bassi, come sempre, non che mi aspettassi una relazione diversa con Zayn.
Se si può definire tale quello che c'è tra noi.

«Zay.» ci riprovo dandogli un bacio leggero sulle labbra.

«Ancora un po'.» mugugna tirandomi con il braccio verso di lui. Mi scappa una risatina.

«Avevi detto che ti dovevo svegliare nel caso non riuscissi a farlo da solo.» gli ricordo.

«Posso stare un altro po'.» si lamenta.

«Mi avevi detto che ti devovo trascinare fuori dal letto anche se avresti detto così.» sorrido e lui sbuffa.

«Un bacio e mi alzo.» promette e io lo accontento. Mi afferra il fianco e mi spinge più vicino a lui infilando la lingua nella mia bocca.
Con le dita entra nella maglietta sua che ho addosso e fa un suono compiaciuto quando nota che non ho niente sotto.
Mi afferra e catapulta la situazione premendo il suo corpo nudo sopra il mio.

«Che ne dici se facciamo una ripassatina di ieri sera e poi mi alzo?» propone aprendomi le gambe e infilandosi in mezzo. Spinge il bacino contro il mio facendomi gemere.

«Zayn.» lo riprovero e lui sbuffa baciandomi il collo.

«Sarò veloce.» mi rassicura con un sorriso sfilandomi poi la maglia. Mi bacia il petto e scende su tutto il mio corpo già accaldato. Infila la lingua nel mio sesso facendomi sussultare.

The Mistake [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora