Too late.

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Liam alla fine chiede un permesso a lavoro spacciandomi per sua cugina incinta di pochi mesi che sente dei dolori preoccupanti.
Bene, ora anche incinta.
In ogni caso, torniamo a casa e passiamo uno dei pomeriggi più lunghi della mia vita.
Non riesco a calmarmi, sono un fascio di nervi, tesa come una corda di violino.
Non oso immaginare la reazione di Zayn quando saprà che me ne andrò presto.
So bene che per quanto vuole che vada via, d'altro canto sono ancora utile per lui e vuole tenermi almeno un altro po' per sicurezza.
Ogni volta che ricordo di essere stata per lui solo una sciocca da usare, mi viene voglia di prendere a pugni qualcosa.
E allo stesso tempo mi viene da piangere.

Liam è teso quasi quanto me e continua a camminare freneticamente. Non sta un attimo fermo.
So che l'ho messo in una brutta posizione, ma mi fido di lui.
Conosco i suoi valori e principi e tutto quello che è successo fin'ora va contro ognuno di essi.
Quando Zayn torna a casa, io mi infilo nella camera da letto chiudendo la porta a chiave. Non parlerò con lui. Lascerò che Liam spieghi tutto.
Infatti dopo poco inizio a sentire le loro voci discutere.
Liam borbotta qualcosa, immagino spieghi quello che sta accadendo o che chieda maggiori informazioni della nostra discussione.
Mi appoggio alla porta con la schiena e aspetto in silenzio l'arrivo della tempesta.

«Cosa?!» ecco che urla Zayn, chiudo gli occhi provando a non pensarci. Ma come potrei?

«Katie!»urla e lo sento più vicino, ma Liam lo blocca.

«Zayn, lasciala stare. Ha preso la sua decisione.» tenta di farlo ragionare.

Nonostante gli sforzi sento Zayn avvicinarsi alla porta e poi batterci contro.

«Katie! Apri la porta! Non intendevo questo oggi. Non...non voglio che tu vada via.» afferma e la voce è un misto di emozioni. Resto in silenzio, con il cuore in gola e la voglia di urlare così forte da rompere i vetri delle finestre.

«Kat, ti prego. Parliamone. Fammi spiegare.» sento il rumore della sua fronte contro il legno.

«Kat.» mi supplica e le lacrime mi riempiono gli occhi.

«Zayn, lo hai detto anche tu. Io voglio solo tornare a casa, questo mi renderà felice. Cosa vuoi ancora da me? Mi hai tolto tutto, ogni briciolo di buon senso, di pudore, di integrità e dignità. Non ho più niente da darti.» la voce spezzata dal pianto imminente. Strizzo gli occhi provando a fermare le lacrime, ma i singhiozzi si fanno spazio nella mia gola e ormai è impossibile trattenere le emozioni che continuano ad affollarsi nel mio petto.

«Ho detto una marea di stronzate oggi, Kat, lo so. Io posso renderti felice, posso tenerti fuori da tutto e proteggerti da qualsiasi minaccia. Però non andare. Ti prego. Dammi una chance. Non andare proprio adesso.» mi asciugo le lacrime che mi appannano la vista e sospiro provando a calmarmi, cosa totalmente inutile.

«Mi dispiace. È troppo tardi.» emetto la mia sentenza e sento solo silenzio da parte sua. Trattengo in fiato mantenendomi il petto con una mano finché lui non dà un pugno alla porta e va via.
Perché ogni cosa con lui deve essere così difficile?
Dovrei essere felice di tornare a casa presto, dovrebbe fregarmene altamente di Zayn e della sua reazione.
Invece sto piangendo sul pavimento della camera in cui solo ieri sera abbiamo dormito insieme.
Dovrei smetterla, ma non ci riesco.
Se solo penso a come mi sono lasciata toccare da lui...ha visto e toccato parti di me che nessuno ha mai neanche minimamente intravisto.
Per non parlare poi del fatto che stando con lui ho scoperto una parte di me che non avevo mai conosciuto.
Una parte sporca, carnale, passionale.
Una me che è in grado di procurarsi piacere fisico mentre il suo rapitore e oggetto di piacere le è affianco.
Ormai non ho limiti, non ho più pudore.
Sto diventando qualcosa che non so neanche controllare.
Ieri sera avrei fatto anche di più su quel letto.
Ogni volta che lo vedo potrei strappargli i vestiti di dosso.
E questo non è sano, non è normale.
Non sono io.
È una ragione in più per andarmene di qui, tornare alla mia calma vita, senza la voglia costante di fare sesso, senza dover lottare contro gli istinti cocainomani di Zayn, senza dover nascondermi o evitare di parlare con il genere maschile per non provocare la sua insensata gelosia.
Posso tornare alla normalità strappatami via mesi fa.

The Mistake [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora